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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Novembre 2007
 
   
  RIPORTATO ALLA LUCE IL TESORO SOMMERSO DEL MARE MOSTRUM

 
   
   Altafiumara, 12 novembre 2007 - Si è parlato di biodiversità marina nella mattinata che apre la seconda giornata del rapporto Ambiente Calabria 2007, svoltasi ad Altafiumara. E´ un universo inesplorato e prezioso quello che emerge dall´illustrazione di Mobiomarcal, il progetto di monitoraggio della Biodiversità marina dell´Icram (Istituto Centrale per la Ricerca applicata al Mare) condotto nei mari calabresi, promosso e fortemente voluto dall´Assessorato Politiche dell´Ambiente. "La Calabria ha una peculiarità ecosistemica - ha detto Roberto Danovaro, presidente dell´Associazione italiana oceanografia e limnologia nel corso della sua relazione - che la rende simile e analoga a sistemi posti a latitudini lontane. Nei mari calabresi abbiamo trovato ecosistemi di profondità presenti nei fondali dei fiordi cileni o nelle coste norvegesi". Un mare in evoluzione quello calabrese, che custodisce un patrimonio di biodiversità senza eguali al mondo. I cavallucci marini, nella baia di Soverato, i coralli bianchi del Tirreno, le distese coralligene della costa viola o ancora la caretta caretta di Capo Bruzzano nella costa dei Gelsomini. Ma l´attenzione degli scienziati per la culla della civiltà è alta "perché - spiega Danovaro - il Mediterraneo è un oceano in miniatura: qui le evoluzioni e i cambiamenti avvengono più in fretta, quindi il suo monitoraggio può darci risposte in prospettiva sull´evoluzione e i cambiamenti degli ecosistemi". Per due anni la nave oceanografica dell´Icram ha solcato i fondali del mare nostrum alla ricerca di nuove specie florofaunistiche e alla scoperta degli ecosistemi di profondità. Emerge una fotografia di grande interesse per gli studi scientifici, che contribuisce in maniera determinante ad arricchire il progetto mondiale di monitoraggio, che nella convenzione sulla biodiversità diventa ricerca prioritaria. La Calabria al centro del mondo non solo per la ricchezza di specie e la varietà di ecosistemi, ma anche perché - - ha spiegato il presidente dell´associazione oceanografia - è riuscita a cogliere, grazie alla volontà di preservare e valorizzare le risorse ambientali, l´opportunità di un tale progetto di portata mondiale. La Calabria ha avuto la possibilità di contribuire con questi dati alla rete mondiale dei censimento della biodiversità marina che coinvolge 82 paesi e migliaia di ricercatori e ha la possibilità di attingere ai finanziamenti per oltre un miliardo di dollari. E´ indispensabile scoprire e valorizzare le nuove forme di vita in mare, sia per proteggerle sia per sviluppare strumenti di gestione sostenibili, visto gli interessi economici crescenti che puntano all´utilizzo di risorse energetiche, minerarie e alimentari dagli ambienti profondi. Un progetto pilota un esempio da seguire in ambito nazionale - ha concluso Danovaro - che da lustro e risalto alla Calabria in ambito internazionale". .  
   
 

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