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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  “RETE DI GIARDINI” EUROPEI: REGIONE UMBRIA E LAND SASSONIA-ANHALT (RFT) AL LAVORO SU PROGETTO COMUNE

 
   
  Perugia – Il giardino storico, pubblico e privato, come elemento dell’offerta agrituristica del territorio, insieme all’ospitalità, all’ambiente, alla natura e ai prodotti tipici, nel quadro di una “rete di giardini” europei: è questa la filosofia di un progetto comune (sul quale saranno chiesti finanziamenti comunitari), al quale hanno cominciato a lavorare la Regione dell’Umbria (Assessorato all’Agricoltura) e il Land tedesco della Sassonia-anhalt (Sachsen-anhalt). Un primo scambio di idee e di proposte (che verranno formalizzate e messe a punto in incontri ulteriori) è avvenuto in questi giorni, in occasione di una visita compiuta in Umbria da una delegazione del Sachsen-anhalt, in rappresentanza dell’Associazione della “Rete dei Giardini Tedeschi” (Gartennetz Deutschlands). Il presidente dell’associazione Christian Antz, accompagnato dal direttore tecnico ing. Christa Ringkamp, si è incontrata a Palazzo Donini a Perugia con il vicepresidente e assessore all’agricoltura della Regione Umbria Carlo Liviantoni, con il quale sono state discusse le linee e la filosofia del progetto. In Germania si è cominciato a guardare il giardino storico con occhi nuovi – hanno spiegato durante il “briefing” i membri della delegazione del Sachsen-anhalt -, nella misura in cui i gestori di parchi e giardini si sono resi conto del grande potenziale culturale di parchi e giardini, che può tradursi, se opportunamente sfruttato, anche in una occasione di mercato. In questa ottica è nata l’associazione “Rete dei Giardini Tedeschi”, una struttura integrata che raggruppa 1500 giardini, visti nell’ambito di un complesso territoriale agricolo, capace di mettere insieme e “in sinergia” offerta agrituristica, prodotti tipici, cucina del territorio: tutto ciò, all’insegna di una “qualità della vita e del bel vivere”, che nei secoli passati – di qui le radici culturali del progetto - si condensava proprio nella “vita del giardino”, inteso come “luogo di delizie” e di un’esistenza raffinata, condotta nel segno dell’unità fra natura e cultura. “Da noi, l’introduzione sul mercato turistico di beni culturali come giardini, parchi e castelli – hanno sottolineato i rappresentanti della Sassonia-anhalt – ha portato alla costruzione di un approccio unitario, che unisce e coordina le singole attività in una visione strategica: è proprio su questa strada, che le reti di giardini possono sviluppare appieno il loro potenziale”. La Regione del Sachsen-anhalt ha già selezionato e favorito il restauro nel proprio territorio di una rete di circa 40 giardini storici (fra circa mille esistenti), che rispecchiano i vari modelli di giardino, dal Medioevo alla modernità, ed ha creato un circuito chiamato “Giardini per Sognare”. E qualcosa di analogo dovrebbe essere fatto in Umbria, per costruire, insieme con la Sassonia-anhalt, un modello integrato, applicabile anche a livello europeo. “La proposta è interessante – ha dichiarato il vicepresidente e assessore all’agricoltura Carlo Liviantoni – perché viene da una regione agricola, che presenta consistenti analogie con la nostra, sia in chiave di risorse che di approccio al problema, e ci consente di lavorare su un tema poco esplorato, che può offrire anche da noi notevoli possibilità di sviluppo. Il giardino storico – ha aggiunto – può infatti inserirsi a pieno titolo, con tutte le sue importanti valenze storiche e culturali, in quella ‘filiera’ virtuosa, fatta di ambiente, prodotti tipici, eccellenze alimentari, buona cucina, accoglienza agrituristica, che l’Umbria offre ai suoi visitatori. E sarebbe anche l’occasione – ha aggiunto – per recuperare e valorizzare davvero un patrimonio culturale, quello dei giardini e dei parchi storici, che qui in Umbria vanta notevoli tradizioni”. .  
   
 

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