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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Novembre 2007 |
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SANITA’. MARTINI: “ENTRO IL 20 NOVEMBRE SARA’ COMPLETATA LA MAPPATURA DEL PERSONALE PRECARIO DELLA DIRIGENZA NON MEDICA AI FINI DELLA STABILIZZAZIONE”
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Venezia, 13 novembre 2007 - “I miei uffici hanno inviato questa mattina ai direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie, al direttore generale dello Zooprofilattico delle Venezie, al commissario straordinario dell’istituto oncologico veneto il sollecito a fornire l’integrazione della mappatura del personale precario della dirigenza medica con il personale precario dell’area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa. Si potrà, così, valutare come sarà possibile procedere alla stabilizzazione del personale precario non medico secondo le reali esigenze del territorio e nel rispetto dei vincoli di bilancio. Entro il 20 novembre i dati saranno a disposizione dell’assessorato alle Politiche sanitarie e della Direzione risorse umane per iniziare il procedimento. ” L’assessore alla Politiche sanitarie, Francesca Martini, commenta la stabilizzazione dei precari della dirigenza non medica: “Che la situazione dei precari medici e non medici mi stia a cuore l’ho detto in diverse occasioni e l’ho dimostrato con i fatti siglando l’accordo con le rappresentanze sindacali del Comparto e della Dirigenza medica. Da mesi mi sto occupando della stabilizzazione del personale precario del Servizio sanitario regionale, una categoria dopo l’altra. Mi serve, però, il tempo utile e necessario per conoscere le richieste effettive del territorio e per valutare la compatibilità finanziaria. Voglio, peraltro, ricordare ancora una volta che la Finanziaria dello Stato non ha previsto trasferimenti per assumere a tempo indeterminato né dirigenti medici, né dirigenti non medici e che, pertanto, siamo obbligati a trovare la copertura finanziaria con risorse regionali. ” Conclude Martini: “Al personale precario dell’area della dirigenza non medica posso dire sin da ora che la loro condizione professionale è per me una priorità come è stata per gli altri lavoratori del Servizio sanitario regionale. ” . |
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