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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Novembre 2007 |
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BANCO DI SARDEGNA S.P.A. RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007 RISULTATO NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2007 A 83,4 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 80,1% (46,3 MILIONI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006).
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Sassari, 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato il 9 novembre la relazione trimestrale consolidata del Banco di Sardegna e sue società controllate, riferita al 30 settembre 2007, redatta in conformità ai principi contabili internazionali Ias/ifrs. La relazione trimestrale consolidata è stata redatta secondo le indicazioni fornite dalla Consob con le modalità previste dall’art. 82 del Regolamento di attuazione del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, concernente la disciplina degli emittenti. I risultati del conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2007 registrano un ulteriore significativo aumento sotto il profilo reddituale. Il margine d’interesse, che beneficia della buona evoluzione delle masse medie intermediate, si è attestato a 275,9 milioni di euro (+ 14,9% a confronto con l’analogo periodo del 2006), in ulteriore accelerazione anche rispetto alla crescita registrata nel primo semestre dell’anno. Nel dettaglio, gli interessi attivi, a quasi 450 milioni di euro, crescono di oltre 80 milioni (+21,8%), mentre gli oneri della raccolta (173,6 milioni) si incrementano di 45 milioni. Il principale fattore di crescita del margine è riconducibile all’incremento dei volumi intermediati con la clientela, unitamente al contributo del comparto interbancario il cui positivo apporto è dovuto in buona misura alla crescita dei tassi di riferimento. Le commissioni nette sono pari a 60,5 milioni, con un aumento del 2,8% rispetto ai 58,8 milioni dei primi nove mesi del 2006. L’incremento è trainato principalmente dalle commissioni generate dalla distribuzione dei servizi di terzi. Conseguentemente il margine d’intermediazione - che ha beneficiato tra l’altro di utili da cessione di attività finanziarie di rilievo (18,2 milioni, interamente riconducibili alla cessione delle quote partecipative nella Banca Cis) e di un positivo apporto dall’attività di negoziazione per oltre 8 milioni - raggiunge i 362,7 milioni di euro, a raffronto con i 312,2 milioni del settembre 2006 (+16,2%). Le rettifiche di valore nette apportate ai crediti sono pari a 12,3 milioni, in calo del 23,7% rispetto ai primi nove mesi del 2006, a conferma della costante e puntuale attività di monitoraggio riservata ai crediti. I costi operativi ammontano a 210,4 milioni, in sostanziale stabilità rispetto all’analogo periodo del 2006 (+0,5%). Nel dettaglio le spese per il personale si posizionano a 140,3 milioni, in calo del 3,3%. L’aggregato comprende anche i positivi effetti – di natura non ricorrente – connessi alla modifica del trattamento contabile del Tfr effettuata a seguito della riforma della previdenza complementare (circa 12 milioni di euro). Le altre spese amministrative si attestano a 83,8 milioni (+4,9%). Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri pervengono a circa 17,8 milioni, con un incremento di 7,9 milioni rispetto al periodo a raffronto. In crescita gli altri proventi netti di gestione (+16,9%) con un saldo positivo di 40,3 milioni di euro, contro i 34,5 milioni del periodo a raffronto. Il risultato lordo della gestione operativa si attesta, di conseguenza, a 139,2 milioni di euro, in crescita del 62,8% rispetto al dato della fine di settembre 2006. Dopo la contabilizzazione di imposte per 53,6 milioni e dell’utile di pertinenza di terzi per 2,1 milioni, l’utile netto consolidato perviene alla fine dei primi nove mesi del 2007 a 83,4 milioni, in crescita del 80,1% rispetto ai 46,3 milioni del terzo trimestre del 2006. Escludendo dai conti economici gli effetti derivanti dai proventi non ricorrenti rivenienti dalle cessioni delle interessenze partecipative nella Banca Cis (con riferimento al primo trimestre 2007) e nella Si-holding (con riferimento al primo trimestre 2006), l’utile netto del periodo si posizionerebbe a circa 66,4 milioni di euro, in crescita del 64%. Lo stato patrimoniale consolidato al 30 settembre 2007 Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali consolidati, i crediti verso la clientela si attestano a fine settembre a 8. 137,3 milioni di euro (al netto di rettifiche di valore per 735,6 milioni di euro), con un incremento di quasi 960 milioni rispetto al dato di fine esercizio (+13,4%). La consistente crescita deriva sia dall’incremento dei finanziamenti a medio-lungo termine che di quelli a breve. Particolarmente significativo, nello specifico, l’aumento della componente dei mutui, pari a 3. 652,7 milioni di euro, che si posizionano ancora in crescita (+13,1% da inizio anno), incrementando ulteriormente il proprio peso sull’aggregato complessivo (44,9%). Di rilievo anche l’aumento dei conti correnti, pervenuti a 1. 129,6 milioni, che presentano una crescita , nei nove mesi, del 8,5%. Con riguardo alla qualità del credito, le attività deteriorate al netto delle rettifiche di valore crescono, rispetto a fine dicembre 2006, del 9,1%, passando da 562,8 a 614 milioni, mentre il loro grado di copertura complessivo si attesta al 51,6%. Le sofferenze nette (258,2 milioni) si incrementano del 2,5%, mantenendo pressoché stabile il loro grado di copertura (68,8%). Le posizioni incagliate, con 231,9 milioni a valori netti, si posizionano in aumento di 28 milioni, con un grado di copertura del 22,9%. L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti si posiziona al 3,2%, mentre quella degli incagli si pone al 2,8%. Con riguardo all’operatività nel mercato monetario e finanziario, lo sbilancio dei rapporti intercreditizi perviene ad un saldo creditore di 1. 624,8 milioni, in flessione del 11,3% rispetto ai 1. 831,1 milioni di fine esercizio 2006 (-206,3 milioni). In calo anche i volumi delle attività finanziarie, che complessivamente si attestano a 1. 187 milioni di euro a raffronto con i 1. 467,4 milioni di fine dicembre (-19,1%). All’interno dell’aggregato le “attività finanziarie detenute per la negoziazione” registrano la flessione più rilevante in termini assoluti (-219,1 milioni). La raccolta diretta da clientela risulta pari a 9. 883,7 milioni, in crescita del 3,2% su base annua. La crescita più rilevante si registra nei comparti dei conti correnti – pervenuti a 5. 712,8 milioni - e delle obbligazioni, cresciuti rispettivamente del 6,9% e del 5,4%. Ancora nell’ambito della massa amministrata per conto della clientela la raccolta indiretta, che si attesta nel suo complesso a 4. 965,5 milioni contro i 5. 051,7 milioni del dicembre 2006, si è lievemente ridotta da inizio anno (-1,7%), prevalentemente per effetto della diminuzione registrata dai fondi comuni di investimento (-5,8%). Peraltro, nel confronto su base dodici mesi, il dato segna una crescita del 1,2%. Dati di bilancio del Banco di Sardegna S. P. A. Anche con riguardo ai dati del bilancio individuale del Banco di Sardegna si segnalano risultati di assoluto rilievo sia sotto il profilo patrimoniale che economico. L’utile netto del periodo si attesta a 79,5 milioni di euro, in crescita del 82% rispetto al risultato dei primi nove mesi del precedente esercizio. Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione In relazione agli eventuali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo in esame non si segnala alcun evento degno di nota. Quanto all’evoluzione futura, con riferimento alle componenti reddituali si può prefigurare per la chiusura dell’esercizio ancora un incremento degli interessi netti e conseguentemente del margine di intermediazione. A integrazione delle anzidette informazioni si allegano i prospetti di Conto economico e Stato patrimoniale consolidati inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che tali schemi e la stessa Relazione non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione. . |
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