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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  "L´INFAME. CONFESSIONE DI UN MAFIOSO PENTITO"

 
   
  Bologna, 13 novembre 2007 - “Mi chiamo Ciccio Salina, settant’anni, Da quindici anni e otto giorni vivo lontano dalla mia vita, con un altro nome che non mi piace, con un’altra faccia che ormai odio. Ho tradito mio padre per farmi mafioso, ho fatto paura a tanti per fare carriera e quando ero diventato un vero uomo d’onore, per vendicarmi mi sono consegnato agli sbirri e sono diventato un infame. […] Ho imparato abbastanza presto che Dio perdona tutto a chi si pente sinceramente, ma ho capito che non faceva per me, perché anche se Dio mi perdonasse non basterebbe: sono io che non mi perdonerò mai! […] Una confessione pubblica è forse la via d’uscita per uno come me. Certo è una via d’uscita come può esserlo l’inferno di chi mette continuamente a nudo le sue piaghe e poi ci mette le dita dentro; ma cosa resta per vivere a chi non potrà mai perdonarsi? […] E se poi le confessioni pubbliche di un infame diventassero per lui una fonte di gratificazione invece che di vergogna, l’infame vi promette che avrà altre abiezioni peggiori da confessare, dato che è proprio di questa vergogna che egli da questo momento vivrà. A parte che sarebbe comunque l’infamia di un anonimo, perché non ho nessuna intenzione di usare il mio vero nome per firmare queste confessioni. ” L’apocrifi Editore di Bologna, House Organ editoriale dell’Istituto di Tanatologia e Medicina Psicologica ha da poco pubblicato il romanzo L’infame – Confessione di un mafioso pentito. Il testo è connesso all´attività tanatologica nella dimensione in cui questa attività si occupa della morte violenta e delle motivazioni che portano ad uccidere, elemento caratterizzante di ogni mafia. Ciò che il libro intende mostrare è la possibilità che un mafioso si penta e si redima attraverso l´amore (l´amore per una donna e l´amore per i figli). Ne deriva l´interrogativo principale del libro espresso in siciliano nella quarta di copertina: "E´ meglio fare l´amore o è meglio esercitare il potere sugli altri uccidendoli?". Nascosto dietro lo pseudonimo di Ciccio Salina, l’autore ripercorre, attraverso la rivelazione della sua verità, un lungo tratto di storia dell’Italia e della mafia, dalla fine della seconda Guerra Mondiale sino ai nostri giorni. Ne emerge l’idea di una mafia in espansione, che si nutre di coloro i quali, sentendosi delle nullità, intravedono l’opportunità di sopravvivere nel piacere di uccidere. Si tratta delle rivelazioni di un killer la cui psicologia è caratterizzata dal cinismo dal gusto profondo di eliminare gli altri, elementi che lo portano ad affermarsi tra la Sicilia e gli Stati Uniti come uno dei più apprezzati professionisti del suo settore. Le sue confessioni narrano i particolari più truculenti ed efferati della sua vita, dal momento in cui la volontà che lo guida è quella di rendere note fino in fondo le sue motivazioni più riposte. Quando però il timore di perdere la propria donna ed il proprio figlio lo sopraffanno, il protagonista è indotto a pentirsi veramente e a concepire il disegno di distruggere la mafia per poter espiare le proprie colpe. Rivelatosi un proposito irrealistico, non gli resta che una sola soluzione: porre fine alla sua vita nascondendo le sue confessioni nella speranza che se non saranno distrutte possano servire a continuare la lotta contro la mafia. Il libro è in distribuzione on line al sito www. Clinicacrisi. It, nelle edicole di Bologna fino alla fine dell´anno e nelle principali librerie della città. .  
   
 

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