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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  ASSOCAMERESTERO: SCENARI DI CRESCITA PER L’EXPORT TRADIZIONALE ITALIANO VERSO I MERCATI EMERGENTI PER I PRIMI MESI DEL 2008 VENDITE DELL’AGROALIMENTARE IN CINA IN AUMENTO DI OLTRE IL 70%, QUASI 200 MILIONI LE PREVISIONI PER IL TAC IN RUSSIA MENTRE LA CRESCITA DEL MERCATO INDIANO TRASCINA LA MECCANICA, L’ELETTRONICA E IL DESIGN ITALIANO

 
   
   Roma, 13 novembre 2007 - Dai paesi emergenti viene una domanda sempre più qualificata per il Made in Italy. È quanto evidenziano i dati presentati da Assocamerestero ieri a Livorno nel corso della Xvi Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie). Si tratta di una previsione al primo trimestre 2008 sui trend delle esportazioni italiane dell’agroalimentare, tessile-abbigliamento-calzature, meccanica, elettronica e arredamento-design in Germania, nostro tradizionale partner commerciale, ed in Russia, Cina, India, Brasile e Turchia. Tra i settori esaminati emergono i risultati dell’agroalimentare in Cina, dove l’incremento del valore medio mensile nel trimestre previsto supera il 70%, portando le vendite medie dell’analogo periodo del 2007 da 3,6 milioni di euro ad oltre 6 milioni. Un risultato che si inserisce nel trend di crescita avviato nel 2001 e consolidatosi nei periodi successivi: se nel 2000 in Cina il settore valeva in media un milione di euro, già nel quarto trimestre del 2003 l’export italiano raggiungeva i 3,6 milioni per superare poi i 5 milioni nel secondo trimestre 2007. Se da un lato le proiezioni riguardanti il Tac, Tessile-abbigliamento-calzature, risentono ancora della concorrenza del Far East, la Russia sembra avere avvertito solo in minima parte gli effetti delle turbolenze dei mercati: nel primo trimestre 2007 l’Italia esportava già prodotti per un valore medio mensile di oltre 166 milioni di euro ed è oggi possibile ipotizzare un tasso di crescita del 20% circa che porterebbe le vendite del settore alla cifra record di 199 milioni di euro. Non appaiono in pericolo le esportazioni della meccanica italiana verso l’India e la Cina: mentre per l’India (caratterizzata da uno sviluppo economico più recente) è possibile prevedere nel primo trimestre 2008 un ulteriore incremento del 44%, per la Cina si ipotizza una lieve riduzione (del 4,2%) che dovrebbe portare a circa 173 milioni di euro il valore medio mensile di 180 milioni del primo trimestre 2007. In ogni caso, le dimensioni e gli attuali tassi di sviluppo del mercato asiatico, ci rassicurano riguardo le potenzialità del Paese, così come i dati dell’evoluzione delle esportazioni del settore che dal 2006 si caratterizzano per oscillazioni trimestrali di notevole entità. Non meno importate per le imprese italiane della meccanica è senza dubbio la Turchia. Tra il 2000 ed il 2007 ha fatto registrare tassi di variazione dell’export quasi sempre elevati (spesso nell’ordine del 50%) e, anche per il primo trimestre del 2008, fa prevedere un incremento del 21,1% portando l’analogo valore del 2007 da 134 milioni di euro ad oltre 162,5 milioni. La Germania si conferma nuovamente un importante mercato di riferimento per le vendite di strumenti elettronici e di precisione. Se già nel primo trimestre 2007 potevano essere mediamente quantificate in oltre 309 milioni di euro, ora si può prevedere un ulteriore incremento del 13%. Ancora più significative sono le variazioni nel trend settoriale osservato in India relative alle medie trimestrali che portano il dato medio mensile dai 7,5 milioni di euro rilevati nel primo trimestre 2000 ai 37 milioni circa dell’analogo periodo del 2007, fino ai 55 milioni previsti per il primo trimestre 2008. L’elettronica conferma la sua importanza nella graduatoria delle esportazioni italiane in India dove già nel 2006 si attestava al secondo posto. Proseguono le variazioni positive osservate negli ultimi anni per l’export dell’arredamento/design in India, Russia e Turchia. Nel primo caso le vendite seguono in maniera lineare la crescita del Paese: il valore medio mensile passa dai 500mila euro del 2000 ai 3,7 milioni circa previsti per il primo trimestre 2008, con un incremento rispetto all’analogo periodo del 2007 del 65,3%. Variazioni di minore entità, ma riferite a valori ben più rilevanti, si possono osservare sul mercato russo: qui la variazione prevista si aggira intorno al 34% e riflette l’aumento delle vendite dai circa 60 milioni rilevati mediamente nel primo trimestre del 2007 ai quasi 80 milioni previsti per lo stesso periodo 2008. In Turchia, dove le costruzioni contribuiscono al Pil per oltre il 30%, le proiezioni indicano una variazione del 55,6% del valore medio mensile delle esportazioni italiane nel primo trimestre del prossimo anno rispetto al 2007, per un valore che crescerebbe così da 6 a 9,5 milioni di euro. “Le imprese e i prodotti italiani all’estero appaiono sempre più stabilmente inseriti nei flussi del commercio internazionale, cui le stesse imprese partecipano con modalità progressivamente più strutturate e complesse, basate soprattutto sulla capacità di fare rete, come testimoniato dall’attività delle Camere di Commercio Italiane all’Estero” commenta il Presidente di Assocamerestero Edoardo Pollastri “Con il diversificarsi delle strategie di internazionalizzazione, migliorano e si consolidano, infatti, i trend di crescita delle esportazioni italiane, che appaiono in grado di penetrare mercati anche molto lontani nonché di rafforzare le posizioni raggiunte. ” .  
   
 

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