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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  NUOVO ACCORDO SU TRAPIANTI DI ORGANI

 
   
  Tavagnacco, 13 novembre 2007 - In occasione del convegno del Nord Italian Transplant (Nitp), il coordinamento dell´attività trapiantistica nel Nord Italia, svoltosi a Tavagnacco nella sede dell´Hypo Group Alpe Adria, l´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale, Ezio Beltrame, ha siglato un patto federativo. L´accordo coinvolge il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e il Veneto, cioè le Regioni fondatrici del Nitp, assieme alle Marche, alla Liguria e alla Provincia autonoma di Trento, e ha lo scopo di imprimere un ulteriore sviluppo al programma delle attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, già avviato nel 1974 sui singoli territori. "Un accordo - come ha specificato Beltrame - finalizzato a garantire eccellenza clinica, omogeneità nell´applicazione delle normative, equità di accesso e massima trasparenza", secondo quanto stabilito dalla legge nazionale numero 91 del 1999. "Si tratta - ha precisato l´assessore - di un atto di responsabilità assunto dalle realtà coinvolte, che rafforza anche la rete nazionale dei trapianti, e attraverso il quale gli enti firmatari si impegnano ad assicurare l´uniformità delle procedure, la condivisione dei protocolli per la sicurezza e la qualità, la condivisione della modulistica per la dichiarazione di assenso alle donazioni, e l´integrazione dei sistemi informatici". L´atto si occupa anche "del sistema del trasporto degli organi, della banca dei tessuti, ma anche della formazione del personale e della continuità delle cure ai trapiantati, interessando anche i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta". "Il Friuli Venezia Giulia - ha affermato Beltrame - è impegnato nel riaccreditamento dell´intera rete trapiantistica, e nella revisione delle procedure, che debbono essere ottimizzate". L´esponente regionale ha quindi annunciato che la Regione sta per siglare un nuovo accordo con il Governo in materia di trapianti, attraverso il quale il Friuli Venezia Giulia si impegna ad introdurre nuove modalità per il consenso alle donazioni. "I cittadini - ha detto a tale proposito l´assessore - debbono essere informati, senza forzature, sui valori legati alla donazione, ma occorre nel contempo che le dichiarazioni di assenso siano semplificate". "Operare per il sistema dei trapianti - ha concluso Beltrame nel ringraziare per l´inteso lavoro svolto dal sistema sanitario, ma anche dalle associazioni - significa assicurare qualità all´intero sistema sanitario perseguendo l´eccellenza, e quindi nel contempo offrendo condizioni di salute migliori per tutti i cittadini". Dopo l´assessore Beltrame sono intervenuti Nanni Costa, direttore del centro nazionale Trapianti e Cristiano Martini del Nitp. Costa ha affermato che l´atto sottoscritto in data odierna apporta a livello nazionale un notevole valore aggiunto al sistema sanitario, evidenziando poi il ruolo della Regione Friuli Venezia Giulia, che è capofila dell´iniziativa. Martini ha invece rilevato il compito degli operatori del Nitp, fortemente impegnati a ridurre il numero dei pazienti in lista d´attesa di trapianto. L´accordo siglato, secondo Martini non è un punto d´arrivo, ma rappresenta l´avvio dell´attività istituzionalizzata nel settore da parte di tutte le realtà territoriali coinvolte. Mario Scalamogna, direttore del centro di ricerca del Nitp, ha quindi affermato che è precisa responsabilità del sistema sanitario, ma anche dell´intera società e dei media, sensibilizzare i cittadini sugli effetti delle donazioni di organi. Ha quindi preso la parola Fabrizio Bresaola, direttore dell´Azienda ospedaliero-sanitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, per affermare che "l´attività dei trapianti fa bene all´intera struttura sanitaria; non costituisce un compito del solo reparto di chirurgia, ma coinvolge l´intera organizzazione ospedaliera che ne riceve benefici in termini di efficienza". Francesco Giordano, coordinatore del Centro trapianti del Friuli Venezia Giulia, ha parlato del lieve aumento delle opposizioni alle donazioni registrato negli scorsi mesi rispetto ai periodi precedenti, dovuto alla campagna di sensibilizzazione sul dono degli organi, che è stata più capillare e ha così toccato un maggior numero di cittadini mettendo in evidenza il problema. .  
   
 

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