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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  DERIVATI: ABI, FONDAMENTALI PER PROTEZIONE DA RISCHI FAISSOLA “L’INNOVAZIONE FINANZIARIA, SE ACCORTA, È SEMPRE UN BENE PER I SINGOLI SETTORI PRODUTTIVI E PER L’ECONOMIA TUTTA”

 
   
  Roma, 13 novembre 2007 - ‘‘La funzione fondamentale assolta dagli strumenti finanziari derivati consiste nel fornire protezione dai rischi. Con i derivati, infatti, chi è avverso al rischio si immunizza da variazioni avverse, ad esempio, dei prezzi di un titolo azionario, o di un tasso di interesse, trasferendo tale rischio ad un altro soggetto. L’utilizzo dei derivati è dunque un elemento fondamentale per implementare una sana e prudente gestione finanziaria’‘. E’ quanto ha affermato il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, nel corso dell’audizione alla Commissione Finanze della Camera sulle problematiche relative al collocamento di strumenti finanziari derivati. ‘‘Gli ultimi 10 anni – ha aggiunto Faissola - sono stati caratterizzati da un alto grado di incertezza, che ha portato gli analisti e gli operatori economici ad agire in un mercato fortemente mutevole e caratterizzato da una notevole aleatorietà. Di qui una significativa crescita delle difficoltà di prevedere l’andamento futuro dei tassi di interesse, tanto da parte dei mercati finanziari quanto da parte dei principali centri di previsione pubblici e privati, che ha portato alla formulazione di previsioni che in molti casi si sono rivelate, ex post, del tutto errate. La “sorpresa dei tassi” è stata generata, in buona sostanza, da un andamento del ciclo economico diverso da quello atteso con un andamento effettivo del pil molto meno brillante del previsto in area Euro’’. Corrado Faissola ha sottolineato che ‘‘l’innovazione finanziaria, se accorta, è sempre un bene per i singoli settori produttivi e per l’economia tutta. Con questo stesso spirito bisogna considerare i prodotti derivati, richiamando sempre l’esigenza della trasparenza operativa. La trasparenza è senza ombra di dubbio un valore irrinunciabile nei rapporti banca-cliente. Da questo punto di vista credo che le nuove norme introdotte dalla Mifid (Markets in Financial Instruments Directive) dal 1 novembre contribuiranno ad un ulteriore miglioramento della qualità dei servizi finanziari negoziati con la clientela’’. ‘‘Per quanto riguarda gli enti locali – ha aggiunto Faissola – siamo pronti a collaborare come previsto dalla Legge Finanziaria. Si tratta di un’esperienza già fatta con “Criteri guida”, di cui l’Abi ha assunto l’iniziativa e che ha coordinato con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Upi (Unione Province Italiane)’’. I “Criteri guida” ribadiscono i principi di massima trasparenza contrattuale, di reale conoscenza dei rischi e di fruizione di un’informativa adeguata. In particolare, è in linea con l’impostazione seguita dall’Abi, il principio contenuto nell’emendamento approvato al Senato, secondo cui “I contratti su strumenti finanziari, anche derivati, sottoscritti da Regioni ed Enti locali sono informati alla massima trasparenza contrattuale”. Positivo anche il giudizio che il legislatore rinvii ad una normativa di secondo livello per l’individuazione delle eventuali informazioni che i contratti dovranno necessariamente contenere oppure di modelli contrattuali. Il Presidente dell’Abi ha infine sottolineato che il ricorso a strumenti di gestione del rischio, per quanto sia cresciuto negli ultimi anni, è in Italia un fenomeno limitato. .  
   
 

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