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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  COLLALTO, I PRINCIPI DEL PROSECCO

 
   
  Un’azienda modello quella dei Collalto, signori da oltre mille anni delle terre tra Susegana e Conegliano. Mille e cinquecento ettari dove si allevano cavalli e bovini, dove si producono seminativi e legname e olio extravergine, dove la vigna vive da sette secoli ed è in continua trasformazione. A segnare il legame di quest´azienda con il territorio è la coltivazione di vitigni rari come gli Incroci Manzoni bianco e rosso, come il Verdiso, come il Wildbacher. Ma è comunque il Prosecco di Conegliano una delle espressioni più tipiche di queste terre e una delle più significative della produzione dell´azienda Collalto. La proprietà si estende dalle Prealpi al Piave, dal Castello di San Salvatore al Castello di Collalto. Dal luglio del 2007 la principessa Isabella Collalto de Croy è al vertice dell´Azienda Agricola Conte Collalto ereditata nel 2004 dal padre, il principe Manfredo Collalto e si è già posta l´obiettivo del milione di bottiglie annue. L´azienda, disponendo di 250 ettari di terreno, in gran parte adibiti a vigneti (142 ettari), quindi a pascolo, seminativi e bosco, si presenta come una realtà attiva e vivace nel panorama trevigiano. Con estrema cura e passione, avvalendosi di professionalità consolidate, l´azienda controlla tutta la filiera produttiva, dalle operazioni in vigna alla vinificazione in cantina. La produzione, attualmente, è di circa 850 mila bottiglie l´anno, di cui 550 mila di Prosecco Doc, nelle tipologie tranquillo, frizzante e spumante nelle versioni Brut ed Extra Dry. Per il resto, una selezione preziosa di sette varietà di rossi, alcuni da vitigni di origine centroeuropea (Wildbacher) e di dieci varietà di bianchi (dall´Incrocio Manzoni bianco allo Schenella I, al Passito). Ma non solo vino. L´azienda Agricola Conte Collalto produce anche grappa e olio extra vergine. L´ulivo, pianta mediterranea per eccellenza, tra vigneti e boschi ha trovato un particolare microclima che gli ha consentito uno straordinario adattamento, conferendo all´olio un sapore pieno, ma al tempo stesso delicato. La cantina mantiene tuttora la struttura esistente dai primi del `´900. Durante la visita alle cantine e alle sue botti centenarie, è possibile ripercorrere la storia delle migliori annate, custodite nei sotterranei. Vini bianchi. Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Brut Doc: proviene da uve Prosecco in purezza. Il colore è giallo paglierino scarico, ricco di un perlage fine e persistente. Il suo profumo intenso, fruttato offre sensazioni di profumo di fragoline di bosco, di lieviti fini e al gusto risulta fresco di acidità ed ha una buona sapidità; morbido, armonico: “un brut non brut”. Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Extra Dry Doc: prodotto da uve Prosecco in purezza. Il colore è giallo paglierino con perlage ricco, fine e persistente. Il profumo è fine e delicato, fruttato. Ci ricorda la mela golden, una pesca pasta bianca ed offre un leggero sentore di agrumi e al gusto risulta fresco di acidità, ha una buona sapidità e molto persistente con note minerali. Un vino complesso, inizialmente amarognolo che si ammorbidisce poi pian piano fino a diventare delicato, quasi dolce. Pinot Grigio delle Venezie Igt 2006: proviene da uve Pinot grigio. Il colore è giallo paglierino con un tenue riflesso ramato. Il suo profumo fine ed elegante ed il gusto morbido, elegante ed equilibrato. Manzoni Bianco Colli Trevigiani Igt 2006: proviene da uve incrocio varietale di Riesling Renano per Pinot Bianco. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il profumo tipicamente aromatico, fine ed elegante. Gusto equilibrato, morbido, di buona struttura, sapido. Schenella I Colli di Conegliano Bianco Doc 2006: una selezione di vitigni apparentemente “ardita” che producono vini tendenzialmente fruttati accostati a compagni più decisi con aromi salini e vegetali. Il Manzoni 6.  
   
 

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