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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
 
   
  PROPOSTA DI DELIBERA PER LA COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE ANTIMAFIA A MILANO

 
   
  Milano, 13 Novembre 2007 - Milano deve assumere un ruolo, un impegno per far fronte alle mafie vecchie e nuove. Questo il messaggio emerso dalla conferenza stampa del centrosinistra nella quale è stata presentata la proposta di delibera consiliare per l’istituzione di una commissione speciale di inchiesta “sugli interessi mafiosi attivi nel territorio cittadino”. Oggi in Sicilia la situazione sta cambiando, la Confindustria si oppone al pagamento del pizzo mentre lo stato arresta i boss più pericolosi. Ma occorre fronteggiare anche le infiltrazioni mafiose a Milano, già denunciate , ad esempio, da Falcone. Di qui la proposta di una commissione speciale d’inchiesta, interlocutore locale dalla Commissione antimafia parlamentare, che sia in grado di esaminare la situazione cittadina, soprattutto davanti a sospetti, segnalazioni sul fronte, ad esempio, degli appalti, del riciclaggio, della tratta in schiavitù delle prostitute. Fin dalla scorso Giugno, avevamo proposto l’istituzione di una commissione d’indagine sulla criminalità organizzata a Milano, proposta che ha incontrato qualche resistenza di carattere formale che speriamo sia oggi superata. Importanti indagini della magistratura e delle Forze dell’ordine, inchieste giornalistiche e fatti di cronaca hanno posto all’attenzione dell’opinione pubblica come nella nostra città si assistesse ad una recrudescenza della malavita organizzata ( camorra e ‘ndrangheta), che controlla il territorio in quartieri di periferia, vedi gli episodi di Quarto Oggiaro e dell’Ortomercato, ma anche nuove presenze legate alle infiltrazioni delle nuove mafie di origine straniera (cinesi, russi ) e pericolosi intrecci internazionali tra vecchio e nuovo. Particolare allarme destano soprattutto i dubbi sulle infiltrazioni a carattere finanziario e nel settore immobiliare, fenomeni a cui il Comune non può restare indifferente : è in gioco infatti il futuro della città. La stessa microcriminalità e il piccolo spaccio, che più toccano la sicurezza dei cittadini nella vita quotidiana, sono legati a queste presenze organizzate che vanno stroncate prima che possano radicarsi in modo permanente. Non si tratta certo, come ovvio, di sostituirsi al lavoro di magistratura e forze dell’ordine che già operano molto intensamente, ma prima di tutto di conoscere in modo approfondito il fenomeno, di favorire il massimo di collaborazione tra istituzioni e agire conseguentemente nei settori che ci competono, dall’urbanistica agli appalti. L’ultima Commissione che mise sotto esame questi fenomeni fu la Smuraglia del 1991: molte cose da allora sono cambiate, non la necessità per il Comune di conoscere ed agire conseguentemente. L’augurio è che venga istituita il prima possibile con il contributo di tutti, maggioranza e minoranza, che insomma il Consiglio comunale faccia prevalere gli interessi della città e dia ai Milanesi il segno di una comune volontà. .  
   
 

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