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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Novembre 2007 |
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ENTI PUBBLICI E ENTI NON PROFIT: UN "DECALOGO" PER I CITTADINI PRESENTATA UNA RICERCA DELLA BOCCONI E DELL’ORDINE DI MILANO
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Milano, 14 novembre 2007 – Si è tenuto nell’aula magna dell’Università Bocconi il quarto Convegno nazionale sulle Garanzie e Tutele Sociali "Enti Pubblici e Enti non Profit: trasparenza dell´informazione sull´impiego delle risorse" promosso dalla Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano. Come ormai d´abitudine è stato presentato uno studio realizzato dall´Ordine di Milano con l’Università Bocconi dal quale hanno preso l´avvio i lavori del convegno. La ricerca ha monitorato una significativa casistica di esperienze rilevanti di sistemi di rendicontazione comprensibile per il cittadino da parte di enti pubblici e non profit, con un diretto raffronto tra Italia e Europa, per dare risposte e indicazioni ai cittadini che vogliono sapere se i loro soldi sono spesi realmente per l´interesse pubblico. Nell´intervento di apertura Luigi Martino, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano ha affermato "ci giungono segnali sempre più frequenti che sottolineano come il cittadino non abbia conoscenza di come vengono spesi i denari dei tributi dagli enti pubblici e i denari volontariamente elargiti in beneficienza agli enti non profit. Questa sete di informazione diventa sempre più pressante se consideriamo che: nel 2006 l’incidenza della spesa pubblica sul Prodotto Interno Lordo (Pil) ha superato la soglia del 50% ed è ulteriormente cresciuta nel 2007; nel 2007 la pressione fiscale apparente è salita al 43% del Pil; il costo del lavoro nella Pubblica Amministrazione in 6 anni è cresciuto dal 10,4% all’11,4% rispetto al Pil; i dirigenti nella Pubblica Amministrazione sono percentualmente raddoppiati fino ad arrivare a sfiorare il 6% dei dipendenti; rispetto alla Francia e alla Germania, l’Italia ha il più basso livello di Pil per abitante e la più bassa crescita dello stesso negli ultimi 6 anni. Questi pochi dati sono sufficienti ad ingenerare la preoccupazione che la spesa pubblica stia soffocando l’iniziativa privata". E riferendosi al non profit "fino a pochi anni or sono e in qualche caso ancora oggi, per troppi enti la regola è stata quella della segretezza del risultato e del bilancio. Negli Stati Uniti, dove il fenomeno della raccolta pubblica per finalità sociali è enormemente diffuso, esistono principi contabili ad hoc; la tendenza alla riservatezza è un atteggiamento perdente, che può solo danneggiare la loro attività". Dopo il saluto del rettore della Bocconi Angelo Provasoli, Elio Borgonovi dell´Univeristà Bocconi ha affermato che "la teoria ed un numero crescente di esperienze concrete, analizzate nella Ricerca, evidenziano che una informazione trasparente “per il cittadino” è oggi possibile affrontando tre questioni nodali: far comprendere a chi amministra che nella società dell’informazione, meno condizionata dalle ideologie, l’informazione trasparente può portare benefici anche sul piano del consenso; individuare gli strumenti più adeguati per i diversi gruppi di destinatari; attuare azioni di comunicazione che aiutano e abituano i destinatari ad utilizzare informazioni. " Adriano Propersi dell´Ordine dei Dottori Commercialisti, nel suo intervento sugli enti non profit ha sottolineato che " l´accountability di tali soggetti è ancor più necessaria rispetto alle imprese, in relazione all´assenza di interessi proprietari che li caratterizza e li rende spesso inefficaci e inefficienti. Si sente sempre più l´esigenza di rafforzare la governance degli enti e di diffondere regole chiare e condivise su diversi aspetti delle loro gestioni. Ciò vale in particolare per la formazione dei bilanci e per le modalità di raccolta fondi. In proposito più che di nuove leggi appare utile diffondere forme di autoregolamentazione condivise". Alla presentazione dello studio sono seguite due tavole rotonde sulla rendicondazione trasparente, moderata da Elio Borgonovi, e sulla qualità della gestione, moderata da Elio Silva del Sole 24 ore, cui hanno preso parte tra gli altri Luigi Casero vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, Mario Collevecchio, direttore generale della Provincia di Pescara, Mario Molteni della Cattolica, Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo, Marco Pierani di Altroconsumo e Mons. Ambrogio Spreafico Rettore della Pontificia Università Urbaniana. Sulla base degli studi e dei contributi presentati è stato redatto un "decalogo per i cittadini oltre che per i responsabili di enti pubblici e non profit", che è stato presentato dal presidente Martino al termine della giornata. Luigi Martino Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano Decalogo: Ritengo che gli interessanti e costruttivi lavori di questa giornata possano essere efficacemente conclusi fissando un decalogo di comportamenti virtuosi che incentivino da un lato la trasparenza degli enti erogatori e dall’altro la consapevolezza del cittadino. Gli enti erogatori devono: Adottare una governance corretta e ispirata alle best practice che si stanno consolidando per gli enti privati anche a livello internazionale. Selezionare dipendenti attivi, motivati con alta professionalità e con spirito di servizio. Sostenere spese di struttura e di fund raising molto contenute (massimo 25-30% della raccolta). Organizzare un flusso informativo unico, che fornisca dati chiari, confrontabili e controllabili. Redigere bilanci tecnici per gli addetti ai lavori, dai quali poi derivare rendiconti semplici e facilmente comunicabili al cittadino. Il cittadino deve: Considerare il servizio pubblico un diritto. Rendersi soggetto sensibile sulle inefficienze e denunziarle. Richiedere rendiconti sintetici, con spese riferite ai servizi erogati, comprensibili con immediatezza. Erogare beneficenza agli enti che informino su entrate, costi di struttura, spese di raccolta, spese per l’attività benefica. Non agire sull’onda dell’emotività e della sollecitazione. . |
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