Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2007
 
   
  PIÙ CONOSCENZA DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI PER GLI OPERATORI DEL SETTORE ED I DOCENTI DEGLI ISTITUTI ALBERGHIERI QUESTO IL TEMA DEL CONVEGNO TENUTESI A BOLOGNA NELL’AMBITO DI ALIMENTARTI, IL 2° SALONE DELL’AGROALIMENTARE ARTIGIANO E COOPERATIVO DI QUALITÀ

 
   
  L’esigenza di far conoscere i prodotti tipici italiani e la cultura del territorio è prioritaria nella formazione alberghiera e ristorativa, per trasmettere alle giovani generazioni la storia e la tradizione alimentare locale. È quanto è emerso dal convegno organizzato dalla rivista L’albergo , nell’ambito della Fiera Alimentarti, il 2° Salone dell’agroalimentare artigianato e cooperativo di qualità, in corso a Bologna. “La ancora insufficiente informazione sui prodotti alimentari tipici locali, pur con livelli differenti da regione a regione, richiede un maggiore approfondimento al fine di accrescere il livello di professionalità e competenza del personale delle strutture alberghiere e ristorative”, ha rilevato Giulio Biasion direttore ed editore dei periodici L’albergo e Voyager. Sergio Bailetti, dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione, ha affermato che “è necessario soprattutto un aggiornamento costante orientato alla qualità dell’istruzione, all’interno di un sistema globalizzato, flessibile ed in forte trasformazione anche dal punto di vista tecnologico”. “Il Ministero – ha continuato Bailetti – da tempo ha orientato i propri interventi alla qualità, nella consapevolezza che la conoscenza delle tipicità alimentari del territorio è un valore unico, anche in senso culturale, in grado di dare alle nuove generazioni una grande possibilità di qualificazione professionale e quindi di creazione del proprio futuro. L’istruzione tecnica e professionale è una quota importante dell’istruzione italiana (due terzi del totale), ma necessita di un aggiornamento costante. In tal senso il modello organizzativo degli Istituti alberghieri è adatto per entrare efficacemente in relazione con il territorio e con le attività produttive locali, se è in grado di relazionarsi con le realtà e le aziende che in esso operano”. Giuliana Rosetti Cimatti, dirigente didattico dell’Ipssar Scappi di Castel San Pietro Terme, (Bologna) ha illustrato l’attività ed i percorsi formativi nella creazione di chef capaci di valorizzare i prodotti tipici del territorio; “alla base – ha affermato Rosetti Cimatti – vi è non solo la formazione dei docenti, ma anche la creazione di un rapporto forte e continuativo con gli enti locali, le istituzioni economiche e le aziende del luogo, per cooperare nella realizzazione di eventi di promozione caratterizzanti, nonché – al tempo stesso – per migliorare il bagaglio formativo delle giovani generazioni”. Gavino Maresu, docente di gestione delle imprese e degli eventi turistici presso all’Università di Genova, ha rilevato come la scelta del turista sia oggi orientata alla ricerca di luoghi, emozioni e prodotti che siano particolari ed esclusivi del territorio. “In tal senso – ha precisato Marescu – è determinante la relazione che deve essere instaurata tra il sistema produttivo alimentare del territorio e le strutture ricettive presenti in quel territorio e rispetto alla quale l’elemento di congiunzione è rappresentato proprio dalla scuola e della formazione professionale. Arte, cultura ed enogastronomia sono elementi in grado di promuovere e proporre al meglio un prodotto turistico perché il turista cerca identità, originalità ed emozioni capaci di coinvolgerlo perché raccontano la storia di uomini e tradizioni”. Importante, secondo Marescu, è anche “valorizzare le tipicità locali con una maggiore comunicazione al turista, per esempio attraverso informazioni sintetiche ed immediate da inserire negli stessi menù della ristorazione e delle realtà alberghiere”. Flavio Zaramella, presidente della Corporazione Mastri Oleari, ha focalizzato l’attenzione sulla qualità “in quanto il consumatore chiede sicurezza alimentare e salute nella propria alimentazione ed in questo la conoscenza degli aspetti nutrizionali è fondamentale nell’istruzione professionale degli addetti del settore alberghiero e turistico. Le informazioni sui contenuti nutrizionali dei prodotti sono alla base della tradizione e della tipicità delle produzioni locali; in questo l’Italia deve ancora fare molto, pur avendo un patrimonio alimentare e gastronomico eccezionale come dimostra il successo della dieta mediterranea”. Rosangela Marchelli, docente della Facoltà di Agraria dell’Università di Parma e membro dell’Autorità Alimentare Europea, ha sottolineato “l’importanza della didattica legata alla ricerca, in relazione alla sicurezza e qualità degli alimenti. Lo studio dei prodotti tipici locali e la loro valorizzazione sono elementi fondanti per la creazione di un tessuto culturale significativo nei giovani che saranno i consumatori ed i ristoratori di domani”. .  
   
 

<<BACK