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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2007
 
   
  BANCO POPOLARE: UTILE E VOLUMI IN CRESCITA ACCELERA IL PROCESSO D’INTEGRAZIONE UTILE NETTO CONTABILE A 695,1 MILIONI (+25,4%)

 
   
  Verona, 15 novembre 2007 - Nella seduta del 13 novembre il Consiglio di Gestione del Banco Popolare ha approvato la relazione sull’andamento della gestione al 30 settembre 2007. Questa rappresenta la prima informativa del nuovo Gruppo successiva all’efficacia dell’operazione di fusione tra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana perfezionatasi il 1° luglio 2007. Il risultato netto al 30 settembre 2007 è pari a 695,1 milioni e include l’apporto dell’ex Banca Popolare Italiana, in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali, solo a partire dal 1° luglio 2007. I risultati economici e le grandezze patrimoniali dei primi nove mesi del 2007 – raffrontate sulla base delle note esplicative alla redazione dei prospetti riportate in allegato al presente comunicato stampa – evidenziano il positivo andamento del Gruppo Banco Popolare, pur non beneficiando ancora delle sinergie derivanti dal processo di integrazione tra Bpvn e Bpi, che si esplicheranno pienamente nell’esercizio 2008. Il Consigliere Delegato, Fabio Innocenzi, commenta: “In uno scenario economico-finanziario instabile il Gruppo conferma la capacità di crescita dei risultati operativi e degli aggregati patrimoniali. Banco Popolare procede nella chiusura di “rischi” quali la posizione Kamps e fa un passo decisivo nell’integrazione dopo l’adozione del sistema informativo di Gruppo da parte della Banca Popolare di Lodi”. Gli impieghi lordi raggiungono al 30 settembre l’ammontare di 85,6 miliardi con un incremento del 15,8% rispetto al 31 dicembre 2006, dato che evidenzia lo sviluppo commerciale del Gruppo. Il rapporto sofferenze/impieghi al lordo delle rettifiche di valore su crediti scende dal 2,7% di inizio anno al 2,6%. La raccolta diretta è pari a 90,2 miliardi, in crescita del 9,0% rispetto al 31 dicembre 2006. La raccolta indiretta ammonta a 109,0 miliardi rispetto ai 119,7 miliardi del 31 dicembre 2006. I risultati economici La crescita dei volumi intermediati e la dinamica dei tassi di mercato consentono al margine di interesse di raggiungere i 1. 702,7 milioni in crescita del 9,8% rispetto al corrispondente dato ricorrente dei primi nove mesi del 2006. La contribuzione del terzo trimestre è risultata pari a 565,4 milioni. Il calo rispetto ai 571,5 milioni del secondo trimestre è dovuto all’impatto finanziario delle uscite di cassa relative al dividendo straordinario ed ai buy back. Al netto di tale effetto il margine di interesse prodotto dalle reti bancarie risulta in crescita del 2,7% rispetto al secondo trimestre. Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto comprende la quota di pertinenza del risultato negativo registrato dal Gruppo Banca Italease pari a 145,4 milioni. Le altre società partecipate hanno fornito un contributo positivo pari a 29,5 milioni rispetto ai 14,6 milioni dei primi tre trimestri dell’esercizio precedente. Il margine finanziario è pari a 1. 586,9 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti ammonta a 1. 732,2 milioni ed evidenzia un incremento del 10,6% rispetto al 30 settembre 2006. Le commissioni nette ammontano a 925,7 milioni in calo dell’1,3% rispetto ai 937,5 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Gli altri proventi netti di gestione sono risultati pari a 192,3 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti ammontano a 209,6 milioni rispetto ai 218,6 milioni di fine terzo trimestre 2006. Il risultato netto finanziario è pari a 322,3 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti rappresentate principalmente dalla plusvalenza rilevata a seguito della cessione della partecipazione in Generale de la Santé, il risultato ammonta a 225,0 milioni in calo del 13,2% rispetto al 30 settembre 2006 anche a causa delle tensioni registrate dai mercati finanziari. Gli altri proventi operativi (proventi operativi diversi dal margine finanziario) sono quindi risultati pari a 1. 440,3 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti ammontano a 1. 360,3 in diminuzione del 3,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. I proventi operativi totali (margine finanziario + altri proventi operativi) ammontano quindi a 3. 027,2 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti sono pari a 3. 092,5 milioni ed evidenziano una crescita del 3,7% rispetto ai 2. 981,3 milioni del 30 settembre 2006. Le spese per il personale sono pari a 1. 086,0 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti rappresentate principalmente dall’impatto derivante dalla modifica della modalità di rilevazione del trattamento di fine rapporto a seguito della riforma della previdenza complementare, le spese del personale alla fine del terzo trimestre 2007 ammontano a 1. 100,1 milioni in crescita del 7,2% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Nel periodo il numero medio dei dipendenti è cresciuto da 20. 788 del 30 settembre 2006, agli attuali 21. 694 (+4,4%) Le altre spese amministrative ammontano a 601,3 milioni in crescita del 4,0% rispetto ai 578,3 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Gli ammortamenti sono pari a 122,6 milioni rispetto ai 120,5 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il totale degli oneri operativi risulta quindi pari a 1. 809,9 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti ammonta a 1. 824,0 milioni in crescita del 5,7%. Sempre al netto delle componenti non ricorrenti il cost income ratio si attesta al 59,0%. Il risultato della gestione operativa ammonta a 1. 217,3 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti il risultato è pari a 1. 268,5 milioni ed evidenzia un incremento dell’1,0% rispetto ai 1. 256,0 milioni del 30 settembre 2006. Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono pari a 290,1 milioni. Escludendo gli utili registrati a seguito del perfezionamento di cessioni pro-soluto e le svalutazioni considerate non ricorrenti operate dalla Banca Popolare Italiana, le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ammontano a 252,8, rispetto ai 211,1 milioni del 30 settembre 2006. Al netto dell’impatto delle cessioni e dell’effetto derivante dalla considerazione del fattore tempo nella valutazione dei crediti deteriorati il costo netto del credito è pari a 41 b. P. Gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri ammontano a 50,8 milioni rispetto ai 61,6 milioni rilevati nei primi tre trimestri dell’esercizio precedente. Alla fine del terzo trimestre il valore di carico della partecipazione in Banca Italease è stato adeguato al fair value rappresentato dalla quotazione di borsa del 12 novembre 2007 rilevando una rettifica di valore pari a 35,2 milioni. Nel corso del terzo trimestre nell’ambito dell’accordo di partnership strategica firmata con il Gruppo Fondiaria Sai è stata perfezionata la cessione del 50% del capitale di Bpv vita, al prezzo di 530 milioni, società veicolo mediante la quale si realizzerà operativamente la partnership. Attraverso la cessione il Banco Popolare ha realizzato una plusvalenza pari a 475,4 milioni. Oltre a tale operazione nel corso dei primi nove mesi dell’esercizio sono state perfezionate cessioni di immobili e partecipazioni che hanno consentito al Gruppo di rilevare ulteriori plusvalenze nette per 37,9 milioni. Le plusvalenze realizzate nei primi nove mesi dell’esercizio precedente erano state pari a 79,0 milioni. Non sono stati invece ancora contabilizzate le plusvalenze relative alla cessione della quota pari al 50% del capitale di Novara Assicura ad Aviva (pari a 160 milioni di euro) e quella relativa al concambio di circa 100 milioni di euro che deriverà dalla fusione tra Borsa Italiana (Bp ha circa il 7,12% del capitale sociale) ed il London Stock Exchange. Entrambe verranno realizzate entro la fine dell’anno. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 1. 348,6 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti è pari a 972,9 milioni. Nel terzo trimestre il gruppo ha spesato oneri di integrazione principalmente imputabili al piano esuberi che hanno comportato un impatto negativo sul risultato del periodo pari a 142,1 milioni al netto delle imposte. La perdita netta delle attività in via di dismissione al netto delle imposte ammonta a 16,7 milioni. Dedotte imposte sul reddito del periodo per 447,5 milioni (414,9 al netto delle componenti non ricorrenti) e la quota dell’utile di pertinenza di terzi pari a 29,4 milioni (20,2 milioni al netto delle componenti non ricorrenti), l’utile netto pro-forma al 30 settembre 2007 ammonta a 713,0 milioni (+1,1%), includendo l’apporto dell’ex Banca Popolare Italiana dei primi sei mesi. L’utile netto contabile sale invece a 695,1 milioni (554,3 milioni al 30 settembre 2006, +25,4%) e differisce da quello pro-forma perché è composto dal dato dei primi sei mesi del solo ex Gruppo Banco Popolare Verona e Novara sommato al dato post fusione relativo ai primi tre mesi di vita del Banco Popolare. Il risultato netto ricorrente dei primi nove mesi ammonta, infine, a 537,8 milioni ed evidenzia una crescita dell’8,3% rispetto ai 496,8 milioni del 30 settembre 2006. Il Processo Di Integrazione Tra i principali risultati conseguiti nel processo di integrazione si segnalano: la completa migrazione della Banca Popolare Crema e della Banca Popolare di Lodi (oltre 500 filiali) sul sistema informativo di Gruppo; gli accordi strategici nell’ambito della “bancassicurazione”, siglati rispettivamente con Fondiaria-sai per il comparto “vita” e con Aviva per il comparto “protezione” (operativi dal 1 gennaio 2008 fatti salvi gli accordi esistenti fino a scadenza); il prossimo avvio del collocamento, nel settore del “credito al consumo,” dei prodotti Ducato anche da parte delle Banche del Gruppo ex-Bpvn; la fusione di Aletti Merchant in Efibanca, concretizzatasi il 1 ottobre, con l’obiettivo di realizzare un primario player nazionale nell’offerta di prodotti e servizi nell’area Corporate & Investment Banking. .  
   
 

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