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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2007
 
   
  CON IL LIBRO “OLTRE OGNI CONFINE” DI RENZO GROSSELLI, LA STORIA DELL’EMIGRAZIONE DIVENTA RACCONTO

 
   
  Trento, 15 novembre 2007 – Come altri libri di Renzo Maria Grosselli dedicati all’emigrazione, anche quello presentato nella Sala Stampa della Provincia, intitolato “Oltre ogni confine” è destinato a scrivere una pagina importante nella storia del movimenti migratori che dalle valli trentine condussero nostri conterranei praticamente in tutti i continenti della terra. Si pensi – ha tra l’altro ricordato l’assessore all’emigrazione Iva Berasi, prendendo la parola in apertura di presentazione – che un analogo lavoro pubblicato a nel 1986 da Grosselli sull’emigrazione trentina in Brasile, dal titolo Vincere o morire, è oggi utilizzato dall’Ambasciata e dai Consolati per documentare l’origine trentina di coloro che chiedono, oggi, la cittadinanza italiana”. Un libro consistente, “Oltre ogni confine”, seicento pagine fitte fitte di dati, informazioni, riflessioni e analisi, ma soprattutto di “storie”: “110 ore di registrazioni – ha ricordato l’Autore, – realizzate per la gran parte nel 1993, per raccogliere dalla viva voce dei protagonisti e dei testimoni le loro storie di migranti che dalla Valle del Vanoi hanno percorso le strade del mondo per giungere in ogni dove”. Un libro, “Oltre ogni confine”, che vede la luce grazie all’azione congiunta del Museo Storico in Trento e del “Centro di documentazione per la storia dell’Emigrazione trentina” promosso dall’assessorato provinciale all’emigrazione. “Vorrei qui ricordare – ha aggiunto Iva Berasi, – che sabato scorso il presidente della Provincia, parlando alle celebrazioni dei 50 anni dell’associazione Trentini nel Mondo, ha anticipato che nelle ex-gallerie di Piedicastello, in cui nascerà quanto prima un percorso museale dedicato alla storia del Trentino, il fenomeno dell’emigrazione e le sue innumerevoli storie troveranno adeguato spazio”. È toccato a Luigi Zortea, sindaco di Canal San Bovo, aprire la serata, ricordando quanto la sua valle abbia dato all’emigrazione: “Una valle defilata, sconosciuta un tempo ai più, che soffrì il dramma dell’emigrazione, se è vero che nel 1869 eravamo in 4. 403, e nel 2004 solo 1. 650 abitanti. La storia dei nostri migranti ci insegna, comunque, che è nell’accoglienza di coloro che arrivano da noi provenendo da lontano che si gioca la partita del nostro futuro di comunità aperta e multiculturale”. Quinto Antonelli, invece, per il Museo Storico in Trento, si è soffermato sul patrimonio di “voci” raccolto nel volume: “È stupefacente vedere come sia riuscito, Renzo Grosselli, a partire da una minuscola entità geografica qual era ed è il Vanoi, per far esplodere il tema dell’emigrazione a livello planetario, con diversi strati di lettura e di interpretazione dei fatti reali. Il mio invito, da storico, è quello di leggere queste 139 storie con gli occhi curiosi di chi vuole saperne di più delle partenze e degli arrivi, degli incontri in terra di emigrazione, dei rapporti con gli uomini e le donne che si trovavano nei Paesi lontani. ” Il libro ha un suo indice cronologico che va dal Settecento al Novecento, ma se prendiamo come metro di lettura le vicende dei vari Egidio Stefani di Canal San Bovo, Maria Zortea di Cicone, Ilario Sperandio di Caoria, Maria Hartmann di Ronco. Escono temi che concorrono a scrivere un altro indice della pubblicazione, fatto di capitoli che parlano della famiglia, dei bambini, della donna, del viaggio, delle paure, dei cibi nuovi, della nostalgia, delle rabbie e delle frustrazioni, con alcuni quadretti anche esilaranti per l’involontaria comicità delle situazioni. “Oltre ogni confine”, ha ancora detto l’assessore Berasi, costituisce un indubbio e significativo passo in avanti di quella “storia dell’emigrazione” che in questi anni hanno visto coinvolti autori come Renzo Grosselli, Renzo Tommasi e Josè Zilli Manica, come Francesca Raouik Massarotto. Però quello che presentiamo oggi e un libro nuovo, è un libro che racconta, e sappiamo che nei racconti Renzo Grosselli riesce a riesce a dare il meglio di sé, come scrittore e come giornalista. Noi vogliamo riappropriarci di questa nostra storia e la vogliamo raccontare ai giovani”. “Con questo libro – ha detto in chiusura l’Autore, rivolgendosi a un pubblico nel quale erano mescolati gli undici Consultori per l’emigrazione a Trento per l’annuale riunione, – penso di aver esaurito il mio percorso di analisi delle varie emigrazioni. Se assemblate i contenuti dei libri da me scritti fino a oggi, avrete un ideale testo che esamina il fenomeno emigratorio dalle migrazioni stagionali del Medioevo a quelle dell’attualità. Questo dovevo agli emigranti, questo dovevo a me stesso, perché in queste seicento pagine c’è racchiuso il cuore della gente!”. .  
   
 

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