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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2007
 
   
  INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA TRA IL VICEPRESIDENTE DELBONO E IL NEO CONSOLE DEL MAROCCO A BOLOGNA MOHAMED LAGHMARI

 
   
  Bologna, 15 novembre 2007 - Il vicepresidente Flavio Delbono ha ricevuto ieri mattina la visita ufficiale del neo console generale del Marocco a Bologna, Mohamed Laghmari. Laghmari, che ricopre il nuovo incarico dal 10 ottobre 2007, sostituisce Bouchta El Ouidani, rientrato in Marocco per fine missione. Si è trattato del primo contatto del nuovo console - che in precedenza ricopriva lo stesso incarico a Roma - con le istituzioni regionali. Nel quadro delle competenze del console marocchino, l’incontro si è sviluppato in particolare sul tema della presenza della comunità marocchina in Emilia-romagna, la più numerosa comunità di immigrati nella nostra regione. Nonostante il clima di tensione presente nel nostro Paese nei confronti dei problemi legati all’immigrazione, il vicepresidente Delbono ha sottolineato che “l’integrazione della comunità marocchina in Emilia-romagna sta producendo risultati positivi e importanti che si riflettono nella vivace presenza dell’imprenditoria commerciale e manifatturiera marocchina e nell’efficacia dell’integrazione scolastica e delle politiche abitative regionali verso gli stranieri”. Il console Mohamed Laghmari ha sottolineato l’importanza della tradizione moderata e aperta della cultura marocchina che rappresenta “un argine importante contro integralismi e fondamentalismi e contribuisce ad evitare scontri di civiltà”. Sulla delicata questione del Sahara occidentale il console ha ribadito la posizione marocchina, mentre il vicepresidente Delbono ha ricordato le risoluzioni dell’Assemblea legislativa regionale, definite, ovviamente, nel rispetto delle prerogative di politica estera del Governo nazionale italiano. Nel corso del colloquio sono state inoltre valutate positivamente le collaborazioni attivate nei settori agricolo, geologico e cartografico e la proficua presenza di Ong emiliano romagnole sul territorio marocchino, resa possibile anche grazie al supporto della Regione Emilia-romagna. .  
   
 

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