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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Giugno 2006
 
   
  AUTOSTRADE PER L’ITALIA PARTECIPA AL PROGETTO RELAMP PROGETTO MERCI PERICOLOSE REGIONE LIGURIA AUMENTA IL TRAFFICO E IL FLUSSO DI VEICOLI PESANTI, MIGLIORA LA SICUREZZA DELLE AUTOSTRADE IN LIGURIA.

 
   
  Roma, 27 Giugno 2006- Autostrade per l’Italia ha partecipato ieri mattina alla presentazione del progetto Relamp (Regione Liguria Merci Pericolose) per il monitoraggio del trasporto delle merci pericolose, dal momento dello sbarco a quello del trasporto su strada, progetto finalizzato a prevenire incidenti e a creare sinergie nella gestione di possibili emergenze. Un’esperienza di studio, analisi e progettazione condivisa con diversi soggetti del trasporto che partendo dall’esperienza autostradale ligure, dove si registrano miglioramenti delle condizioni di sicurezza incoraggianti, si possa estendere a tutta Italia. Nel settore del trasporto delle merci pericolose, infatti, nella rete gestita da Autostrade per l’Italia (2854 km) si è operato sul versante dei tempi e delle modalità per risolvere le possibili emergenze, dal momento che la gestione di incidenti con merci pericolose – per quanto limitati numericamente – implica misure precauzionali da parte dei Vigili del Fuoco per la sicurezza della circolazione, dell’ambiente e del territorio. Proprio nei giorni scorsi Autostrade per l’Italia ha avuto modo di raffigurare un andamento tendenziale favorevole per la sicurezza, dal momento che sulle autostrade di competenze della Direzione I Tronco di Genova (399 km), tra il 2001 ed il 2005 si sono verificati cinque eventi con merci pericolose, dei quali soltanto tre con dinamica propria di incidenti stradali. Iniziative come Relamp, saranno tanto più efficienti se avranno dimensione e capacità di sistema a rete, rispetto all’intermodalità, ma soprattutto se sapranno far convergere tutti i soggetti interessati ad un razionale sistema di gestione delle possibili emergenze, soprattutto in presenza di un sistema di comunicazione che presenta molte criticità come nel territorio ligure. In questa sperimentazione e nella sua prosecuzione Autostrade per l’Italia intende rinnovare il proprio impegno a salvaguardia della sicurezza dell’intera rete in concessione. Sul versante incidentalità, Autostrade per l’Italia ritiene doveroso puntualizzare che tutti i dati riferiti alla Liguria, da Savona a Sestri Levante e da Serravalle a Sampierdarena, come da Voltri a Gravellona Toce sono migliorati in questi ultimi anni: Ø tasso di incidentalità dell´autostrada A. 12 Genova - Sestri Levante (numero di incidenti totali ogni 100 milioni di chilometri percorsi) è stato nel 2004 di 60,48, valore che nel 2005 si è ridotto a 57,95 Ø il tasso di mortalità della stessa autostrada A. 12 (numero di decessi ogni 100 milioni di chilometri percorsi) è stato nel 2004 di 0,32 (rispetto allo 0,65 dell´intera rete Autostrade per l´Italia), con 3 decessi registrati nell´anno Ø nel 2005 il tasso di mortalità della A. 12 si è ridotto a 0,11 (rispetto allo 0,58 della rete Autostrade per l’Italia), con un decesso nell´anno Ø l´autostrada A. 7 nel tratto gestito da Autostrade per l´Italia (Serravalle - Genova), che presenta caratteristiche plano-altimetriche e di tracciato molto più impegnative, ha registrato nel 2005 un tasso di mortalità di 0,32 (circa la metà di quello della rete Autostrade per l’Italia e dell´intera rete Aiscat), con un sensibile miglioramento rispetto agli anni precedenti Le autostrade liguri gestite da Autostrade per l´Italia confermano pertanto, nonostante l´aumento del traffico pesante (e di merci pericolose) e le caratteristiche del tracciato, miglioramenti della sicurezza in linea o addirittura migliori rispetto alla rete nazionale. Dando seguito agli impegni assunti con la regione Liguria ed in particolare con l’Assessore all’Ambiente e con i Comuni della Valle Scrivia e la Comunità Montana dell’Alta valle Scrivia, di concerto con la Polizia Stradale, Autostrade per l’Italia valuterà la dotazione per la A7 del Tutor a scopo di disciplinare le velocità dei mezzi pesanti, ivi inclusi quelli che trasportano merci pericolose e per i quali si registrano attualmente oggettive difficoltà nel proporre itinerari alternativi sui percorsi genovesi. .  
   
 

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