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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2007
 
   
  CREDITO BERGAMASCO TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007. CRESCE LA REDDITIVITÀ.

 
   
  Bergamo, 15 novembre 2007 - Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 settembre 2007 del Credito Bergamasco (Gruppo Banco Popolare) approvati il 12 novembre dal Consiglio d’Amministrazione dell´Istituto. Stato Patrimoniale - Al 30. 9. 2007 la raccolta diretta del Credito Bergamasco – data dalla somma di debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie (prestiti obbligazionari) valutate al “fair value” – si è fissata a 9. 974 milioni, con un progresso del 22,6% rispetto agli 8. 134,1 milioni del 30. 9. 2006 e del 2,8% nei confronti dei 9. 702,3 milioni di fine 2006. Tale valore comprende anche 713,5 milioni di passività a fronte di attività cedute (cartolarizzazione mutui). La raccolta indiretta della banca – al netto di un deposito titoli di carattere straordinario acceso nel 2005 ed il cui importo si è ragguagliato, al 30. 9. 2007, a 1. 627,6 milioni – ha raggiunto, a fine settembre, i 9. 621,1 milioni, con un’espansione dello 0,9% nei confronti dei 9. 533,8 milioni del 30. 9. 2006 e del 2,9% rispetto ai 9. 351,8 milioni di fine 2006. Tra le componenti della raccolta indiretta, il risparmio gestito, attestandosi a 4. 094,2 milioni, è risultato in flessione – in linea con quanto sperimentato dal sistema bancario nel suo complesso – rispetto sia ai 4. 352,3 milioni di un anno prima sia ai 4. 346,6 milioni di fine 2006. La raccolta indiretta amministrata si è attestata a 5. 526,9 milioni, con un progresso del 6,7% rispetto ai 5. 181,5 milioni del 30. 9. 2006 e del 10,4% nei confronti dei 5. 005,2 milioni di fine 2006. Considerando anche il deposito titoli di carattere straordinario sopra citato – il cui controvalore di mercato è sceso da 2. 056,9 milioni del 30. 9. 2006 a 1. 627,6 milioni del 30. 9. 2007 – la raccolta indiretta ha raggiunto gli 11. 248,7 milioni, a fronte degli 11. 590,7 milioni di un anno prima. La raccolta totale da clientela si è così attestata a 21. 222,7 milioni, rilevando una crescita del 7,6% rispetto ai 19. 724,8 milioni del 30. 9. 2006 (21. 256,3 milioni il dato di fine 2006). Al netto del deposito titoli di carattere straordinario, la raccolta totale si è, invece, fissata a 19. 595,1 milioni, con un incremento annuo pari al 10,9% (+2,8% la variazione su fine 2006). Sul fronte dell’attivo di bilancio, il continuo rafforzamento dei legami intessuti con il territorio e l’assistenza fornita allo sviluppo dell’economia locale hanno portato gli impieghi netti verso la clientela a 10. 908,5 milioni, con un incremento del 4% nei confronti dei 10. 490,8 milioni di un anno prima e dell’8,6% rispetto ai 10. 040,3 milioni del 31. 12. 2006. Tra le diverse forme tecniche, si segnala, in particolare, la continua espansione dei mutui alla clientela che – comprendendo 715,7 milioni di mutui residenziali “in bonis” oggetto di una cartolarizzazione realizzata nel primo semestre dell’anno – hanno raggiunto i 4. 257,4 milioni, con una crescita annua del 21,9% (+16,7% rispetto ai 3. 648,8 milioni di fine 2006). La continua opera di controllo del rischio di credito esercitata dalle competenti funzioni della banca ha permesso di limitare l’incidenza delle sofferenze nette – fissatesi a 77,8 milioni – sui crediti alla clientela allo 0,71%, a fronte dello 0,70% di fine 2006 (0,64% il dato del 30. 9. 2006). Conto economico - Al 30. 9. 2007 il margine di interesse della banca – grazie sia all’espansione dell’operatività con la clientela sia all’aumento dei tassi medi di interesse – si è fissato a 261,3 milioni con una crescita del 15,2% rispetto ai 226,7 milioni del 30. 9. 2006. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto – comprensivi dell’importo non ricorrente, pari a 14 milioni, relativo alla perdita di Banca Italease S. P. A. (partecipata al 2,923%) di competenza del Credito Bergamasco – si sono ragguagliati a 10,6 milioni a fronte dei 25,1 milioni di un anno prima. Il margine finanziario ha così raggiunto i 271,9 milioni, con un aumento dell’8% rispetto ai 251,8 milioni del 30. 9. 2006 (285,9 milioni il dato depurato dall’importo non ricorrente sopra delineato, +13,5% su base annua). Gli altri proventi operativi si sono posizionati a 129,1 milioni, a fronte dei 134,3 milioni di un anno prima (-3,9%). All’interno di questo aggregato, le commissioni nette da servizi, attestandosi a 104 milioni, sono risultate in linea con i 104,2 milioni di un anno prima; il risultato netto finanziario – comprensivo di 3,6 milioni quale utile da cessione di attività disponibili per la vendita (2,2 milioni un anno prima) – si è attestato a 2,2 milioni contro i 6,7 milioni del 30. 9. 2006; gli altri proventi di gestione netti si sono, invece, fissati a 22,9 milioni (-2,5%). I proventi operativi hanno così raggiunto i 401 milioni con un aumento pari al 3,9% nei confronti dei 386,1 milioni di un anno prima. I proventi operativi, al netto delle componenti non ricorrenti, si sono, invece, posizionati a 411,4 milioni, con un incremento del 7,2% sull’omogeneo dato di un anno prima. L’insieme degli oneri operativi ha raggiunto, al 30. 9. 2007, i 201,7 milioni a fronte dei 180,9 milioni del 30. 9. 2006 (+11,6%). All’interno di questo aggregato – oltre ad ammortamenti per 4,7 milioni e ad altre spese amministrative per 70,7 milioni – si rilevano spese per il personale in crescita dell’11,8% sino a 126,4 milioni, influenzate in misura significativa da elementi non ricorrenti. Al 30 settembre 2007, infatti, il conto economico recepisce l’integrale accantonamento degli oneri derivanti dall’accordo firmato con le organizzazioni sindacali per la gestione delle ricadute sul personale del processo di costituzione del Gruppo Banco Popolare e, precisamente, 2 milioni relativi al premio di fusione erogato ai dipendenti nel mese di settembre, 11,3 milioni per il fondo di solidarietà istituito per permettere l’uscita volontaria dall’azienda ai dipendenti in possesso dei necessari requisiti minimi e 5,2 milioni per l’incentivazione all’esodo del personale avente già maturato il diritto alla pensione. A tali oneri non ricorrenti si contrappone peraltro una componente positiva di reddito per 5,6 milioni concernente gli impatti contabili del ricalcolo del fondo Tfr conseguente ai cambiamenti di normativa decorrenti dal 2007. Al netto delle sopra citate componenti di natura non ricorrente, le spese per il personale, fissandosi a 113,4 milioni, rilevano un’espansione annua limitata allo 0,4% ed il totale degli oneri operativi ammonta a 188,8 milioni (+4,4%). Il risultato della gestione operativa si è fissato a 199,3 milioni (205,3 milioni un anno prima); depurato dalle componenti non ricorrenti, esso si attesta a 222,6 milioni, con un incremento del 9,6% su base annua. Il cost/income “ordinario” – determinato dal rapporto tra oneri e proventi operativi ricorrenti – si è posizionato al 45,9%, in riduzione rispetto all’omogeneo 47,1% di un anno prima. Le rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti si sono ragguagliate a 20,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 25,2 milioni di un anno prima, mentre gli utili da valutazione e cessione di partecipazioni ed investimenti hanno raggiunto gli 80,2 milioni. Tale importo è quasi interamente spiegato dall’effetto combinato di due operazioni straordinarie. Da un lato si rileva, infatti, la svalutazione per 65,4 milioni lordi della partecipazione detenuta dal Credito Bergamasco in Banca Italease (pari al 2,923% del capitale sociale), decisa – uniformemente al Banco Popolare – in conseguenza delle note vicende che hanno coinvolto la partecipata; dall’altro si registra la plusvalenza lorda di 145,1 milioni (di cui 144,6 milioni di natura non ricorrente) riveniente dalla cessione a Fondiaria-sai della partecipazione detenuta in Bpv Vita dal Credito Bergamasco (15%), contemplata nel piano di Bancassurance del Gruppo bancario Banco Popolare. L’impatto al netto delle imposte di tale plusvalenza sull’utile del periodo ammonta a 137,4 milioni. Il risultato lordo dell’operatività corrente si è così fissato a 258,6 milioni, a fronte dei 174,7 milioni di un anno prima (+48%). Non considerando le poste non ricorrenti, il risultato lordo dell’operatività corrente si fissa a 202,7 milioni, con un aumento annuo del 17,5%. Le imposte sul reddito sono risultate pari a 74,3 milioni a fronte dei 63,2 milioni del 30. 9. 2006 e l’utile netto si è attestato a 184,3 milioni, a fronte dei 111,5 milioni del 30. 9. 2006 (+65,3%); al netto delle componenti non ricorrenti, il risultato d’esercizio si è invece fissato a 127,7 milioni, con un incremento annuo del 16,8%. Il R. O. E. Annualizzato si è attestato al 22,3% contro il 16,1% di un anno prima (15,5% su base ricorrente). .  
   
 

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