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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Giugno 2006
 
   
  GENERALI CONCLUDE UN ACCORDO CON DE AGOSTINI PER L’ACQUISIZIONE DEL GRUPPO TORO ASSICURAZIONI

 
   
  Trieste, 27 giugno 2006 - A seguito delle deliberazioni del comitato esecutivo di Assicurazioni Generali, riunitosi il 25 giugno sotto la presidenza di Antoine Bernheim, Generali ha sottoscritto un accordo con De Agostini per l’acquisto della partecipazione di controllo detenuta in Toro Assicurazioni. L’accordo raggiunto individua le principali clausole del futuro contratto di compravendita. In particolare, l’accordo riguarda l’acquisizione di n° 100. 921. 692 azioni di Toro Assicurazioni, pari al 55,5% del capitale, ad un prezzo unitario di € 21,20 per un controvalore complessivo di € 2. 139 milioni. De Agostini avrà inoltre la facoltà di cedere, e Generali l’obbligo di acquistare, fino a un massimo di ulteriori n°18. 184. 188 azioni, pari al 10% del capitale sociale, allo stesso prezzo unitario di cui sopra, e quindi per un controvalore massimo di € 385,5 milioni. Fermi gli elementi di cui sopra, le parti negozieranno entro tre settimane le rimanenti clausole del contratto di compravendita definitivo. L’operazione comporterà il conseguente lancio di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni residue del capitale di Toro. Il comitato esecutivo ha deciso di fissare il prezzo anche per i soci minoritari nella misura di € 21,20 riconosciuti all’azionista di maggioranza. L’ammontare complessivo massimo dell’operazione è quindi pari a € 3,85 miliardi. Giovanni Perissinotto, Amministratore Delegato del Gruppo Generali, ha dichiarato: “Con l’acquisizione di Toro puntiamo a raddoppiare la nostra quota di mercato nel segmento retail, ottenendo allo stesso tempo la leadership nel settore danni in Italia. La struttura organizzativa in Italia, fondata su comuni servizi di Gruppo, ci consentirà di massimizzare l’efficienza dell’operazione. La rapidità nel cogliere questa occasione è resa possibile dalla ristrutturazione finanziaria implementata in questo ultimo mese. Con questa acquisizione si completerà il nostro posizionamento sul mercato italiano. Resta ovviamente ferma la strategia di proseguire la nostra crescita di valore sui mercati internazionali”. Il mercato italiano danni è oggi uno dei più interessanti a livello europeo in termini sia di margini che di potenzialità di crescita. L’acquisizione di Toro rappresenta una possibilità unica per Generali, già leader nel vita, di affermarsi come primo operatore del settore danni in Italia. L’elevata fidelizzazione della clientela in questo mercato rende infatti la crescita per linee esterne la via più efficace per lo sviluppo. A operazione conclusa la quota di mercato del Gruppo Generali nel settore danni in Italia salirà al 22% dal 15,6%. L’operazione è coerente con l’obiettivo strategico, secondo quanto definito negli ultimi anni, di focalizzarsi maggiormente sulla clientela retail. Toro è infatti uno dei principali operatori in Italia in questo segmento. Inoltre, la distribuzione geografica delle reti del Gruppo Toro risulta complementare a quelle del Gruppo Generali. Toro può vantare una forte presenza nel ramo auto soprattutto nelle regioni del Nord e Centro Italia. Ciò permetterà di portare la quota di mercato del Gruppo Generali al 18% dal 10,7% in questo segmento, i cui risultati stanno beneficiando delle riforme strutturali introdotte negli ultimi anni, che hanno contribuito al significativo calo della frequenza dei sinistri e al miglioramento della redditività. La struttura organizzativa delle operations di Generali in Italia consentirà di integrare in modo efficiente il Gruppo Toro. Si stimano entro il 2009 sinergie di costo lorde per € 180 milioni e di ricavi fino a € 70 milioni. L’acquisizione del 100% di Toro sarà finanziata attraverso le risorse già a disposizione del Gruppo e una nuova emissione di debito ibrido: € 1,7 miliardi già destinati all’acquisto di azioni proprie; € 700 milioni non utilizzati nel riacquisto delle quote di minoranza; € 1,2 miliardi derivanti dalla nuova emissione di debito ibrido; € 255 milioni di risorse esistenti. A seguito dell’acquisizione si procederà alla sospensione del piano di acquisto di azioni proprie. Inoltre, Generali procederà, tramite l’utilizzo di risorse esistenti, alla riduzione del debito senior per € 700 milioni. Le operazioni sul debito sopra descritte porteranno ad una variazione netta dello stesso che avrà un impatto limitato sul leverage ratio (dal 29% al 31%). In questo quadro, Generali si attende che i rating attribuiti alla solidità finanziaria rimangano invariati. Dal punto di vista degli utili l’acquisizione, tenendo conto solo delle sinergie di costo, permetterà un incremento nel 2009 di: +11% l’utile per azione; +8% l’embedded value. Nel 2007 si avrà un immediato incremento dell’utile per azione pari al 6%. A seguito dell’operazione l’excess capital rimarrà sostanzialmente invariato. L’operazione e la relativa tempistica saranno soggette all’autorizzazione delle Autorità competenti. Advisor finanziario dell’operazione è Mediobanca, advisor legale Clifford Chance. .  
   
 

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