Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2007
 
   
  UN’AZIONE EUROPEA CONTRO I TERREMOTI

 
   
  Bruxelles, 15 novembre 2007 - Il Parlamento chiede un sistema di coordinamento vincolante a livello Ue in materia di prevenzione, gestione e protezione in caso di terremoti, con l’ausilio di una forza europea di protezione civile. Occorre poi modificare il Fondo Ue di solidarietà per agevolare il risarcimento dei danni subiti, subordinare al rispetto delle norme antisismiche l’erogazione dei fondi strutturali e definire un´agenda europea di ricerca specifica per i terremoti. Il Ventesimo secolo ha visto morire 1,5 milioni di persone sotto le macerie provocate dai terremoti in tutto il mondo, di cui 128. 000 solo in Italia. Oltre alle perdite di vite umane, è stimato che, tra il 1975 e il 2000, i sismi hanno comportato un costo economico pari a 75 miliardi di euro impiegati per il ripristino e la ricostruzione post-evento. Nel periodo 2002-2007, inoltre, i terremoti hanno rappresentato, negli Stati membri e nei paesi candidati all´adesione, la quarta catastrofe naturale in ordine di frequenza. La sismicità più elevata si registra peraltro in Italia, in Grecia, in Romania, in Bulgaria, a Cipro e in Slovenia, mentre Germania, Austria, Repubblica ceca, Francia, Spagna, Portogallo e Malta corrono anch´essi un rischio sismico rilevante. Approvando la relazione di Nikolaos Vakalis (Ppe/de, El), il Parlamento invita quindi la Commissione ad elaborare «senza ritardi» una comunicazione sulla valutazione dei rischi derivanti dai terremoti, che prenda in esame le questioni della prevenzione e della gestione, nonché misure di intervento e di ripristino dei danni causati. Dovrebbe inoltre redigere un protocollo tecnico di azione comune dell´Unione europea in caso di gravi catastrofi sismiche, ponendo l’accento sulle infrastrutture critiche dei trasporti, dell´energia, delle telecomunicazioni e sanitarie. Consiglio e Commissione sono poi invitati «a prendere seriamente in considerazione» il fenomeno dei terremoti al momento della finalizzazione e della messa in atto del quadro legislativo rivisto in materia di protezione civile. Mentre gli Stati membri dovrebbero includere la questione dei terremoti nelle strategie nazionali e regionali di sviluppo sostenibile. Nel riconoscere la singolarità della regione del Mediterraneo, il Parlamento esorta la Commissione a focalizzare l´attenzione sugli strumenti di prevenzione, formazione, ricerca, gestione del rischio, protezione civile e solidarietà a livello comunitario, «al fine di facilitare una risposta più soddisfacente alle catastrofi che si verificano di frequente nella regione». Ma occorre anche organizzare campagne di informazione dell´opinione pubblica, mettendo l´accento sulle misure di prevenzione e lo stato di preparazione. Notando come a livello europeo non esista un meccanismo unitario di intervento in caso di calamità naturale, il Parlamento auspica la definizione di sistemi volti a coordinare le azioni degli attori comunitari, nazionali, regionali e locali. Chiede quindi una più stretta cooperazione fra Stati membri, «basata su un sistema di coordinamento vincolante» relativo a misure di prevenzione, gestione e protezione, compresi meccanismi di osservazione e di allarme tempestivo, basi di dati e lo scambio delle migliori prassi. Allo scopo di agevolare tale processo, ogni Stato membro è pertanto esortato a creare un sistema di gestione unico e coordinato di protezione civile. La Commissione è poi invitata a proporre, in un´ottica di semplificazione e di maggiore coordinamento, uno strumento di prevenzione e di gestione centralizzato. Il Parlamento si dice inoltre favorevole alla creazione di una Forza europea di protezione civile e, pertanto, invita la Commissione a presentare una proposta al riguardo. A tale proposito, sottolinea che una Forza europea di protezione civile «può avere senso soltanto se si fonda su un sistema di protezione civile nazionale potenziato nonché su strumenti di cooperazione transfrontaliera rafforzati». I deputati chiedono poi la rapida adozione del nuovo regolamento del Fondo di solidarietà dell´Unione europea, sul quale il Parlamento si è espresso in prima lettura nel maggio 2006, per consentirgli di contribuire a far fronte «in modo efficace, flessibile e tempestivo al risarcimento dei danni subiti», anche mediante la semplificazione della procedura attuale di finanziamento in caso di terremoti. Ma evidenziano pure la necessità di far ricorso ad altre risorse già esistenti, come gli aiuti di Stato regionali o i prestiti della Banca europea per gli investimenti, «al fine di prevenire e di reintegrare i danni provocati dai terremoti, come anche di promuovere i pertinenti sistemi di assicurazione». Il Parlamento invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a prendere in considerazione la valorizzazione e la conservazione di vecchi edifici e monumenti che rivestono una considerevole importanza storica, culturale, turistica e, quindi economica, di edifici pubblici di importanza strategica per la protezione. A tal fine gli Stati membri sono invitati a registrare tali edifici e infrastrutture, e a consultare la Commissione sui progetti e sulle politiche esistenti o necessari che ne garantiranno la protezione contro i terremoti. Per i deputati, d’altra parte, il futuro finanziamento di infrastrutture a titolo dei Fondi strutturali dovrà essere subordinato all´applicazione delle misure di protezione antisismica e alla definizione di dette misure, da parte degli Stati membri, nei rispettivi programmi operativi. E’ poi necessario predisporre corsi di livello universitario, master e dottorati in discipline pertinenti come l´ingegneria, e prevedere in tutta l´Unione europea una formazione speciale nelle professioni correlate. Il Parlamento invita poi gli Stati membri ad accelerare la ricerca orientata alla prevenzione, alla gestione delle crisi e alla riduzione al minimo delle catastrofi, in associazione con le azioni del Settimo programma quadro comunitario. Mentre la Commissione dovrebbe contribuire alla definizione di un´agenda europea di ricerca specifica per i terremoti. Il Parlamento, infine, chiede di incoraggiare la creazione di poli di eccellenza in termini di innovazione, tanto sul piano scientifico e tecnologico che architettonico, per garantire la sicurezza delle popolazioni e permettere uno sviluppo sostenibile del territorio. .  
   
 

<<BACK