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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Giugno 2006
 
   
  IL BEAUTY MADE IN ITALY É VOLATO IN GIAPPONE: ALLA CONQUISTA DEL FASCINO E DELLA TRADIZIONE ORIENTALI

 
   
  Si è da poco conclusa la missione commerciale in Giappone, organizzata da Unipro e Promos – azienda della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali – con il contributo della Regione Lombardia, che ha portato, dal 10 al 18 giugno, le aziende italiane partecipanti nelle città di Tokyo e Osaka. Numerose le presenze italiane in rappresentanza dei seguenti marchi che vanno dall’igiene personale, al make-up, ai prodotti per il corpo: Rilastil, Bioclin, Alkagin, Vidermina, Tonimer, Vitamindermina, Gravigil, Fitormil, Farmagan; prodotti per le spa e prodotti naturali: Mediterranean spa e Angel´s spa ed, infine, prodotti per i capelli: Framesi, Vitality’s, Fascinelle, Cielo Alto, Keramine H, Keramine H Prof, Topexan, Orizya Natural Magic, Axenia, Biomed, So One, Look & Stars, Dikson e Muster. Le aziende cosmetiche italiane che sono volate in Giappone hanno dimostrato grande soddisfazione ed interesse per il mercato nipponico. Ma l’appeal è reciproco. Infatti, l’industria cosmetica italiana, importante tassello della filiera “Made in Italy” che sempre più esprime la capacità della nostra industria manifatturiera nel mondo, ha saputo conquistare il Paese in cui i concetti di benessere e bellessere si coniugano più che in qualsiasi altra parte del mondo. La missione ha rappresentato, per le aziende coinvolte –la maggior parte delle quali non era mai stata in Giappone-, un’occasione privilegiata di incontro e contrattazione per presentare e commercializzare i propri prodotti in un mercato in grande fermento e con ottime opportunità per l’industria cosmetica italiana. Con una media di 10 contatti per azienda, organizzati grazie al supporto di Promos, le impressioni a caldo degli imprenditori sono molto positive. In generale ritengono il mercato giapponese molto interessante e allo stesso tempo molto competitivo e difficile proprio per la meticolosità tipica degli operatori locali. Tuttavia, nonostante la particolare e complessa struttura distributiva che caratterizza il Giappone, per le aziende cosmetiche italiane le grandi opportunità di business che questo mercato offre devono essere coltivate e colte con un occhio particolare alla grande attenzione che il consumatore e quindi l’industria dedicano ai dettagli, alla perfezione del prodotto, dei suoi effetti e dei suoi ingredienti. Insieme a settori come la moda, l’arredamento, la calzatura e l’oreficeria, la cosmesi italiana esprime sui mercati un patrimonio di capacità e di qualità associate a costante attitudine di innovazione di prodotto e ricerca applicata. La cultura del Sol Levante ha, infatti, dei canoni ben precisi ai quali le donne non possono non conformarsi. Ne è un esempio il trucco, considerato un’espressione di buona educazione che porta le donne giapponesi a non rinunciare soprattutto al fondotinta e ai rossetti. Ancora una volta grazie ad Unipro, anche alle piccole medie imprese italiane viene data la possibilità di conquistare nuovi Paesi e nuovi mercati. Dal 10 al 18 giugno si sono aperte le porte della culla della bellezza orientale al Sistema Italia del beauty. .  
   
 

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