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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Giugno 2006
 
   
  CENTRO PER LA PELLE SANA: GLI ITALIANI IMPARANO A CONOSCERE LA LORO PELLE

 
   
  In occasione della tappa di Milano del Centro per la Pelle Sana 2006, un’iniziativa promossa da Vichy con il contributo scientifico di Isplad (International Society of Plastic-aesthetic and Oncologic Dermatology) e la collaborazione di Agifar Milano, sono stati esposti gli interessanti risultati del Progetto Cute Sana 2005. Questo studio, promosso da Isplad in collaborazione con Vichy, ha l’obiettivo di dare una risposta ai tanti quesiti relativi alla pelle sana: quali sono le sue caratteristiche, come cambia la pelle di chi fuma, o di chi vive in città, o di chi fa sport, come si modifica la superficie cutanea nelle varie fasce d’età e quindi valutare l’età cutanea in rapporto all’età anagrafica. “L’isplad ha deciso di realizzare una ricerca coraggiosa ed impegnativasullo studio della pelle degli italiani”, afferma il Prof. Antonino Di Pietro, Presidente Isplad. “Nessuno studio era mai stato condotto su vasti campioni di una intera popolazione così variegata per abitudini di vita e legami climatici come quella italiana. Questo è sicuramente il primo passo per tracciare una strada importante, quella che porterà il dermatologo ad occuparsi da vero specialista dei ‘problemi’ che fanno della pelle sana una pelle di cui prendersi cura”. “La scelta di collaborare attivamente a questo progetto”, aggiunge il Dr. Roberto Serafini, Amministratore Delegato Cosmétique Active Italia, “rappresenta un punto fondamentale per Vichy da sempre impegnata nella ricerca e in programmi di prevenzione-educazione della cute sana. E’ importante, infatti, che accanto alle istituzioni pubbliche e le società scientifiche, anche l’industria privata si impegni a promuovere maggior consapevolezza sul concetto che la pelle è un organo e come tale deve essere vissuto”. Lo studio Progetto Cute Sana 2005 è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto di Ricerche Cliniche e Bioingegneria (Derming) ed è relativo alla campagna educativa di sensibilizzazione -Centro per la Pelle Sana- sull’importanza di prendersi cura della cute. Questa iniziativa si è svolta nei mesi di maggio e giugno dello scorso anno in 9 principali città italiane. “I dati raccolti nel 2005 attraverso l’osservazione clinica dello stato di invecchiamento della cute rispetto all’età anagrafica dei soggetti”, afferma la Dott. Ssa Adele Sparavigna Direttore Ricerche Cliniche Derming, “sono stati elaborati grazie ad un particolare grafico a “ragnatela”, frutto della ricerca Derming e denominato “Spidermingtm”. Aiutandosi con atlanti fotografici di riferimento, viene assegnato al soggetto uno score clinico per ciascun sintomo di invecchiamento considerato (rughe perioculari e solchi nasogenieni, valutazione dermatoscopica (10X) della rete vascolare e pigmentaria, resistenza della cute alla trazione ed al pizzicamento, elasticità e desquamazione) e si registra sul grafico corrispondente alla fascia di età. Una volta rilevati tutti i punti, si disegna il grafico a ragnatela e lo si confronta con quello della popolazione di riferimento. Il confronto fra i due grafici consente di valutare la situazione globale dell’“aging” del soggetto: in condizioni ottimali il grafico si trova all’interno di quello di riferimento. Se vi sono, invece, dei punti che fuoriescono dal grafico modello, questi stessi rappresentano i sintomi di invecchiamento sui quali si dovrà intervenire con trattamenti mirati. La popolazione campione: 2. 408 soggetti (di cui 1. 896 donne di età compresa fra i 10 e i 95 anni e 512 uomini di età compresa tra i 14 e gli 84 anni) con particolare riguardo ad anamnesi personale e familiare, abitudini di vita e cosmetiche e problematiche di sensibilità cutanea. Entrambe le popolazioni, maschile e femminile, sono costituite per oltre la metà da individui con età anagrafica inferiore ai 40 anni, segno di un maggior interesse da parte dei “più giovani” per la cura della propria pelle. Queste popolazioni sono state poi stratificate per fasce d’età: < 30 anni, tra i 30 e i 40 anni, tra i 41 e i 50 anni, tra i 51 e i 60 anni, > 60 anni. Quanto alla metodica, sono state effettuate le seguenti valutazioni cliniche: omogeneità vascolare, pigmentaria e microrilievo della superficie cutanea tramite Dermascore; livello di idratazione attraverso Corneodisk; grado di sensibilità cutanea tramite Stinging test; livello di osservazione e di formazione delle rughe all’angolo esterno dell’occhio e a livello dei solchi nasogenieni, resistenza alla trazione ed al pizzicamento e recupero dopo pizzicamento tramite osservazione dermatologica. Questo studio ha permesso di oggettivizzare, grazie ad un campione molto elevato di soggetti, una serie di parametri. E’ emerso che le donne conducono uno stile di vita più corretto rispetto agli uomini in merito a lavoro e tempo libero trascorso all’aria aperta, sport, assunzione di farmaci, ricorso a diete dimagranti, alcolici, trattamenti estetici e lampade solari. In particolare il 55% delle donne dimostra una condotta corretta rispetto al 27% degli uomini, mentre in entrambe le popolazioni il comportamento scorretto è al di sotto del 6%. Quanto all’esame dello Stinging test le donne sono risultate avere una pelle più sensibile rispetto a quella degli uomini: 29% vs 14%. E’ interessante sottolineare come la percezione personale di avere una pelle sensibile sia maggiore: 44% per le donne e 24% per gli uomini. Secondo una valutazione di invecchiamento cutaneo mediante grafico Spidermingtm, il grado di invecchiamento nella popolazione femminile e maschile è costante fino ai 40 anni. Dai 41 ai 50 anni gli uomini hanno un peggioramento di alcuni parametri (rughe angolo esterno dell’occhio e omogeneità vascolare) rispetto a quelli delle donne. Dopo i 51 anni gli uomini hanno un peggioramento di tutti i parametri valutati. E’ stata altresì rilevata una correlazione fumo-invecchiamento cutaneo tra la fascia d’età 41-50 anni, dove i fumatori mostrano valori maggiori di invecchiamento per tutti i parametri in analisi rispetto ai non fumatori. In particolare si nota un peggioramento per rughe del solco nasogenieno, microrilievo, grado di secchezza, resistenza al pizzicamento e recupero dopo pizzicamento. Infine, le persone che hanno dichiarato di non utilizzare mai una protezione solare presentano valori dei parametri di invecchiamento tendenzialmente più elevati, soprattutto nella fascia d’età 41-50 anni, rispetto coloro che utilizzano protezioni solari. Il discostamento risulta particolarmente evidente per le rughe dell’angolo esterno dell’occhio, del solco nasogenieno, per il microrilievo e l’omogeneità pigmentaria. Per concludere, le donne non sono solo le maggiori utilizzatrici di prodotti per la detersione e cura della pelle, ma anche le più abili nella scelta. Il 47% delle donne, infatti, ne fa un uso corretto rispetto al 7% degli uomini; mentre il cattivo giudizio di utilizzo di questi prodotti da parte degli uomini corrisponde al 62% dei casi vs 11% delle donne. .  
   
 

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