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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2007
 
   
  CENSIMENTO DEI TECNORIFIUTI, SI PARTE CON IL RAEE

 
   
  Campobasso, 19 novembre 2007 – Chi inquina paga, anche se si tratta di tecnorifiuti. Dal 20 novembre 2007 i produttori di grandi e piccoli elettrodomestici (dai frigoriferi agli asciugacapelli), apparecchiature It e per le telecomunicazioni (dai computer ai cellulari), attrezzature per l’illuminazione e altri beni di consumo quali radio, televisori, videoregistratori, impianti hi-fi, hanno 90 giorni di tempo per iscriversi al nuovo “Registro Raee” (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). A stabilirlo è il Decreto Ministeriale n. 185 del 2007, di attuazione del D. Lgs. 151/2005, che istituisce presso il Ministero dell’ambiente il Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Per essere in regola con la normativa, le aziende devono aderire a un sistema collettivo e iscriversi al Registro Raee. Finalità del predetto Registro è censire tutte le imprese che immettono sul mercato tecnoprodotti e che devono perciò garantire il finanziamento delle operazioni di trattamento, recupero e smaltimento delle apparecchiature giunte a fine vita, in base alle proprie quote di mercato espresse in peso o in numeri di pezzi. Responsabili della gestione di questi rifiuti non saranno dunque più i Comuni ma i produttori delle Apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il decreto prevede una fase transitoria, finalizzata al passaggio di consegne progressivo e graduale ai nuovi soggetti in cui i Comuni, fino al 31 dicembre 2007, continueranno a gestire i Raee, mentre i produttori verseranno un contributo forfettario necessario a coprire parte delle spese di gestione e la realizzazione delle nuove eco-piazzole dove conferire i rifiuti tecnologici. Dal 1° gennaio 2008 i comuni manterranno solo alcune funzioni ambientali in materia di Raee, come quelle della raccolta primaria e la gestione dei centri di raccolta. Il resto sarà onere dei tecnoproduttori, organizzati in consorzi o sistemi collettivi, responsabili della gestione di questi rifiuti, secondo il principio europeo “chi inquina paga”. I produttori tuttavia potranno richiedere un sovrapprezzo al consumatore, sotto forma di “visible fee”(in pratica un ecocontributo), all’acquisto del prodotto. Sono tenuti ad iscriversi al Registro i “produttori” (così come definiti dall’articolo 3, comma 1,lett. M del D. Lgs. 151/2005), intendendosi con tale definizione chiunque: · fabbrica e vende apparecchiature elettriche ed elettroniche recanti il suo marchio; · rivende con il proprio marchio apparecchiature prodotte da altri fornitori; il rivenditore non è considerato "produttore" se l´apparecchiatura reca il marchio del produttore (a norma del punto 1 dello stesso art. 3). Pertanto, chi produce per conto terzi, in base a qualsiasi tipo di accordo contrattuale, apparecchiature che vengono poi commercializzate sotto il marchio del cliente, non è considerato “produttore”, sia che le Aee siano prodotte già marchiate con il marchio del cliente sia che vengano prodotte senza marchio. Infatti, in questo caso non sarebbe soddisfatta la condizione “commercializza sotto il proprio marchio”; · importa o immette per primo, nel territorio nazionale, apparecchiature elettriche ed elettroniche nell´ambito di un´attività professionale e ne opera la commercializzazione, anche mediante vendita a distanza; · produce apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate esclusivamente all´esportazione: quest´ultimo è considerato produttore solo ai fini dell´obbligo della progettazione dei prodotti, delle comunicazioni annuali e dell´iscrizione al registro dei produttori. Nel caso in cui un rivenditore apponga il proprio marchio su apparecchiature elettriche ed elettroniche che commercializza, mantenendo il marchio del fabbricante (dual brand), non è considerato produttore e quindi non è tenuto ad iscriversi al Registro Raee. Devono inoltre iscriversi al registro anche i sistemi collettivi o misti istituiti per il finanziamento della gestione dei Raee. L’iscrizione al Registro è indispensabile per proseguire o intraprendere l’attività di “produzione” delle apparecchiature elettriche ed elettroniche ed è effettuata presso la Camera di Commercio nella cui circoscrizione si trova la sede legale dell’impresa. Pertanto, entro il 18 febbraio 2008 le imprese già operanti dovranno iscriversi, previa adesione al sistema collettivo prescelto, al Raee. L’iscrizione può essere effettuata esclusivamente con modalità telematica tramite il sito www. Registroaee. It (contenente informazioni utili per gli operatori del settore) che rimanda – per la sezione dedicata specificamente all’iscrizione - al portale www. Impresa. Gov. It. Per iscriversi è necessario utilizzare un dispositivo di firma digitale (anche business key). La firma è apposta dal legale rappresentante dell’impresa o dall’organismo di gestione dei sistemi di finanziamento. Al momento dell’accesso l’azienda può delegare altri soggetti, ad esempio le associazioni imprenditoriali e i liberi professionisti, alla compilazione e all’invio della comunicazione, secondo le modalità previste dal portale. L’iscrizione al registro comporta il versamento di: - diritto di segreteria pari a 30 € e l’imposta di bollo di 14,62 € da versare sul C/c postale n. 13575865 della Camera di Commercio di Campobasso causale “iscrizione registro Raee e pagamento imposta di bollo; - tassa di concessione governativa sul c/c postale n. 8003 intestato “Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara” (168 €); Una volta effettuata l’iscrizione, a ciascun “produttore” viene rilasciato un numero di iscrizione da indicare in tutti i documenti commerciali. Pertanto, il produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche soggetto agli obblighi di finanziamento del sistema, può immettere sul mercato dette apparecchiature solo a seguito di iscrizione presso la Camera di Commercio di competenza. Considerata la stima dei rifiuti che ogni abitante produce durante l’anno, pari a più di 14 Kg di apparecchiature elettriche ed elettroniche per un totale nazionale di circa 850 mila tonnellate (fonte Apat), il nuovo sistema di gestione risulta indispensabile per salvaguardare le esigenze dei consumatori e per avere garanzie di tutela ambientale gestire una nuova tipologia di rifiuti, considerevole sia in termini quantitativi che qualitativi. Si tratta spesso, di rifiuti particolarmente pericolosi - il primo esempio è il Cfc contenuto nei frigoriferi, ma anche il cadmio il mercurio – e in alcuni casi di sostanze con alto valore come ad esempio l’oro presente in diverse apparecchiature. Importanti novità vi sono anche per i consumatori. Si segnala in particolare che dal 12 novembre, per finanziare il sistema di raccolta e di recupero, i produttori di apparecchiature possono applicare un contributo: la cosiddetta visible fee o ecocontributo “Raee” (variabile dai 16 euro per un frigorifero ai 0,14 centesimi per un apparecchio di illuminazione). .  
   
 

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