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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2007
 
   
  VITTIME DELLA STRADA: GIORNATA MONDIALE DEL 18 NOVEMBRE, L’UMBRIA SI CANDIDA PER CENTRO NAZIONALE DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE

 
   
  Perugia, 19 novembre 2007 - 1006 pedoni e ciclisti, 113 bambini, 1684 giovani, 1474 motociclisti: sono le cifre che scandiscono annualmente in Italia il numero dei morti per incidenti stradali. Ogni giorno sulle strade italiane si verificano 632 incidenti in cui perdono la vita 17 persone, mentre altre 51 si invalidano in modo grave con un costo sociale che quotidianamente raggiunte i 90 milioni d’euro. Dal dopoguerra ad oggi le vittime sono state 400 mila, come se fossero scomparsi contemporaneamente gli abitanti di Siena, Varese, Mantova, Reggio Emilia e Cosenza. Anche se in dieci anni, dal ’96 al 2005, c’è stata una riduzione della mortalità di circa il 10 per cento (767morti in meno) grazie all’effetto della patente a punti, l’Italia occupa in ambito europeo, secondo la classifica stilata dall’European Transport Safety Council, il 14esimo posto su 27, con 2700 decessi in più rispetto ai paesi migliori in graduatoria. Per chiedere un impegno comune di istituzioni e cittadini nel contrastare questa piaga sociale, le Fondazioni Luigi Guccione Onlus e “Fisico” (Fondazione italiana per la sicurezza della circolazione, che raggruppa 40 organizzazioni economico sociali) e la Regione Umbria hanno promosso, nell’ambito della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, il 18 novembre, un pacchetto di iniziative. “L’obiettivo - hanno spiegato il presidente della Fondazione Giuseppe Guccione e l’assessore regionale alla viabilità e trasporti Giuseppe Mascio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Perugia – è di fermare la strage e di dimezzare entro il 2010 il numero dei morti sulle strade come chiesto dall’Unione Europea”. “In occasione della Giornata in ricordo delle vittime della strada – ha detto Mascio – abbiamo promosso ad Assisi un incontro nazionale in cui andremo a chiede al governo lo sblocco dei fondi previsti dalla finanziaria 2007 per la realizzazione in Umbria del Centro di monitoraggio regionale sull’incidentalità stradale e dei relativi centri provinciali. Sempre da Assisi lanceremo la candidatura dell’Umbria e della città di Orvieto come sede del Centro di formazione ed informazione sulla sicurezza stradale previsto nel disegno di legge, di iniziativa popolare, per la costituzione di una Agenzia nazionale per la sicurezza stradale. L’appuntamento del 18 novembre – ha aggiunto l’assessore – chiude l’insieme delle iniziative promosse nel 2007 dalla Regione Umbria sul tema della sicurezza stradale”. “Continua il nostro impegno – ha proseguito l’assessore - per abbandonare il triste primato che fa dell’Umbria la quinta regione italiana per numero di morti sulle strade, con un tasso di mortalità del 11,6% e del 9,4% su 100mila abitanti, rispettivamente nelle province di Perugia e Terni, e con un costo annuale pro capite di 500 euro. Una situazione che risente anche del quadro infrastrutturale della regione. Alle strade umbre – ha concluso Mascio - manca una gerarchizzazione. Su di esse transitano dai pedoni ai grandi mezzi pesanti”. “E’ necessario – ha spiegato il presidente Guccione - arrivare al più presto all’approvazione del disegno di legge promosso dalle due Fondazioni per avere anche in Italia una Agenzia nazionale con funzione di ‘governance’. Il disegno di legge, per il quale è già patita la raccolta di firme, affida all’Agenzia il compito di supportare, da un punto di vista tecnico, il Parlamento, il Governo nazionale e gli enti locali nel contrastare l’incidentalità stradale”. E’ inoltre previsto un aiuto concreto alle vittime sopravvissute ed ai loro familiari attraverso l’istituzione di un Centro nazionale di assistenza. Per Guccione “manca in Italia il governo di questo grave fenomeno sociale, i dati del problema sono sottostimati e c’è una valutazione insufficiente della questione, il cui costo sociale è ogni anno di 35miliardi di euro. Serve quindi – per il presidente - una nuova strategia di intervento se in dieci anni il numero dei morti nel nostro paese è diminuito di poche centinaia, mentre in Francia in soli tre anni sono stati capaci di ridurlo del 35. 4 per cento”. Da qui anche la richiesta delle due Fondazioni al Governo ed al Parlamento di “assegnare più risorse alla sicurezza stradale: nella Finanziaria 2008 sono infatti previsti 174 milioni di euro (2008-2014), poco più di 25 milioni di euro all’anno” e l’invito rivolto ai prefetti “di adoperarsi affinché gli enti proprietari pubblici e privati delle strade “provvedano alla loro manutenzione (si stima che un terzo degli incidenti dipenda dal dissesto stradale). E inoltre importante – ha aggiunto Guccione - che vi siano maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine (secondo le statistiche un guidatore italiano ha una possibilità ogni 171 anni di essere sottoposto all’alcoltest) e che siano rinvestiti sulla sicurezza i proventi delle contravvenzioni, come prescritto dall’art. 208 del Codice della strada. In occasione della giornata mondiale delle vittime della strada ad Assisi, si terrà una messa in suffragio dei morti (ore 9) ed una Tavola Rotonda (ore 10) aperta alle diverse confessioni religiose (cattolici ebrei valdesi musulmani), ai rappresentanti di enti locali ed istituzioni, organizzazioni economico sociali, media e cittadini per sostenere un impegno comune nel contrastare questa piaga sociale. In quella sede – ha concluso il presidente – chiederemo al governo la convocazione sia degli stati generali sulla sicurezza stradale che della Conferenza nazionale socio sanitaria sull’incidentalità stradale per la quale candideremo come sede l’Umbria”. .  
   
 

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