Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2007
 
   
  SALARI MINIMI DIGNITOSI PER LOTTARE CONTRO L´ESCLUSIONE SOCIALE

 
   
  Bruxelles, 19 novembre 2007 - Salario minimo, istruzione e formazione, reinserimento professionale, anche per gli ex detenuti, tutela di donne, anziani, bambini, disabili e transgender. Ma anche alloggi decenti e servizi sanitari garantiti. E´ quanto propone il Parlamento europeo per combattere l´esclusione sociale, chiedendo di sostenere le imprese e valutare la sostenibilità dei regimi pensionistici. Richiede più attenzione per i dipendenti dal gioco d´azzardo e gli alcolisti e un approccio più costruttivo in materia di droga. Approvando con 345 voti favorevoli, 14 contrari e 2 astensioni la relazione di Elizabeth Lynne (Alde/adle, Uk), il Parlamento sottolinea anzitutto che il rafforzamento della coesione sociale, l´eradicazione della povertà e dell´emarginazione sociale «devono diventare una priorità politica per l´Unione europea». Per i deputati, un´occupazione che garantisca «salari e condizioni di lavoro equi e dignitosi» deve essere considerata, congiuntamente con l´istruzione e sistemi di sicurezza sociale efficaci e efficienti, «una delle salvaguardie più potenti contro la povertà e l´emarginazione sociale». Salario minimo e reinserimento nel mercato del lavoro. Il Parlamento invita il Consiglio e la Commissione ad esaminare come l´Europa «possa offrire condizioni uniformi in materia sociale per eradicare la concorrenza sleale nel mercato interno europeo». Si dice poi fermamente convinto che sia opportuno stabilire, a livello nazionale, «un salario minimo dignitoso», se del caso in collaborazione con le parti sociali, in modo da rendere il lavoro finanziariamente sostenibile. Osserva peraltro che, in numerosi Stati membri, il salario minimo «è fissato a un livello molto basso o al di sotto della soglia di sussistenza» e respinge la tesi secondo cui un salario minimo dissuade i datori di lavoro dal creare nuovi posti di lavoro. Anche perché ritiene «essenziale» che i lavoratori percepiscano un giusto salario. Per i deputati, inoltre, gli Stati membri devono adeguare i sistemi di sicurezza sociale per contribuire ad assicurare una transizione tra periodi di lavoro o di formazione retribuiti e disoccupazione, evitando così la cosiddetta "trappola della povertà" e rispecchiando l´evoluzione dell´occupazione. E´ anche essenziale aiutare le persone a reinserirsi nel mercato del lavoro «garantendo che ricevano un´assistenza e un sostegno personalizzati e mirati per aiutarle a ritrovare la fiducia e ad acquisire nuove capacità». Responsabilità sociale delle imprese e apprendimento permanente. Allo stesso tempo, il Parlamento insiste sulla necessità di sostenere i settori produttivi, le microimprese, le Pmi, le piccole imprese agricole, le aziende agricole a conduzione familiare e l´economia sociale, «tenendo conto del ruolo importante che svolgono per la creazione di occupazione e benessere». Ma rileva che la responsabilità sociale delle imprese non si limita solo alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro ma riguarda anche «la qualità dell´occupazione, la corresponsione di salari giusti e la promozione dell´apprendimento lungo tutto l´arco della vita». E´ quindi indispensabile che l´istruzione, l´apprendimento e la formazione lungo tutto l´arco della vita, compresa la formazione professionale, forniscano «il bagaglio necessario per adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro e alle sfide della globalizzazione». Il Parlamento incoraggia quindi gli Stati membri a mantenere, rafforzare, introdurre e investire nella formazione professionale e negli apprendistati basati sul lavoro. Ma anche a prendere misure per incoraggiare gli studenti a non abbandonare le scuole e per aiutare i giovani che esercitano responsabilità familiari. Povertà e criminalità. Il Parlamento prende atto che esiste «un legame solido e complesso» tra la povertà e la criminalità. La povertà estrema e l´emarginazione sociale, infatti, «possono portare al crimine», mentre la detenzione «senza adeguate azioni di riabilitazione e di educazione» porta spesso soltanto ad una maggiore emarginazione sociale e disoccupazione. E´ quindi sottolineata la necessità di assicurare istruzione, formazione e lavoro nei riformatori, «per consentire ai detenuti di svolgere attività che li sostengano moralmente e psicologicamente e di acquisire competenze utili per il loro futuro reinserimento nel mercato del lavoro». Aiutare i più vulnerabili e combattere le discriminazioni. Per i deputati occorre proseguire ed intensificare gli sforzi per lottare contro la povertà e l´emarginazione sociale al fine di migliorare la situazione delle persone più esposte al rischio di povertà e di emarginazione. Invitano inoltre la Commissione a proporre direttive specifiche volte a combattere la discriminazione in materia di accesso ai beni e ai servizi, compresa la discriminazione fondata sulla disabilità, l´età, la religione o il credo o l´orientamento sessuale. Particolare attenzione va attribuita ai genitori soli e alle donne sole più anziane. Gli Stati membri dovrebbero poi garantire la completa parità di genere in tutti i regimi pensionistici statali e occorrono anche misure supplementari per lottare contro la violenza domestica. Il Parlamento esorta inoltre gli Stati membri ad esaminare «l´adeguatezza e la sostenibilità dei propri regimi pensionistici» e a far sì che le riforme nazionali siano realizzate «in base al più ampio consenso possibile». Dovrebbero inoltre fornire orientamenti e consigli più chiari per assicurare che gli interessati ricevano le informazioni di cui abbisognano per programmare il pensionamento. Commissione e Stati membri sono poi invitati a mettere a punto iniziative nazionali, regionali e locali per promuovere possibilità occupazionali attuabili per le persone disabili, aiutandole anche a partecipare al sistema educativo e favorendone l´autonomia. I deputati ritengono poi imperdonabile che si continuino a costruire nuove infrastrutture inaccessibili ai disabili e agli anziani, ricorrendo alle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale o ad altri fondi strutturali. Compiaciuto che la povertà e l´esclusione infantili siano divenute una priorità politica, il Parlamento chiede obiettivi quantificabili e risorse adeguate per eradicare tale fenomeno, accordando particolare attenzione ai bambini abbandonati, di strada e che si trovano negli istituti. Sottolinea poi l´importanza dei servizi educativi, sanitari e sociali di elevata qualità, a sostegno dei bambini e delle loro famiglie. Occorre anche prevedere servizi di intervento precoce a favore dei bambini vulnerabili e servizi terapeutici per aiutare quelli vittime di maltrattamenti. Il Parlamento chiede poi che la discriminazione nei confronti delle persone transgender sul mercato del lavoro e nel settore della sicurezza sociale «rappresenti ancora un problema misconosciuto». Esorta quindi gli Stati membri ad affrontare anche questa forma di discriminazione e invitano la Commissione a lanciare uno studio su questa problematica. Alloggi decenti e garanzia di servizi sanitari. Più in generale, il Parlamento invita gli Stati membri a prestare attenzione al fenomeno dell´indebitamento crescente, che comporta un rischio di povertà più elevato. Ritiene inoltre che la mancanza di alloggi decenti e finanziariamente accessibili in tutti gli Stati membri «costituisca un importante fattore che contribuisce a trascinare e intrappolare le persone nella povertà». Chiede quindi alla Commissione di rispettare le prerogative degli Stati membri nella definizione e nel finanziamento dell´edilizia sociale, «che apporta un contributo essenziale alle politiche di integrazione sociale». Evidenziando poi il ruolo fondamentale dei servizi sanitari e dei servizi sociali di interesse generale nel modello sociale europeo, il Parlamento invita la Commissione «a riconoscere detto ruolo al momento di applicare la normativa in materia di mercato interno e di concorrenza» e sottolinea «l´insufficienza del finanziamento di detti servizi». A suo parere, infatti, la liberalizzazione dei servizi sanitari può determinare «una maggiore disparità nell´accesso a cure sanitarie di qualità». Dipendenza dal gioco d´azzardo e abuso di droga, alcol e tabacco. Per i deputati è necessario che gli Stati membri e l´Unione europea rivolgano maggiore attenzione ai problemi relativi alla dipendenza dal gioco d´azzardo, poiché le famiglie in cui uno o più membri sono giocatori patologici «sono esposte a un elevato rischio di abbassamento del tenore di vita, di emarginazione sociale e di povertà». La relazione invita poi gli Stati membri a portare avanti attivamente politiche volte a ridurre i problemi di salute legati all´alcol, al tabacco e ad altre droghe legali e illegali. Rileva inoltre che se l´abuso di alcol e di stupefacenti può portare alla criminalità, alla disoccupazione e all´emarginazione sociale, vale anche la relazione inversa: ossia che la povertà e l´emarginazione sociale possono portare all´abuso di alcol e di stupefacenti. I deputati chiedono inoltre di adottare un approccio «più costruttivo» per quanto riguarda la politica in materia di stupefacenti, «mettendo l´accento sulla prevenzione, l´istruzione e il trattamento dei tossicodipendenti e non sulle sanzioni penali». Ritengono infine inaccettabile che, per numerose persone, l´accesso ai trattamenti e consulenze «abbia luogo esclusivamente attraverso il sistema penitenziario». .  
   
 

<<BACK