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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Novembre 2007
 
   
  CARIGE: +30% L’UTILE NETTO CONSOLIDATO (A 161,4 MILIONI) E +33,4% L’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO (A 166,7 MILIONI)

 
   
   Genova, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige S. P. A. , presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato il 12 novembre la Relazione dei primi nove mesi del 2007, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. I risultati consolidati del Gruppo Carige nei primi 9 mesi 2007 Al 30 settembre 2007 il margine di interesse rispetto allo stesso periodo del 2006 cresce del 17,7%, a 479,5 milioni, beneficiando della crescita dei volumi intermediati e dell’andamento dei tassi d’interesse. Le commissioni nette sono pari a 186,4 milioni, stabili (-0,7%) sui livelli dell’esercizio precedente mentre la gestione finanziaria, comprensiva dei dividendi incassati, realizza una crescita del 30,5%, a 43 milioni. Il margine di intermediazione registra quindi un aumento del 12,9% a 708,9 milioni. Al netto delle rettifiche di valore per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, pari a 53 milioni (+18,8% nei dodici mesi, a migliorare l’indice di copertura dei crediti deteriorati di oltre 7 punti percentuali) e tenuto conto del risultato della gestione assicurativa, il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 650,3 milioni (+10,9%). I costi operativi, pari a 364,9 milioni, presentano una contrazione del 2,5% quale sintesi di: una diminuzione delle spese del personale del 3,7% dovuta al ricalcolo attuariale del trattamento di fine rapporto in applicazione della Legge Finanziaria 2007; un aumento delle altre spese amministrative legato all’apertura di 14 sportelli e agli investimenti, prevalentemente di natura tecnologica, finalizzati alla prosecuzione dei progetti di sviluppo e razionalizzazione del Gruppo; minori accantonamenti ai fondi rischi e oneri; l’aumento degli altri proventi di gestione. L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 291,2 milioni (+34,3%) e l’utile netto raggiunge i 161,4 milioni, evidenziando una crescita del 30% rispetto ai primi nove mesi del 2006 (124,2 milioni). Il cost income ratio diminuisce su base annua da 58,4% a 51,2%. Il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Afi) si attesta a 37. 201,7 milioni, in aumento del 3,9% su dicembre 2006 e del 5,2% su settembre 2006. L’incremento nei nove e nei dodici mesi deriva dalla crescita della raccolta diretta (2,9% e 5,6%, a 16. 792 milioni) e della raccolta indiretta (4,8% e 4,9%, a 20. 409,7 milioni), nell’ambito della quale il risparmio amministrato mostra una dinamica più vivace (+9,3% e 6,3%) rispetto al risparmio gestito, stabile nei nove mesi e in aumento del 3,5% nei dodici mesi. I crediti verso clientela (al lordo delle presunte perdite) raggiungono i 16. 879,8 milioni, in crescita del 5,1% da dicembre 2006 e del 9,9% da settembre 2006 spinti dalla dinamica dei mutui, ancora significativamente positiva (con crescite del 7,9% e del 14,9%, a 9. 051,5 milioni) e dei prestiti personali che, pur rappresentando ancora una quota contenuta degli impieghi (2,4% del totale crediti a clientela), evidenziano una forte espansione (15,2% e 27,1%). A fine settembre il personale del Gruppo è pari a 5. 036 unità (5. 066 un anno fa). La rete di vendita del Gruppo conta 517 filiali bancarie, 14 in più rispetto allo scorso settembre, e 381 agenzie assicurative. Sommando alla rete esistente i 78 sportelli in via di acquisizione da Intesa Sanpaolo, il Gruppo disporrebbe di 595 sportelli bancari e di circa 1. 000 punti vendita complessivi. I risultati dei primi 9 mesi 2007 della Banca Carige Nei primi nove mesi del 2007 il margine di interesse cresce del 15,4% a 349,2 milioni, le commissioni nette sono invariate a 145,1 milioni e il risultato della gestione finanziaria sale del 56,5% a 85,9 milioni; di conseguenza, il margine di intermediazione aumenta del 15,4% a 580,2 milioni e al netto delle rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 532,3 milioni (+15,9%). I costi operativi sono pari a 278 milioni, in linea con l’ammontare dello scorso esercizio (+1,9%). L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 258,7 milioni (+38,7%) e, al netto delle imposte, l’utile di periodo raggiunge 166,7 milioni; rispetto all’utile dei primi nove mesi del 2006 (124,4 milioni) si registra quindi una crescita del 34%. Il cost income ratio diminuisce da 53,4% a 47,8%. Quanto alle principali grandezze patrimoniali, le Afi sono pari a 31. 212 milioni, in crescita del 4,5% da dicembre 2006 e del 5,8% da settembre 2006. All´interno delle Afi, la raccolta diretta (14. 320,4 milioni) si sviluppa del 4,5% nei nove mesi e del 7,4% nei dodici mesi e la raccolta indiretta (16. 891,6 milioni) del 4,6% e 4,5% grazie alle crescite del comparto gestito (8. 819,3 milioni; +1,5% e +5%) e dell’amministrato (8. 072,2 milioni; +8,1% e + 3,9%). I crediti verso clientela (13. 980 milioni al lordo delle presunte perdite) confermano la propria espansione, rispettivamente del 5,7% nei nove mesi e del 9,8% nei dodici mesi. A fine settembre la rete di vendita della Banca è composta da 408 filiali (+11 unità rispetto al dato di settembre 2006), mentre il personale passa da 3. 698 a 3. 708 unità. . .  
   
 

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