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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2007
 
   
  DA SKIRA “PERLE DI VETRO MEDIORIENTALI E VENEZIANE”. PROTAGONISTE DI QUESTO VOLUME DI AUGUSTO PANINI LE PERLE MULTICOLORI DI VETRO O DI PIETRA, OGGI OGGETTO DI RAFFINATISSIMO COLLEZIONISMO

 
   
   Milano, 19 novembre 2007 - È difficile aggirarsi fra i vicoli in penombra del suk di una grande città o nel caldo polveroso di un mercato riarso dal sole di un villaggio sperduto fra le sabbie senza notarle. Piccoli oggetti, spesso raffinati, infilati in stringhe dalla composizione fantasiosa, asimmetriche, essenziali e scarne, talvolta con le preziosità e le simmetrie delle parure occidentali, e al tempo stesso vive e attraenti nella loro forte impronta africana. Con lo sviluppo della navigazione a vela nel Xv secolo le perle di vetro, in massima parte fabbricate all´epoca a Venezia, costituirono una delle principali merci di scambio per i mercanti europei, che andavano scoprendo le ricchezze di terre lontane e fino ad allora sconosciute. Rotonde o irregolari, decorate o trasparenti, coloratissime e affascinanti le perle di vetro sono da sempre un elemento fondamentale della gioielleria e degli ornamenti del corpo per molte popolazioni nel mondo. Attraverso una ricca ed attenta selezione di oltre 50. 000 perle di vetro, ottenute sezionando tante collane di epoche e produzione diversa, l’autore le ha classificate in base al decoro, al tipo di lavorazione, alla forma, al luogo certo o presunto di fabbricazione. Dal meticoloso ed appassionato lavoro di Panini è nato il volume, curato ed edito da Skira, che rappresenta la prima raccolta, magnificamente illustrata, delle perle di vetro. Le 304 pagine e le 370 foto a colori inquadrano la storia e la geografia in cui sono nate queste stupende testimonianze della tradizione e della cultura di popoli lontani e propongono un’esaustiva panoramica sulla produzione delle “perle di vetro” e sul loro impiego dalla preistoria ai nostri giorni: dai primi esempi di collane di produzione africana di epoca neolitica in quarzo, conchiglia fossile, cornalina e amazzonite alle collane di vetro o di pasta vitrea “a occhio” e “a mosaico”, alle collane di vetro opaco o trasparente. I primi ornamenti durevoli realizzati dall’uomo furono proprio le perline, usate per adornare il corpo come gioielli oppure cucite su tessuti: facili da trasportare e sempre nuove e diverse, con la loro straordinaria varietà di colori, di forme, di disegni, materiali, dimensioni. Realizzate localmente oppure importate dall’Europa, dal Medio Oriente e dall’India, le perline si presentano come tenui gocce prodotte con i materiali più diversi come conchiglie, pietra, creta, metallo, vetro. Un’attenzione particolare è dedicata alle perline di produzione europea, in particolare veneziana, conosciute e apprezzate in tutto il mondo, prodotte ed esportate già nel Xiv secolo lungo le rotte per il Mar Nero, le Fiandre, l’Inghilterra, la Tunisia, l’Algeria e il Marocco. Oltre 120 tavole a colori a pagina intera presentano collane formate da perle descritte e trattate nel volume. .  
   
 

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