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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Novembre 2007
 
   
  TAURASI 2004, RITORNO ALLA CLASSICITA’ LA RACCOLTA GENEROSA CON PICCHI DI ECCELLENZA REGALA UN’ANNATA RICCA ED ELEGANTE MA ANCHE DIFFICILE E AUSTERA

 
   
  Taurasi (Avellino) - Dopo due millesimi estremi, anche se per motivi opposti, la raccolta del 2004 rappresenta per tecnici, produttori ed appassionati una specie di ritorno alla normalità. Se la 2002 viene associata alle abbondanti piogge e la 2003 all’insopportabile canicola, l’annata 2004 viene considerata su larga scala una vendemmia ricca ed equilibrata, frutto di una lunga stagione senza eccessi, estremamente favorevole alla produzione di grandi rossi da invecchiamento. Tralasciando le specifiche situazioni, l’annata 2004 si racconta attraverso parole come eleganza, carattere, longevità ma quella che maggiormente ne riassume i tratti distintivi, dalle Langhe alla Sicilia, sembra essere soprattutto una: classicità. E’ questo il report della vendemmia 2004 del Taurasi Docg, illustrato dagli enologi in vista di Anteprima Taurasi, evento di presentazione agli operatori specializzati della nuova annata del più importante dei vini rossi irpini, manifestazione in programma l’1 e il 2 dicembre presso il Castello Marchionale e il Convento dei Padri Domenicani di Taurasi, che assegnerà la valutazione della nuova annata, da una a cinque stelle. L’evento, giunto alla sua sesta edizione, è promosso ed organizzato dal Consorzio di tutela Vini d’Irpinia, in collaborazione con Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura e Attività Produttive, Provincia di Avellino, Comunità Montana Terminio Cervialto, Camera di Commercio di Avellino, Comune di Taurasi, Terre Antiche del Nocciolo, Borgo Terminio Cervialto, Ais Campania – Delegazione di Avellino. La provincia di Avellino e in particolare il suo vino di punta, il Taurasi Docg, si inserisce a pieno titolo all’interno di questo quadro generale. L’analisi dei dati e le opinioni dei principali tecnici operanti sul territorio, tuttavia, ci restituiscono una descrizione assai più variegata e complessa, nella quale il fattore umano ha giocato e giocherà attraverso i vini un ruolo primario. Le peculiari condizioni di sottozone e singoli cru, la gestione della vigna e le scelte vendemmiali sono gli elementi che potrebbero far pendere la bilancia verso l’eccellenza in un’annata che ha tutte le carte in regola per accreditarsi come un grande millesimo, ma il cui standard medio andrà verificato nel bicchiere. L’anteprima di inizio dicembre servirà anche e soprattutto a questo. Taurasi 2004, l’andamento climatico La 2004 è una delle vendemmie più tardive degli ultimi lustri, caratterizzata da sbalzi climatici che si potrebbero definire sinuosoidali. I mesi invernali, soprattutto gennaio e febbraio, sono stati contrassegnati da un clima rigido e piovoso, con abbondanti nevicate nelle zone più alte delle denominazione. Il freddo e le precipitazioni hanno contribuito ad accumulare riserve idriche importanti anche nei terreni più argillosi ma allo stesso tempo hanno determinato un ritardo della ripresa vegetativa di circa 10-15 giorni. Il mese di aprile ha fatto registrare temperature medie nella norma mentre a maggio e a giugno si sono alternate giornate primaverili con altre decisamente più fredde. Durante il periodo primaverile si sono verificate ingenti precipitazioni in tutto l’areale di produzione: la stazione metereologica di Mirabella ha fatto registrare circa 300 mm di pioggia tra aprile e maggio con 43 giorni di maltempo, ai quali si sono aggiunti 11 giorni del mese di giugno. L’abbondanza di precipitazioni nel periodo della fioritura ha favorito un sensibile incremento della produzione rispetto alla precedenti stagioni ma ha anche costretto i viticoltori ad intervenire energicamente per far fronte agli attacchi della plasmopara viticola, meglio conosciuta come peronospora. Questa fase può essere considerata uno dei primi snodi critici dell’annata 2004 rispetto alle ambizioni qualitative perseguite: chi ha lavorato con potature corte ottenendo una parete fogliare equilibrata e chi ha utilizzato prodotti sistemici idonei è riuscito a salvare la vigna gettando le basi per l’ottenimento di uve all’altezza delle aspettative. Molto diversa si è presentata la situazione durante i mesi estivi. Luglio ed agosto sono stati caldi ed asciutti, senza i picchi di temperature fatti registrare nel 2003. Un estate tutto sommato tiepida ma con poche piogge, molto interessante per i viticoltori grazie alle importanti escursioni termiche che si sono fatta ancor più forti nei mesi di settembre e ottobre. L’inizio di autunno è stato all’insegna del caldo e delle piogge, con un momento critico verificatosi nella prima decade di ottobre, quando 70-90 mm di pioggia in circa 7 giorni determinarono preoccupazione e un nuovo ritardo di maturazione. La seconda metà di ottobre, in compenso, si è presentata tra le migliori degli ultimi anni con giornate calde e ventilate e notti fredde. Un clima quasi ideale che ha accompagnato praticamente tutta la raccolta dell’aglianico, iniziata introno alla metà di ottobre nelle zone più basse di Venticano e Pietradefusi e protrattasi fino alla prima metà di novembre nei vigneti più acclivi di Montemarano e Castelfranci. Da un punto di vista quantitativo, è un’annata molto soddisfacente per l’aglianico, con un incremento della produzione del 7% rispetto al 2003. Diminuisce invece la produzione di aglianico destinato a Taurasi Docg. A fronte di 756,41,21 ettari iscritti all’Albo dei Vigneti, le denunce di produzione si riferiscono ad una superficie vitata pari a 327,02,50 ettari. Da questa superficie sono stati prodotti 17. 254,19 quintali di uva e 11. 215,15 ettolitri, vale a dire 1. 495. 353 bottiglie di Taurasi Docg della vendemmia 2004. Taurasi 2004. Le opinioni degli enologi Luigi Moio: <<L’annata 2004 è una di quella vendemmie dove si toccherà con mano più che mai l’importanza degli uomini. La differenza la farà come sempre la qualità e la sanità delle uve portate nelle singole cantine e questo aspetto non consente di fare previsioni sulla qualità media. Le punte, però, saranno eccellenti, soprattutto per chi può contare su vigneti collinari ben ventilati. Le migliori espressioni dell’annata saranno vini strutturati e nervosi, dal rilevante potenziale evolutivo, che piaceranno soprattutto ai palati più pazienti, amanti dei Taurasi classici>>. Angelo Valentino: <<Nel 2004 c’è stato un andamento climatico molto favorevole che ha consentito ai più attenti di ottenere uve ricche di zuccheri, con un’ideale maturazione polifenolica, che daranno vita a Taurasi austeri, duri, che col tempo troveranno maggiore equilibrio. Insomma potenzialmente una grandissima annata che potrebbe riservare qualche delusione in quelle zone che hanno sofferto di più le piogge autunnali o per quei viticoltori che hanno prodotto troppo>>. Sebastiano Fortunato: <<Non è facile dare un giudizio sintetico su un’annata come la 2004, facile e difficile allo stesso tempo. Facile perché non ci sono state le condizioni eccessive del 2002 e del 2003, difficile perché comunque bisognava farsi trovare pronti in alcuni momenti critici. Forse la chiave finale sta nella scelta del momento di raccolta: chi ha potuto e saputo aspettare novembre ha ottenuto grandi risultati>>. Massimo Di Renzo: <<Pur distinguendo caso per caso e, a volte, vigna per vigna, l’annata 2004 è senza dubbio una delle più interessanti degli ultimi anni per il Taurasi. L’estate calda ma non troppo ha favorito la freschezza degli aromi e per chi ha saputo muoversi in vigna, specialmente con la potatura, avrà dei vini da ricordare e conservare in cantina. E’ un’annata dal grande potenziale evolutivo che può ricordare la ’99 per acidità e freschezza e la 2001 per struttura e ricchezza di polifenoli>>. Carmine Valentino: <<E’ un’annata strana che ha prodotto impressioni molto diverse da zona a zona. In alcune situazioni fa pensare alla pienezza del 2001, in altre all’eleganza della ’99, in altre ancora sembra molto vicina alla 2005 per le acidità elevate. Di sicuro i 2004 non saranno Taurasi di facile approccio nell’immediato, ma anzi ci vorrà tempo e pazienza per apprezzarli al meglio>>. .  
   
 

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