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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2007
 
   
  AMBIENTE IL PROFESSORE AMERICANO, IN VIDEOCONFERENZA, INTERVISTATO DA ALAN FRIEDMAN CHOMSKY: «IL SENSO DELLA SOSTENIBILITÀ? IL FUTURO DEI NIPOTI» IL GOVERNO USA DOVRÀ FARE I CONTI CON L’AMBIENTE. ETANOLO SCELTA IRRAZIONALE

 
   
   Firenze, 21 novembre 2007 - «Il senso della sostenibilità? Garantire un futuro ai nostri nipoti». Con queste semplici parole Noam Chomsky, riassume il concetto di sostenibilità intervenendo in diretta dal Massachusetts Institute of Technology durante il dibattito tra l’economista Alan Friedman, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani. E’ Friedman a condurre una breve intervista nella quale si spazia dalle opportunità offerte dalle biomasse alla necessità di coinvolgere le grandi aziende in processi ‘virtuosi’, dall’influenza dell’opinione pubblica sui governi al futuro della Casa Bianca. «Chiunque guiderà gli Usa – ha detto Chomsky - dovrà fare i conti con la questione ambientale. Il divario tra la sensibilità della popolazione e gli atteggiamenti del governo riguardo alla politica energetica è evidente. La forza dell’opinione pubblica è proprio questa, la possibilità di esercitare pressione sulle istituzioni e sulle aziende private indirizzandole verso sistemi sostenibili». «Non ci saranno svolte radicali – avverte Chomsky – ma qualcosa si farà. Oggi si è investito sull’etanolo ricavato dal grano turco, ma è una scelta irrazionale e avventata, dato che serve solo per far arricchire le grandi aziende agricole. Non solo l’etanolo ricavato da canna da zucchero in Brasile costa meno, ma non è politicamente sostenibile l’idea di ricavare carburante da prodotti commestibili quando una larga fetta della popolazione mondiale muore di fame. Ed anche se ricavassimo l’etanolo da vegetali non commestibili, dovremmo comunque destinare alla produzione di carburante terreno che così sarebbe tolto all’agricoltura”. Altrettanto avventata e sicuramente non lungimirante è per Chomsky anche la riluttanza di Paesi in forte sviluppo, come la Cina e l’India, a tenere conto dei problemi di sostenibilità ambientale. «Ignorare questi temi sarebbe una scelta senza prospettiva, anche perché da quello che sappiamo in questi paesi la crescita economica non ha migliorato le condizioni di vita delle maggior parte della popolazione, mentre si sono verificate conseguenze negative come l’aumento del numero dei suicidi, la migrazione dalle campagne. Stiamo parlando di nazioni che contano centinaia di milioni di persone, è brutto che l’Occidente debba chiedere loro di fare quello che i Paesi sviluppati fino ad ora non hanno fatto, ma è necessario che sia così». Concludendo lì intervista Friedman ha ricordato il ruolo di precursore avuto da Chomsky e lo ha invitato a spiegare filosofia lo abbia indotto a promuovere nel modo l’idea di uno sviluppo sostenibile. «Una filosofia molto semplice – ha detto Chomsky – un giorno mi sono chiesto se volevo che i miei nipoti avessero la possibilità di una vita decente, oppure se preferivo portare avanti uno stile di vita privo di prospettiva. E mi sono risposto». .  
   
 

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