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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2007
 
   
  LE INFRASTRUTTURE ICT IN TOSCANA L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE PACINI AL CONVEGNO DI TELECOM ITALIA

 
   
   Firenze, 21 novembre 2007 - Si è svolto il 13 novembre scorso un convegno dal titolo "Le infrastrutture Ict in Toscana" organizzato dal Gruppo Telecom Italia che, per supportare lo sviluppo imprenditoriale e competitivo della Toscana, ha deciso di attuare importanti investimenti in Information & Communication Technology, ritenendo che le infrastrutture presenti sul territorio della Toscana permetteranno alle Istituzioni ed alle Imprese di ottenere l´aumento dell´affidabilità dei sistemi informativi aziendali, la riduzione dei costi nella gestione degli stessi così come la possibilità di accedere anche in modalità "on demand" ad applicazioni con costi di servizio estremamente ridotti. Alla tavola rotonda inserita nel programma della giornata ha partecipato Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana: "Le infrastrutture svolgono una funzione fondamentale per la competitività di un territorio e delle imprese in esso insediate. Fra queste, le infrastrutture immateriali, ed in particolare le infrastrutture legate alle reti, di qualunque tipo siano, contribuiscono in modo determinante allo sviluppo sociale ed economico dei sistemi economici locali, in quanto favoriscono il grado di integrazione tra gli stessi. L´adozione e l´utilizzo di tali tecnologie (in particolar modo quelle legate all´Ict) da parte delle imprese - ha continuato Pacini - consente da un lato una crescita del livello innovativo e tecnologico interno alla singola impresa, e dall´altro di eliminare virtualmente i costi di transazione legati alla localizzazione, favorendo l´integrazione con altre realtà produttive e, nelle soluzioni più avanzate, forme di integrazione business-to-business con clienti e fornitori. Quindi nuovi servizi. La rete utilizzata come mezzo di cooperazione tra imprese ha inoltre un potenziale intrinseco molto elevato in termini di moltiplicazione e riuso delle conoscenze, elemento fondamentale per lo sviluppo di attività innovative non soltanto nei settori ad alta tecnologia, ma anche in quelli cosiddetti "tradizionali". Gli indicatori messi a disposizione dall´Istituto Guglielmo Tagliacarne, relativi alla competitività dei territori in termini di dotazione infrastrutturale, mostrano una buona collocazione della Toscana rispetto alla media nazionale in termini di dotazione di infrastrutture economiche: fatto 100 il dato nazionale, la Toscana (dati riferiti al 2004) mostra infatti un indice pari a 109,8. In questo ambito, tuttavia, l´indice regionale di dotazione di strutture e reti per la telefonia e la telematica risulta più contenuto (pari a 100,7), evidenziando anche forti disparità territoriali, con valori particolarmente elevati nelle province di Prato (241), Firenze (148) e Lucca (141), e valori particolarmente bassi nelle province della Toscana meridionale (Arezzo 64, Siena 58, Grosseto 32). I dati Istat relativi all´utilizzo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nelle imprese italiane con almeno 10 addetti mostrano un ulteriore ampliamento, nel corso del 2006, della diffusione delle tecnologie Ict nelle imprese informatizzate (le imprese con almeno 10 addetti che dispongono di un personal computer rappresentano il 96,4% del totale). La diffusione della posta elettronica e della connessione a internet ha ormai raggiunto livelli piuttosto elevati in tutti i settori di attività economica, in tutte le dimensioni di impresa e le ripartizioni geografiche, con incidenze che superano quasi sempre il 90% di tali imprese. Con riferimento all´utilizzo degli strumenti informatici (siti Web e reti intranet ed extranet, presupposto per le applicazioni avanzate) emergono tuttavia disparità nei livelli di utilizzo, in relazione alla dimensione di impresa (con una più elevata diffusione nelle imprese con 50 addetti e oltre) e, anche se in misura minore, in relazione alla collocazione geografica (le imprese del Nord e del Centro utilizzano reti intranet ed extranet in misura superiore a quelle del Mezzogiorno). L´indagine conferma inoltre la progressiva espansione della banda larga a scapito di tecnologie di connessione più tradizionali (modem e Isdn, mentre cominciano ad affermarsi le connessioni wireless). I dati di alcune indagini realizzate dall´Ufficio Studi di Unioncamere Toscana possono contribuire a realizzare un quadro della diffusione delle tecnologie di rete nel tessuto imprenditoriale della nostra regione, prevalentemente in termini di investimenti effettuati dalle imprese in tale ambito e di relativa dotazione informatica. Con riferimento alle imprese industriali (con più di 10 addetti) si osserva ad esempio che la quota di imprese che ha effettuato investimenti in hardware ed apparecchiature per le telecomunicazioni è passata dal 9% del 2005 al 12% del 2006 (con un 8% di imprese che ha effettuato investimenti in tale ambito in entrambi gli anni), e che per l´8% di queste si è verificato un aumento anche dei livelli di investimento. Allo stesso modo, anche la quota di imprese che ha effettuato investimenti in software e basi di dati è passata dal 7% del 2005 al 10% del 2006 (il 6% in entrambi gli anni), con un 7% che ha inoltre aumentato i livelli di investimento in tale ambito nel periodo considerato. Dai dati esaminati emerge pertanto come le imprese toscane sono ancora prevalentemente in fase di investimenti in impianti e macchinari, più che in servizi telematici, dal momento che gli investimenti in attrezzature restano ancora la voce di investimento più significativa (per il 27% delle imprese nel 2006, anche qui in aumento rispetto al 21% del 2005). Si ha dunque l´impressione che la diffusione delle tecnologie di rete non abbiano ancora raggiunto il livello di saturazione, anche se il relativo sviluppo sembra più marcato rispetto ad altre tipologie di investimento; occorre peraltro osservare che il ricorso alle tecnologie Ict rimane comunque legato ad economie di costo riferite all´ampiezza della rete. Con riferimento alle imprese artigiane della nostra regione, invece, i dati dell´Osservatorio Regionale mostrano un quadro di dettaglio della dotazione informatica, con riferimento all´impiego di tecnologie Ict di base ed alla tipologia di connessione ad internet. Nel 2006, le imprese artigiane che disponevano di almeno una connessione ad internet erano il 38% del totale, quota percentuale che sale al 46% per le imprese del manifatturiero ed al 38% per il comparto dei servizi, mentre è pari al 31% nelle imprese artigiane dell´edilizia. Il numero delle imprese che dispongono di un sito web cala tuttavia drasticamente in tutti i macro-settori considerati, passando al 21% nel manifatturiero ed al 14% nei servizi, e scendendo nell´edilizia al 9%. I settori dell´artigianato toscano con maggiore diffusione della connessione internet sono quello della carta-editoria (79% delle imprese, il 33% dispone di un sito web o di una o più pagine su internet), dei servizi alle imprese (68%, 34% con sito web), delle riparazioni (64% e 23%), della meccanica (62% e 25%) e della cantieristica (59% e 29%). Tali valori scendono in altri comparti di attività, fino a toccare i valori più bassi nella trasformazione alimentare (18% e 15%) per quanto attiene al manifatturiero, e nei servizi alla persona (18% e 7%) per quanto riguarda il terziario. Da un punto di vista territoriale, poi, il numero di imprese artigiane con almeno una connessione ad internet sembra presentare una minore disomogeneità rispetto al quadro settoriale, pur presentando un differenziale non trascurabile fra i valori più elevati (Livorno 45%, Firenze e Siena 40%) e quelli più bassi (Grosseto 34% e Massa-carrara 33%). Ciò sembra evidenziare che, sebbene quelli settoriali restino i principali fattori in grado di discriminare l´utilizzo delle tecnologie Ict (principalmente a causa della diversità nelle tecnologie di processo e nelle modalità di relazionarsi con in mercati finali), anche gli elementi territoriali assumono un rilievo non indifferente nello spiegare tali divari, probabilmente anche in virtù dei fattori dimensionali che caratterizzano i diversi tessuti imprenditoriali a livello locale. Il 69,7% delle imprese artigiane con connessione ad internet dispone poi di un collegamento alla rete a banda larga (Xdsl, Dsl, Adsl, Hdsl ecc. ), disponibilità che mostra invece un più elevato grado di omoegeneità fra i vari macro-settori (manifatturiero 70%, edilizia 67, servizi 73%) rispetto a quanto si osserva a livello territoriale (collocandosi in un range che varia da un massimo del 75%, a Lucca, ad un minimo del 60%, a Pisa, scendendo ulteriormente nell´area distrettuale del Valdarno, con il 44%). I dati nazionali sull´utilizzo delle Ict da parte delle imprese mostrano poi come, in Italia, il settore turistico (ed in particolare l´alberghiero) presenti la massima diffusione in termini di impiego di Ict da parte delle imprese. Quello turistico rappresenta in effetti un settore cosiddetto e-specific, ossia uno di quei settori che per la sua forte componente di offerta di servizi, e per la dinamicità e la versatilità delle caratteristiche dell´offerta, meglio si presta alle opportunità offerte dal commercio elettronico business-to-consumer (B2c), in un´ottica di ampliamento dei mercati di riferimento. Anche da una indagine del Sistema Statistico regionale sul livello di informatizzazione delle strutture ricettive in Toscana emerge in effetti una diffusione delle infrastrutture informatiche di base presso le imprese ormai prossima al livello di saturazione: l´84% delle strutture ricettive utilizza il Pc, l´82% utilizza la connessione ad internet, l´81% usa la posta elettronica, mentre Le strutture visibili su un sito o una pagina web in Toscana raggiungono punte del 90%. Il contributo delle tecnologie dell´informazione alla competitività delle imprese della Toscana va dunque individuato nella comprensione dei nuovi meccanismi di produzione del valore, puntando fortemente sul ruolo cruciale degli aspetti immateriali di conoscenza e di servizio per la valorizzazione delle produzioni di qualità e di nicchia. Il piano regionale per lo sviluppo economico, con riferimento alle politiche per lo sviluppo dell´e-government e della società dell´informazione, ha individuato nel progressivo completamento delle infrastrutture materiali ed immateriali per lo sviluppo della società dell´informazione una delle due priorità da perseguire, attraverso l´estensione sul territorio dei servizi di banda larga rivolti ai cittadini, alle istituzioni e alle imprese. Le Camere di Commercio, come poi ribadito dalla legge 580/1993, sono state antesignane nel partecipare alla realizzazione di infrastrutture di interesse per i sistemi locali, comprese quelle a rete (penso alle autostrade). Non abbiamo invece fino ad oggi partecipato alle sviluppo delle infrastrutture immateriali legate alle telecomunicazioni; piuttosto abbiamo partecipato allo sviluppo dei servizi che utilizzano queste reti. Il ruolo delle Camere di Commercio con riferimento allo sviluppo di tali infrastrutture, va riferito alla capacità che queste hanno, a livello locale, di favorire il raccordo tra economia, società, amministrazioni ed imprese, favorendo la partecipazione dei vari stakeholders alla programmazione, realizzazione e gestione degli interventi sul territorio. Il sistema Camerale ritiene essenziale, con riferimento a tali priorità, l´aumento della connettività per le famiglie e per le imprese, da coniugarsi ad una riduzione dei costi che garantisca condizioni di accesso per tutti con buoni standard di sicurezza, e dunque una veloce diffusione della infrastrutture per l´innesto di nuovi servizi ad elevato valore aggiunto. Nell´ottica di una strategia di definizione e coordinamento dei ruoli degli stakeholders al livello territoriale, sarà opportuno tenere sempre presente l´importanza delle relazioni tra Camere di Commercio, sistema dei centri servizi ed aziende speciali, e sistema degli enti locali. Le risorse informative anagrafiche, come il Registro delle Imprese e i Registri comunali, costituiscono infatti importanti risorse informative da valorizzare e rendere inter-operabili al fine di creare una infrastruttura di servizio di supporto alla competitività ed all´innovazione tecnologica. Desidero a questo proposito ricordare che le Camere di Commercio sono state la prima Pubblica Amministrazione, in tempi "non sospetti", a informatizzare le proprie procedure ed a semplificare la vita degli imprenditori. La disponibilità delle informazioni del Registro Imprese in tempo reale e su tutto il territorio nazionale, al di là del luogo di iscrizione, hanno rappresentato un´innovazione ed una competenza che ci ha distinto negli anni. Questa attività innovativa è proseguita negli ultimi anni con la realizzazione di numerose applicazioni, di cui ricordo solo le principali: · Impresa. Gov, il portale nazionale per i servizi alle imprese, ed il Registro Informatico degli Adempimenti E-government, punto unitario di accesso organico ad informazioni e servizi on-line pubblicati nei siti istituzionali, oltre che ambiente di lavoro accessibile con le più diffuse smart card per lo svolgimento di servizi integrati in una logica di sportello virtuale; · la firma digitale che, associata stabilmente ad un documento informatico, assume lo stesso valore legale della tradizionale firma apposta su carta e la Business Key (chiavetta portatile Usb che rappresenta l´evoluzione della Smart card), strumento di lavoro che permette di firmare digitalmente tutti i documenti, scaricare gratuitamente i propri documenti dal Registro Imprese, accedere in sicurezza ai servizi on line della Pubblica Amministrazione; · la gestione documentale, che integra i servizi di firma digitale e copre l´intero processo di gestione dei documenti di una Pubblica Amministrazione (trasmissione delle pratiche per via telematica, protocollo informatico, gestione dei flussi documentali e dei procedimenti, gestione degli atti ed archiviazione sostitutiva); · Legal mail, Posta Elettronica Certificata che permette l´invio di posta certificata in coerenza con le indicazioni del Testo Unico sulla documentazione amministrativa; · la Carta Nazionale dei Servizi, carta a microprocessore grazie alla quale i cittadini possono dialogare on line con la Pubblica Amministrazione per ottenere documenti, servizi ed informazioni (certificazioni anagrafiche, accesso ai servizi sanitari, ecc. ); · infine, le numerose applicazioni/servizi per l´accesso ai servizi camerali: la trasmissione telematica della modulistica necessaria per l´avvio, modifica e cessazione di società o di altre procedure amministrative; Fedra, per la gestione della pratica telematica degli adempimenti al Ri, protesti e bilanci; Telemaco, per accedere ai dati del Ri; Cerc, per la gestione dei finanziamenti alle imprese; Ebr, per visualizzare le banche dati brevettuali a livello europeo". .  
   
 

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