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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2007
 
   
  BANCHE, STUDENTI SICILIANI IN ABI PER PARLARE DI ECONOMIA INIZIATIVA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON ADICONSUM E LA PROVINCIA DI PALERMO

 
   
  Roma, Palazzo Altieri, 21 novembre 2007 - Dal conto corrente alle carte di credito, dal credito al consumo alle garanzie necessarie per chiedere un mutuo, dai derivati fino all’impatto della crisi americana sul mercato italiano. Studenti siciliani “a lezione” di economia, di banche e di finanza presso l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) a Roma, per conoscere gli strumenti che servono a gestire ed investire il denaro e per contribuire a contrastare il fenomeno criminale dell’usura attraverso la diffusione di una sempre maggiore cultura finanziaria, specie tra i più giovani. Nel corso dell’incontro, che si è svolto questa mattina a Roma, il direttore generale dell’Abi Giuseppe Zadra ha risposto alle domande di una delegazione di studenti siciliani di sei istituti superiori della provincia di Palermo, accompagnati da docenti e dall’Assessore alla Legalità della Provincia di Palermo Giuseppe Colca e dal dirigente delle Attività Produttive Filippo Spallina. L’iniziativa rientra nel progetto “Conoscere l’Economia Per Prevenire l’Usura” – organizzato dalla Provincia di Palermo, dall’Adiconsum nazionale e regionale e dall’Abi – e prevede una serie di incontri tra la delegazione di alunni ed una serie di Enti ed Istituzioni che si occupano di economia e di finanza in Italia. “Una iniziativa – ha sottolineato Zadra – che bene si sposa con la grande attenzione verso l’educazione finanziaria da parte dell’Abi e delle banche italiane. Accrescere la cultura finanziaria del nostro paese – ha infatti aggiunto il direttore generale dell’Abi – è un presupposto indispensabile non solo per fronteggiare fenomeni criminali come l’usura, ma anche per garantire, più in generale, un sempre maggiore sviluppo e progresso dell’economia e del mercato finanziario nel nostro paese, e stare al passo con quello che avviene a livello internazionale”. L’appuntamento di Roma è l’ultima tappa di una serie di incontri che si sono già svolti presso le scuole di Palermo e provincia, ai quali hanno partecipato esperti dell’Abi, dell’Adiconsum e della provincia. Nell’aula di Palazzo Altieri, sede dell’Abi, le domande degli studenti siciliani si sono incentrate soprattutto sul tema del credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie: “come fanno le banche a decidere se dare un prestito oppure no”, “cosa devono fare i giovani o i lavoratori precari per avere un mutuo per comprare case”, “quali accortezze bisogna avere per evitare di incappare nel sovraindebitamento”, “e se si vuole avviare un’attività imprenditoriale a chi bisogna rivolgersi”? Rispondendo a questi quesiti, Zadra ha ricordato la stretta collaborazione tra le banche e le fondazioni antiusura sul territorio, oltre ai protocolli che l’Associazione ha siglato in numerose province per contrastare questa piaga criminale. Né sono mancate domande più dirette, come: “cosa dobbiamo fare per lavorare in banca”. “Studiate!”, ha risposto Zadra. “E soprattutto studiate l’inglese. Del resto – ha concluso il direttore generale dell’Abi – oggi conoscere le lingue è importante, tanto quanto avere una maggiore educazione finanziaria. Conoscere i prodotti finanziari, gli strumenti per la gestione del denaro, per avere finanziamenti e per fare investimenti sono ingredienti indispensabili per contribuire a mettere frutto le potenzialità importanti di regioni come la Sicilia”. .  
   
 

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