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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2007
 
   
  ARENA S.P.A., RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007 RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI RICAVI +12,3%, PARI A 226,3 MILIONI DI EURO (201,5 MILIONI DI EURO NEL CORRISPONDENTE PERIODO 2006).

 
   
   Milano - In data 14 novembre il Consiglio di Amministrazione di Arena S. P. A. , presieduto da Dante Di Dario, ha approvato i risultati al 30 settembre 2007. I risultati economici, patrimoniali e finanziari sono stati influenzati positivamente: - dalla ripresa del settore avicolo dalla riorganizzazione societaria e della riduzione dei costi L’aumento del costo delle materie prime e dei servizi, unitamente alle conseguenze dell’incendio dello stabilimento di Castelplanio ed al ritardo nell’operazione di prestito obbligazionario sono stati inaspettati eventi negativi. Ripresa del settore avicolo - Le notizie di stampa sull’influenza aviaria non condizionano i risultati di Arena, in quanto Arena produce carni microbiologicamente sane e sicure e può vantare la produzione e la commercializzazione di prodotti avicoli capaci di garantire sicurezza alimentare ai massimi livelli, obiettivo questo da sempre perseguito. Questo in quanto Arena non solo controlla ma gestisce la filiera avicola e questo costituisce uno dei punti di forza del Gruppo, che vanta un’esperienza cinquantennale nella produzione di prodotti avicoli di massima qualità. Per di più Arena sta implementando la produzione del pollo “Ruspantino”, che rappresenta il top della gamma produttiva e qualitativa. I prezzi ed i volumi di vendita, durante i primi nove mesi dell’anno, hanno registrato una costante crescita, conferma della validità della scelta del management di concentrarsi unicamente sul business avicolo e segno della definitiva ripresa del settore dopo la crisi determinata dalla psicosi dell’influenza aviaria. Le notizie apparse sulla stampa su alcuni casi di influenza aviaria sono frutto di una mera speculazione mediatica. L’aumento dei consumi delle carni bianche è una riprova delle loro qualità organolettiche, della loro povertà di grassi, alta digeribilità e dell’ottimo livello qualitativo, sicché i prodotti avicoli rappresentano la carne del futuro, avendo altresì un eccellente rapporto qualità/prezzo. Inoltre le produzione avicola italiana presenta una qualità mediamente più elevata rispetto a quella degli altri paesi europei, atteso l’uso di mangimi con alto contenuto nutrizionale e il rigoroso controllo della filiera produttiva. Riorganizzazione societaria e riduzione dei costi - In attuazione del Piano Industriale 2007 – 2011 (il “Piano”), la società, oltre ad un’attività di semplificazione societaria con conseguente riduzione del numero di società del Gruppo, sta portando avanti una politica di riduzione dei costi gestionali, organizzativi e produttivi, in modo da ottenere un significativo vantaggio economico ed una migliore efficienza organizzativa. Aumento del costo delle materie prime e dei servizi - A partire da giugno 2007, i costi delle materie prime del settore avicolo (soia, mais, grano) hanno avuto un considerevole aumento rispetto alla media dei prezzi dal 1 gennaio al 31 maggio 2007. Questo ha comportato maggiori costi, non prevedibili, per circa euro 7 milioni. Atteso che il prezzo della maggior parte dei prodotti avicoli è determinato dalla Borsa di riferimento, non è stato possibile ribaltare per intero tali maggiori costi sul prezzo del prodotto finito. Tuttavia, sono già in atto politiche atte a ridurre l’impatto di tale aumento di costi. Allo stesso modo, durante l’anno 2007, si è avuto un significativo aumento dei costi energetici e di logistica, unitamente ad un incremento del costo del lavoro. E’ in atto, anche secondo quanto previsto dal Piano, una riorganizzazione logistica e produttiva, unitamente ad una riorganizzazione della struttura amministrativa e dell’It, che permetterà una forte riduzione di tali costi. Incendio dello stabilimento di Casteplanio - I danni provocati dall’incendio dello stabilimento produttivo di Casteplanio, a seguito di un’ulteriore stima predisposta, ammontano a circa 16 milioni di euro. Pertanto, a titolo prudenziale, oltre all’accantonamento a fondi rischi di 9 milioni effettuato nel secondo trimestre, si è proceduto ad un ulteriore accantonamento di 7 milioni nel terzo trimestre. Ora lo stabilimento di Castelplanio è completamente funzionante ed in piena attività. L’incendio dello stabilimento di Casteplanio ed il prolungarsi delle negoziazioni relative all’emissione e sottoscrizione del prestito obbligazionario di euro 25 milioni con Jp Morgan (inizialmente previsto per i primi mesi del 2007 e sottoscritto a settembre) ha comportato, tra l’altro, un ritardo significativo negli investimenti pianificati ed in altre misure previste nel Piano (per maggiori dettagli sul prestito obbligazionario, si vedano i comunicati stampa del 24 luglio e del 4 settembre 2007, Ciò ha, da una parte, comportato uno slittamento dei tempi di implementazione del Piano e, dall’altra parte, non ha consentito di porre in essere, nei tempi e modi previsti, una serie di azioni tese ad una immediata ripresa della redditività aziendale. La posizione finanziaria netta è negativa per 23,9 milioni di euro. Al 30 giugno 2007 negativa per 6,3 milioni di euro. Tale aumento deriva dall’erogazione del prestito obbligazionario da parte di Jp Morgan nello scorso mese di settembre. Nel terzo trimestre 2007 la Società ha consuntivato ricavi pari a 78,4 milioni di euro, superiori del 7,8% rispetto ai 72,8 milioni di euro nel corrispondente periodo 2006 Nel presente comunicato i dati economici di confronto relativi al 30 settembre 2006 sono esposti a perimetro di consolidamento omogeneo. Questo in quanto i dati della divisione Surgelati venduta nel 2007 sono stati riclassificati nella voce specifica del conto economico “risultato delle attività possedute per la vendita” (cfr, per ulteriori dettagli, tra l’altro. Prevedibile evoluzione della gestione La Società, nell’ottica di un incremento del volume d’affari ed ad una maggiore marginalità, sta promuovendo prodotti sempre più caratterizzati da alto valore aggiunto, anche all’insegna della costante attenzione alla migliore qualità dei prodotti. L’andamento positivo del mercato avicolo nonché i risultati delle azioni poste in essere dal management rendono prevedibile un miglioramento dei risultati nei prossimi trimestri. .  
   
 

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