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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Giugno 2006
 
   
  “SECONDO RAPPORTO FEDERCOMIN SUL MERCATO DEI CONTENUTI DIGITALI” 3.316 MILIONI DI EURO IL VALORE DEL MERCATO NEL 2005 TREND SOSTENUTO ANCHE NEL PROSSIMO BIENNIO: 5.031 MILIONI DI EURO NEL 2007 (+52%)

 
   
  Roma, 28 giugno 2006 - Federcomin ha presentato ierei a Roma, alla presenza del Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il “Rapporto “e-Content 2006. Secondo Rapporto sul Mercato dei Contenuti Digitali”, realizzato con il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie e in collaborazione con Netconsulting. I fattori di sviluppo del mercato e-Content - Il 2005 è stato un anno che ha segnato il decollo definitivo dell’e-Content, e creato solide basi per lo sviluppo di un’industria dei contenuti digitali che continua ad espandere i propri confini originari. Tra i fattori che costituiscono il presupposto indispensabile per uno sviluppo esponenziale del mondo dei contenuti digitali sono, fra l’altro, da citare: La convergenza tecnologica; La distribuzione sulle varie piattaforme (internet, telefonia mobile di terza generazione, televisione digitale terrestre e satellitare); La pervasività crescente del settore dei media; Il lancio definitivo della televisione digitale terrestre; La diffusione dei lettori portatili in grado di riprodurre musica e video. La dinamicità che caratterizza questo mercato ha reso necessario, dal punto di vista metodologico, allargare il perimetro rispetto all’indagine del Rapporto 2005. L’edizione di quest’anno comprende infatti le seguenti componenti: mobile entertainment (suonerie ad es. ), musica digitale, servizi di gambling (scommesse e giochi a premio on-line), news, video (televisione digitale terrestre, tv satellitare sia in modalità free che pay, Iptv, mobile Tv), beni culturali, turismo, education, adult entertainment. Il valore iniziale dei contenuti prodotti in Italia, stimato per il 2005 intorno ai 524 milioni di euro, nel percorso dal produttore fino al consumatore finale si incrementa progressivamente per effetto dei successivi passaggi lungo la catena del valore fino a raggiungere il valore del mercato finale, stimato pari a 3. 316 milioni di euro. Il segmento dei contenuti a pagamento, grazie alla diffusione dei modelli pay (sia nella televisione digitale satellitare che in quella terrestre), assume un peso ancora più consistente, rappresentando l’88% del mercato complessivo con un valore pari a 2. 912,6 milioni di euro (+26,9% rispetto al 2004). La crescita è stata sostenuta anche nelle altre componenti del mercato e-content: la pubblicità ha segnato l’incremento maggiore rispetto al 2004 (+32%) mentre i public content sono cresciuti in modo vivace (+27%). All’interno del mercato dei contenuti a pagamento la quota più rilevante è costituita dal segmento video, per un valore di 1. 659,7 euro (57%); seguono il mobile entertainment con una quota pari al 23% del mercato, per un valore complessivo di 670 milioni di euro, e il mercato dell’infotainment, che con un valore pari a 525,1 milioni di euro copre il 18% di questo mercato. Particolarmente significativa è stata la crescita della musica digitale, che ha visto nel 2005 il suo decollo definitivo (con un incremento di quasi il 600% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda le tecnologie di accesso, nel 2005 il mercato vede ancora la netta prevalenza della Tv digitale terrestre e satellitare (51,4%), su Internet (25%) e sulla telefonia mobile (23,6%). La crescita del mercato prevista nel prossimo biennio, seppure con un leggero rallentamento rispetto al 2005, segue un trend pari a 24,2% nel 2006, per un valore complessivo di 4. 119 milioni di euro, e del 22,2% nel 2007 (5. 031 milioni di euro). Trascinata dalle nuove offerte legate alla trasmissione dei mondiali di calcio, anche la crescita della Mobile-tv sarà particolarmente sostenuta nel 2006 (+292%). Un altro segmento da cui si attende una crescita molto consistente è la Ip-tv (+163% in termini di utenti abbonati). I fattori di freno allo sviluppo del mercato dei contenuti digitali esaminati dal Rapporto Federcomin sono molteplici: si va dalle infrastrutture - un fattore che riguarda trasversalmente tutti i segmenti di questo mercato - alle politiche di indirizzo del Governo, elemento di fondamentale importanza ad esempio per la piena realizzazione dei progetti di digitalizzazione di biblioteche e musei, che devono esprimersi con più vigore e maggiori risorse. Ci sono poi i problemi legati al regime Iva, alla fatturazione e ai sistemi di pagamento: un freno soprattutto per i contenuti acquistati tramite Internet. Sono altresì da evidenziare a parte le importanti problematiche legate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, che continuano a rappresentare un fattore di freno nella musica e nel video. Al problema della diffusione abusiva dei contenuti tutelati da proprietà intellettuale si aggiunge quello legato alla necessità di uniformare il più possibile a livello internazionale i modelli di Digital Right Management, e rendere più chiaro e trasparente al consumatore quali siano le limitazioni che esso comporta nella fruizione dei contenuti acquistati. Alberto Tripi, Presidente di Federcomin afferma che: “Il Rapporto dimostra che le imprese dell’Ict sono chiamate a qualificare l’offerta in modo sempre più creativo e responsabile aumentando il valore aggiunto dei contenuti e dei servizi. La diffusione dei Contenuti Digitali non può avvenire come in un grande “far west” privo di regole. Esistono problemi di tutela delle persone (soprattutto i minori), di controllo della diffusione abusiva e di salvaguardia della proprietà intellettuale. Le imprese non si sottraggono alle esigenze che sia introdotto un quadro normativo capace di regolare la grande “prateria” dei Contenuti Digitali. Nelle proposte che Federcomin ha inviato al Governo per il Dpef 2007-2010 è stato messo l’accento su questo tema e sull’esigenza che oltre alla revisione della “Direttiva Tv senza frontiere” si metta mano rapidamente a un nuovo Codice per i diritti d’autore. . .  
   
 

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