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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Novembre 2007
 
   
  LA GIOSTRA VENETA SI AFFIDA ALLO “SPAZIO” PER CRESCERE CONTATTO TRA UN SETTORE PRODUTTIVO DA 300 MILIONI DI FATTURATO E IL CENTRO DI RICERCA SPAZIALE DI PADOVA. ROVIGO “CAPITALE” DI UNA NICCHIA PRODUTTIVA FAMOSA NEL MONDO

 
   
   Venezia, 22 novembre 2007 - Chi, frequentando un luna park, Gardaland o Dineyland, non ha definito “spaziali” le molte incredibili giostre di ultima generazione, che sfidano la forza di gravità, ti lanciano verso l’alto o di lato con accelerazioni da brivido, ti fanno sentire almeno per un momento in un’altra dimensione spazio-tempo? Ebbene, per far vivere ancor di più e meglio queste sensazioni, e soprattutto in piena sicurezza, il Distretto Produttivo della Giostra di Rovigo, una delle nicchie d’eccellenza dell’economia veneta con oltre 120 aziende associate, 1. 300 addetti, un fatturato annuo di 300 milioni di euro, si affiderà proprio ad un centro spaziale: si tratta del Centro Interdipartimentale di Studi e Attività Spaziali (Cisas) dell’Università di Padova diretto dal Prof. Francesco Angrilli con il quale, grazie all’iniziativa della Cna di Rovigo, si stanno studiando ambiti di collaborazione che portino la ricerca spaziale a rafforzare qualità, innovatività e sicurezza delle giostre prodotte in Veneto che, come forse non tutti sanno, sono considerate la le più qualitative al mondo ed in tutto il mondo vengono esportate. L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, è stata presentata a Rovigo nell’ambito di un incontro cui hanno preso parte, tra gli altri, gli Assessori regionali Fabio Gava (Politiche Economiche e dell’Innovazione) e Renzo Marangon (Territorio); il Direttore della Cna polesana Alessandro Monini, il Presidente della Provincia Federico Saccardin, il Presidente della Camera di Commercio Loredano Zampini, molti imprenditori del settore, ed il Prof. Angrilli. “Questa iniziativa della Cna – ha detto l’Assessore Gava – è fortemente meritoria, perché apre alle aziende artigiane, che temevano di rimanerne escluse, le grandi porte della ricerca scientifica e innovazione tecnologica. Anche il piccolo – ha detto Gava – deve e può crescere con la ricerca e l’innovazione, sfruttando il suo efficiente associazionismo, come avviene nel caso della giostra di Rovigo e della Cna locale”. Dello stesso avviso Marangon, che ha posto l’accento sulla sempre più “forte e positiva propensione dell’economia polesana ad aprirsi alla qualità attraverso la ricerca e l’innovazione”. Le conoscenze e le competenze del Cisas, nel caso del settore della giostra, potranno essere preziose per creare prodotti migliori, ancor più moderni e affascinanti e, come ha detto il direttore della Cna Monini, “sempre più orientati da un lato al divertimento estremo e dall’altro all’estrema sicurezza”. Il Cisas non si occuperà però solo di giostre: nelle prospettive della Cna polesana ci sono infatti anche il settore della nautica e della meccanica. Il lavoro si concentrerà su attività di studi e ricerche su materiali innovativi, su strumenti di progettazione, e sulla messa a disposizione di un know how di eccellenza anche in materia di software adatti e utilizzabili da tutti. . .  
   
 

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