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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Novembre 2007
 
   
  CAGLIARI: APPROVATO DALL´UE IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

 
   
  Via libera definitivo da parte di Bruxelles al Programma di sviluppo rurale della Sardegna per gli anni 2007/2013. Ieri (20 novembre), il Comitato Sviluppo rurale della Commissione Europea ha approvato all´unanimità il principale strumento di programmazione della strategia regionale in materia di agricoltura e sviluppo rurale. Un passaggio molto atteso da parte del mondo produttivo isolano e che arriva dopo 127 giorni dalla ricevibilità da parte di Bruxelles: è il lasso di tempo più breve se confrontato con quello dei Psr delle altre Regioni italiane, molte delle quali attendono ancora il via libera dalla Commissione. Il Psr 2007/2013, che integra in un unico documento i tre diversi programmi attivi tra il 2000 e il 2006, può contare su una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 252 milioni circa di risorse pubbliche: una cifra significativa e praticamente uguale alla precedente fase di programmazione e che deriva anche dal riconoscimento degli svantaggi geografici e naturali legati all´insularità. Tutto ciò, inoltre, nonostante l´uscita della Sardegna dall´Obiettivo 1. Da sottolineare comunque che a queste risorse si aggiungono le altre previste nella Finanziaria 2008 e la dotazione finanziaria nazionale assegnata al settore. Il Psr possiede una forte coerenza tra l´analisi di contesto e gli obiettivi strategici comunitari, gli obiettivi prioritari nazionali definiti nel Piano strategico nazionale e con gli obiettivi specifici individuati sulla base della pianificazione regionale (tra cui il Documento strategico regionale e il Piano paesaggistico regionale. Estremamente soddisfatto per il risultato l´assessore dell´Agricoltura Francesco Foddis: "L´approvazione della Commissione europea testimonia l´ottimo lavoro svolto dall´Assessorato nella predisposizione del Psr, al quale hanno contribuito con integrazioni e osservazioni anche le organizzazioni di categoria. Il via libera arriva in un momento estremamente complesso dell´agricoltura in Sardegna e permette di dare nuove speranze all´intero comparto. Nel Psr la strategia della Regione per rivitalizzare il settore è chiara e definita. La competitività, l´ambiente inteso come risorsa e non come vincolo, lo sviluppo di azioni concrete su infrastrutture, strutture e servizi per le aree rurali sono al centro del Programma. La famiglia agricola e le comunità locali, anche attraverso un investimento in cultura e formazione, sono i promotori del loro stesso sviluppo. Noi crediamo molto - sottolinea l´assessore Foddis - nelle potenzialità del Psr, uno strumento complesso ma che offre nuove occasioni di rilancio: l´integrazione di filiera, e quindi la valorizzazione delle nostre produzioni attraverso l´integrazione verticale dell´offerta e il miglioramento dei processi produttivi, risponde all´esigenza di incrementare sensibilmente la competitività del sistema agro-alimentare isolano. La concentrazione dell´offerta è l´altro importante obiettivo e il Psr darà priorità ai produttori aggregati e alle Organizzazioni dei produttori (Op): questo per cercare di contrastare il fenomeno della polverizzazione del sistema di imprese". Altro caposaldo del Programma è la multifunzionalità: "Il futuro dell´agricoltura si gioca sempre più su quell´intreccio che essa ha nei confronti della cultura, delle tradizioni, dell´ambiente e rispetto agli altri settori produttivi. Da questi legami così forti occorre creare le condizioni perché l´economia rurale possa attivare redditi integrativi. Ecco perché misure come la valorizzazione dei centri storici, il recupero delle strutture rurali, il rinnovamento dei villaggi, il loro abbellimento con essenze autoctone, ma anche il sostegno per la creazione di attività legate ai prodotti dell´agro-alimentare locale, possono offrire un´occasione per ridare vitalità e vivibilità a paesi dove lo spopolamento e il crescente abbandono delle terre oggi sono realtà preoccupanti. E a proposito di ambiente, il ruolo dell´agricoltore oggi e domani sarà anche sociale: sarà il primo difensore di quel paesaggio sui cui vive e opera". .  
   
 

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