Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
 
   
  INAUGURATO L’ANNO ACCADEMICO 2007/2008 DEI CORSI DELLE PROFESSIONI SANITARIE CIRCA 660 GLI STUDENTI ISCRITTI AI SETTE CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI ATTIVATI A TRENTO, ROVERETO ED ALA. UN’OTTANTINA I MEDICI CHE SI STANNO SPECIALIZZANDO GRAZIE AGLI INTERVENTI DELLA PROVINCIA.

 
   
  Trento, 26 novembre 2007 – L’intesa fu stipulata nel 2003 tra la Provincia autonoma di Trento e le Università degli studi di Trento e di Verona: da allora è stato un crescendo di iscrizioni ma anche di impegno per organizzare sedi e corsi all’insegna della qualità. Ed oggi sono 660 gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle professioni sanitarie che si svolgono tra Trento, Rovereto ed Ala. A questi si aggiungono 14 medici impegnati nella scuola triennale di formazione specifica in medicina generale a Trento ed altri 63 medici che si stanno specializzando, su posti aggiuntivi, presso le Facoltà di Medicina di Verona, Padova, Brescia ed Udine. I dati sono stati forniti questo pomeriggio, in occasione della cerimonia di inaugurazione dei corsi delle professioni sanitarie – anno accademico 2007/2008. “Anche se non abbiamo una facoltà di medicina – ha esordito nel suo intervento l’assessore alle politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento, Remo Andreolli – questa mancanza non ha impedito percorsi originali di formazione grazie alla collaborazione fra le università di Trento e Verona ed all’impegno di moltissimi soggetti”. Una collaborazione per nulla scontata – e nei loro interventi Michele Tansella, preside della facoltà di medicina e chirurgia di Verona che ha parlato a nome del rettore dell’ateneo scaligero, Alessandro Mazzucco, e Renzo Antolini delegato dal rettore Davide Bassi hanno posto l’accento sulla qualità dei risultati ottenuti – che nasce anche da una continua ricerca di soluzioni per garantire elevati standard sia a livello di contenuti che di strutture. Dello stesso avviso il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Carlo Favaretti che ha parlato di un impegno organizzativo (non solo strutture ma anche strumenti, ad esempio la biblioteca specialistica) nonché di sviluppo delle risorse umane. Sono sette corsi di laurea delle professioni attivati a Trento, Rovereto ed Ala: infermiere, tecnico di radiologia medica, fisioterapista, tecnico di laboratorio biomedico, igienista dentale, tecnico della riabilitazione psichiatrica, tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Tale formazione è assicurata tramite un protocollo d’intesa stipulato come detto nel 2003 tra la Provincia Autonoma di Trento e le Università degli Studi di Verona e Trento. Accanto alla Scuola triennale di formazione specifica in medicina generale a Trento attualmente frequentata da 14 professionisti, si affiancherà entro l’anno un ulteriore corso che potrà essere frequentato da 15 medici. La Provincia inoltre sostiene la spesa relativa ai contratti di formazione specialistica di cui attualmente stanno beneficiando 63 medici specializzandi nelle università di Verona, Padova, Brescia ed Udine convenzionate con la Provincia autonoma. “Il vostro percorso, la qualità richiesta per accedere ai corsi e quella erogata durante questa esperienza – ha aggiunto Andreolli – è un investimento della comunità per la crescita complessiva del sistema sanitario provinciale. Una qualità che viene riconosciuta anche dall’esterno, penso ad esempio alla recente visita del ministro Livia Turco che ha inaugurato il Polo universitario riconosciuto come parte integrante della facoltà di medicina di Verona”. “L’impegno della Provincia – ha aggiunto Andreolli che ha ricordato la cifra di 8,5 milioni di euro annui spesi per la formazione del personale sanitario – non verrà meno anche perché riteniamo che è grazie alla possibilità di fare questa esperienza “sul campo” che si possa realizzare nel concreto il principio che vuole sempre e comunque la persona al centro delle politiche per la salute”. Alla cerimonia hanno preso la parola anche i rappresentanti di chi frequenta i diversi corsi che hanno riconosciuto l’importanza di questa opportunità chiedendo nel contempo un ulteriore impegno sul fronte del riconoscimento dei ruoli e degli sbocchi professionali. A chiudere l’incontro, Tom Jefferson, medico epidemiologo, tra i fondatori della Sezione vaccini della Cochrane Collaboration e autore del libro “Attenti alle bufale”, tema per l’appunto centrale del suo intervento e spunto per un breve dibattito con i presenti. .  
   
 

<<BACK