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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
 
   
  SICUREZZA: SPERIMENTAZIONE PROTOCOLLO REGIONE/MIN. INTERNO

 
   
   Trieste, - Il protocollo dŽIntesa tra il dicastero dellŽInterno e la Regione "in materia di politiche integrate di sicurezza urbana", sottoscritto a fine marzo dal presidente Riccardo Illy e dal ministro Giuliano Amato, prevedeva tra i suoi principali obiettivi una prima sperimentazione entro fine 2008 dellŽinterconnessione tra le Sale operative delle diverse Forze di polizia, nazionali e locali, presenti in Friuli Venezia Giulia. Questo collaudo, che di fatto anticipa (seppur di poco) i tempi preventivati, è stato effettuato il 23 novembre, collegando le Sale operative del Comando provinciale dei Carabinieri di Trieste, della Questura del capoluogo regionale e della locale Polizia municipale con la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Trieste, che ha ospitato il seminario regionale "La realizzazione del sistema di sicurezza integrata". AllŽincontro sono intervenuti, nella seconda parte dei lavori, lŽassessore regionale alle Autonomie locali Franco Iacop, il sottosegretario allŽInterno Ettore Rosato, il prefetto di Trieste Giovanni Balsamo, il prefetto Paola Basitone (del dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dellŽInterno) ed il presidente dellŽAnci Fvg Gianfranco Pizzolitto. LŽintesa Stato-regione sulla sicurezza è dunque avviata verso lŽoperatività, hanno sottolineato con soddisfazione Rosato e Iacop, e nei prossimi mesi un ulteriore tassello per rispondere allŽesigenza non solo di sicurezza (intesa come ordine pubblico) ma anche di una più generale "rassicurazione civica", che di fatto significa una migliore qualità della vita dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, ha confermato lŽassessore regionale, potrà giungere dallŽapprovazione - entro fine legislatura, "è questo il nostro obiettivo" ha indicato Iacop - del disegno di legge sullŽ"Ordinamento della Polizia locale e disposizioni in materia di politiche di sicurezza". La nuova normativa, che sarà dotata di risorse annuali pari a circa 1,3 milioni di euro lŽanno, prevede la predisposizione sia di "progetti locali per la sicurezza" sia di "patti locali di sicurezza urbana". Per quanto concerne i "progetti", ha indicato lŽassessore, potranno essere finanziati i potenziamenti del parco veicoli, dei collegamenti telematici, dei servizi informatici e radio, dei sistemi di videosorveglianza, nonché lŽistituzione del "vigile di quartiere", lo sviluppo di iniziative di reinserimento sociale e di prevenzione dei fenomeni di violenza, il controllo di zone a rischio. I "patti", invece, coinvolgendo uno o più sindaci, gli organi decentrati dello Stato, le Province ed altri enti ed associazioni, vogliono giungere ad una approfondita analisi dei problemi di sicurezza urbana presenti sul territorio ed al conseguente avvio di interventi ed azioni, anche allo scopo (come ha evidenziato Pizzolitto) di restringere la forbice tra "sicurezza erogata e sicurezza percepita" dalla popolazione. In questo contesto, comunque "nel rispetto dei ruoli" e coprendo tutte le competenze, ma sempre nellŽambito di una più stretta stretta collaborazione tra Forze dellŽOrdine e Polizie municipali, ha confermato Rosato, si inserisce il "Pacchetto Sicurezza" in questi giorni allŽattenzione del Parlamento, che tra lŽaltro prevede da parte delle Polizie urbane lŽaccesso ai dati sui veicoli rubati e sui documenti dŽidentità smarriti. .  
   
 

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