|
|
|
 |
 |
|
| |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Giugno 2006 |
|
| |
|
|
| |
GUIDARE LOW COST: OGGI E’ CHEAP AND CLEVER UN INCONTRO-DIBATTITO PROMOSSO A MILANO DA DACIA LOGAN (GRUPPO RENAULT) RIUNISCE AZIENDE, PERSONALITÀ DEL GIORNALISMO E DELLA CULTURA PER ANDARE OLTRE IL CONCETTO DI LOW COST
|
|
| |
|
|
| |
Milano, 28 giugno 2006 –Un volo Milano-londra al prezzo di un Cd, un conto corrente on line a zero spese, un paio di pantaloni al prezzo di un biglietto per il cinema. E, addirittura, un’automobile che sfida le leggi di mercato offrendo tutto ciò che un’auto deve avere ma ad un prezzo davvero low. E allora ci si chiede: il low cost è una nuova filosofia del vivere, un moda passeggera o una risposta delle aziende alle necessità, non esclusivamente economiche, di fasce sempre più ampie di popolazione? È quanto si è discusso ieri a Milano nel corso di un incontro – dibattito che vede la partecipazione di aziende in prima linea nella “battaglia” sui prezzi. Dalle compagnie aeree alle assicurazioni, dall’abbigliamento alle automobili, il mondo del low cost dichiara le sue strategie, i suoi progetti, le sue ambizioni e aspettative. Il dibattito è coordinato dalla giornalista Marina Gersony, autrice di “Europa Low Cost”, una guida ai "viaggi fai da te", ed impegna il management di Genertel, Oviesse, Myair e Renault Italia, oltre ad Alessandro Rimassa, autore del libro “Generazione 1000 Euro”, dedicato a quella generazione di “precari” che, pur guadagnando 1. 000 euro al mese, si rimboccano le maniche e continuano a sperare in un futuro migliore e meno incerto. Stravolgendo i contenuti dei libri di marketing, il fenomeno low cost si è imposto in modo sempre più incalzante sul mercato, diventando uno dei temi più attuali e singolari degli ultimi anni. Una rivoluzione che è partita con le compagnie aeree a basso costo, introducendo una nuova concezione del viaggio grazie al quale la scelta della destinazione si basa sull’offerta di mercato più conveniente e che si è allargata alla trasversalità di un consumo “intelligente” che investe quasi tutti i settori del mercato. Fino a coinvolgere anche esponenti di spicco della vita pubblica: basti pensare al volo low cost del premier britannico di ritorno da una vacanza con la famiglia, ampiamente ripreso dai media. Il low cost diventa quindi sempre più una forma di consapevolezza, una nuova libertà che si traduce nell’acquisto intelligente, nella trasversalità dei consumi e nell’adattamento delle proprie abitudini a un mutato contesto sociale ed economico. Una libertà di scelta che consente di non rinunciare alla qualità e di fare acquisti ad un prezzo ragionevole. Un nuovo “potere” dei consumatori che ha trovato riscontro nelle offerte sempre più concorrenziali delle aziende. Nel corso dell’incontro, sono stati presentati i dati di un’indagine sul low cost promossa dalla casa automobilistica Renault, attraverso la quale è stato chiesto al mondo dei media quale fosse la percezione di questo termine ormai entrato nell’uso comune. Uno dei dati più interessanti emersi dall’indagine riguarda soprattutto la “provocazione” sulla percezione del low cost: la totalità degli intervistati lo percepisce come una risposta intelligente delle aziende alle esigenze dei consumatori e non come “concorrenza sleale”. Nessuno pensa che acquistare low cost sia una questione di risparmio a scapito della qualità, ma al contrario una soluzione per ottenere entrambi, e il 91% ritiene che spendere poco sia un’evoluzione/rivoluzione della società dei consumi ed implica solo un leggero mutamento delle proprie abitudini. I dati più sorprendenti riguardano invece la parte ironica del questionario: 800 fa venire in mente un numero verde alla metà degli intervistati, mentre l’altra metà pensa a Garibaldi e “basso” è un prezzo per il 59%, mentre il restante 41% pensa immediatamente allo strumento musicale. Ma è l’outlet a mostrare una spaccatura nelle risposte: più che un paradiso per gli acquisti, la maggioranza degli intervistati lo ritiene un vero e proprio “inferno dei mariti”. Che siano le donne le vere pioniere del low cost? . . |
|
| |
|
|
| |
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|
