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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Novembre 2007
 
   
  FORMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO, VIA LIBERA AI FINANZIAMENTI OLTRE 664 MILIONI DI EURO IN SETTE ANNI PER LO SVILUPPO TOSCANO

 
   
  Firenze, 27 novembre 2007 - Fondi europei per il lavoro e la formazione, si riparte. Il via libera alla programmazione toscana degli interventi che potranno essere finanziati, di qui ai prossimi sette anni, grazie ai 664 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo sociale europeo è stato dato dalla Commissione europea con la firma, avvenuta nei giorni scorsi, del documento presentato dalla Regione a Bruxelles. Ad annunciare l’esordio ufficiale del nuovo periodo di programmazione e a spiegare alla società toscana come fare per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal fondo è un seminario che la Regione ha organizzato al Teatro Verdi di Firenze e al quale sono stati chiamati istituzioni, parti sociali, operatori, imprenditori con la partecipazione di Philippe Hatt, capo della divisione occupazione e affari sociali della Commissione europea. All’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini il compito di presentare le novità e i punti salienti del nuovo programma. «Dopo un lungo e impegnativo iter istruttorio – ha spiegato l’assessore – possiamo finalmente disporre di uno dei principali se non del principale, degli strumenti per intervenire sul fronte dello sviluppo delle competenze e dei talenti delle toscane e dei toscani. Con gli ultimi due periodi di programmazione infatti, il Fondo sociale europeo è diventato una risorsa strategica per lo sviluppo, attraverso la realizzazione di interventi formativi e di politiche attive per il lavoro. Con la programmazione 2007-2013 abbiamo fatto un ulteriore salto di qualità nell’utilizzazione dei fondi, che saranno vincolati a obiettivi innovativi e di qualità. Penso alle politiche per il lavoro delle donne, alla riforma del sistema della formazione professionale, agli incentivi per la mobilità studentesca». La lotta alla disoccupazione e lo sviluppo del “capitale umano”, le iniziative di cooperazione e mobilità internazionale, le politiche per l’inclusione sociale: questi i principali settori di intervento (quelli che nel linguaggio dei fondi europei si chiamano “assi”), attorno ai quali si concentrano le risorse che il Fondo sociale europeo prevede per la Toscana nel periodo 2007-2013, in tutto, come si è detto, oltre 664 milioni di euro che sono stati suddivisi fra i diversi settori in base alle priorità. Quasi 300 milioni di euro sono destinati alle politiche per l’occupazione, circa il 44% del totale, mentre il 26%, pari a 172,8 milioni di euro è destinato a rafforzare i nostri “cervelli”, rendendoli più competenti e agguerriti rispetto alle sfide dell’economia globale. Una fetta pari al 17% delle risorse, 113 milioni di euro, andrà a iniziative per l’adattabilità che, in altre parole significa innovazione e imprenditorialità, per aiutare chi lavora e chi fa impresa ad evolversi al ritmo delle nuove tecnologie, aggiornando le proprie conoscenze per tutto il corso della vita lavorativa. All’inclusione sociale sono destinati circa 40 milioni (il 6%), mentre quasi 27 milioni (4% del totale) saranno destinati – ed è una novità assoluta – alle politiche di transnazionalità e interregionalità, che poi vuol dire soprattutto favorire al massimo gli scambi, a scopo formativo, di studenti e lavoratori, apprendisti e insegnanti. Per i prossimi anni la Toscana potrà contare su una quantità di risorse sostanzialmente analoga a quella del precedente periodo. «Ciò è possibile, nonostante il taglio del 18% a livello comunitario, perché la Regione ha deciso di incrementare la sua quota, contribuendo con oltre 70 milioni di euro, pari al 27,2% del cofinanziamento nazionale e all’11,3% dell’importo pubblico complessivamente disponibile». Tutti i territori toscani potranno contare sulle risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo. Il programma operativo elaborato dalla Regione ha tenuto conto, grazie a un intenso lavoro di concertazione con enti locali e parti sociali, delle esigenze e delle caratteristiche dei vari territori e su questa base ha deciso la ripartizione dei finanziamenti che, da qui al 2013 saranno utilizzati nelle diverse realtà per l’occupazione, l’innovazione, la formazione, le pari opportunità, la mobilità e l’inclusione sociale. In sette anni ad Arezzo arriveranno circa 43 milioni di euro, a Firenze 87 milioni, al Circondario Empolese Val d’Elsa 16 milioni, a Grosseto 30 milioni, a Livorno 38 milioni, al Circondario Val di Cornia 6 milioni, a Lucca 43 milioni, a Massa Carrara 31 milioni, a Pisa 46 milioni, a Pistoia 40 milioni, a Prato 36 milioni, a Siena 30 milioni (vedi nella tabella le cifre in dettaglio). Per ciascuna Provincia i fondi sono stati distribuiti nei sei assi in cui si articola il programma. In particolare, sono state destinate a Province e Circondari il 90% delle risorse destinate a interventi per l’occupazione, l’80% di quelle destinate all’inclusione sociale, il25% di quelle sul capitale umano e il 40% di quelle riservate all’assistenza tecnica. Asd essere gestite interamente dalla Regione sono solo i fondi per la mobilità internazionale di studenti, apprendisti e lavoratori che come si è detto ammonta al 4% del totale (poco meno di 27 milioni di euro). «La Regione Toscana - spiega l’assessore all’istruzione, formazione, lavoro Gianfranco Simoncini - ha, nel corso degli anni, posto un crescente accento sul ruolo del Fse, per realizzare gli interventi tesi a migliorare la competitività dei territori, facendo leva, soprattutto, sulla qualificazione delle risorse umane. Ci siamo impegnati con forza perché, anche per questo periodo di programmazione, la dotazione di risorse rimanesse sostanzialmente inalterata e ci impegneremo al massimo per far sì che i territori si eprimano al massimo per sfruttare nel modo migliore l’opportunità loro offerta». Per facilitare il compito degli enti che dovranno presentare i progetti sui quali richiedere il finanziamento, la Regione ha deciso di preparare un Piano attuativo di dettaglio, una sorta di vademecum da consultare quando si intende beneficiare dei fondi. .  
   
 

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