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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Novembre 2007 |
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JOB & ORIENTA: PROGETTO PILOTA CONTRO IL BULLISMO
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Verona, 26 novembre 2007 - Il bullismo si vince non solo con azioni repressive, ma facendo crescere tra i giovani la cultura del rispetto delle regole e, soprattutto, della dignità della persona e la solidarietà nei confronti dei più deboli. E’ il messaggio forte lanciato a Verona , in occasione del salone “Job & Orienta”, dai partecipanti al convegno “Diritti umani e violenza nelle scuole” per presentare il progetto pilota della Regione “Io annullo il bullo”. Sono intervenuti l’assessore regionale ai diritti umani Isi Coppola, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Carmela Palumbo, lo psichiatra Paolo Crepet, Antonio Papisca dell’Università di Padova, Gianluca Gini dell’Osservatorio Permanente Regionale sul bullismo e lo scrittore e regista Gianlcarlo Marinelli. La diversa prospettiva, quella dei diritti umani, con cui la Regione affronta il fenomeno del bullismo è stata messa in evidenza dall’assessore Coppola. Ne è nato questo progetto sperimentale condiviso che, dopo una prima fase di incontri e di somministrazione di un questionario ai ragazzi delle scuole, proseguirà ora con un’azione di sensibilizzazione che prevede anche una campagna di comunicazione con spot realizzati dagli studenti. Per i ragazzi è stato preparato un fumetto che racconta personaggi e storie di bullismo a scuola e un depliant informativo, mentre per gli insegnanti sono disponibili materiali informativi e di approfondimento anche su cd-rom. L’assessore ha sottolineato proprio l’importanza di fare “rete” anche su questo tema, analogamente a quanto il Veneto ha già ampiamente dimostrato di saper fare in materia di volontariato e solidarietà. Carmela Palumbo si è soffermato sull’esigenza di formazione del personale scolastico e sulla consapevolezza della necessità di combattere il bullismo che non è un fenomeno in crescita, ma solo portato oggi di più allo scoperto. Crepet ha parlato dei problemi della famiglia, che non è più quella del passato, del ruolo di una scuola che deve cambiare in senso educativo e della necessità di tornare ad insegnare il rispetto delle regole ai ragazzi, sapendo dire di no quando serve. Il prof. Papisca ha inquadrato l’argomento nel panorama più ampio dei diritti umani, per radicare nei giovani una altissima considerazione per la persona e la vita umana. Gini è partito dalla definizione di ciò che è il bullismo per commentare i risultati del questionario sulla percezione che gli studenti delle medie hanno del fenomeno che nell’85% dei casi si manifesta in presenza di altri ragazzi che non intervengono. Infine, Marinelli ha toccato il tema del potere della violenza, che trova la massima espressione nella guerra, a cui si contrappone il potere ancora più grande della passività e dell’innocenza. E ricordando l’esempio di Gesù Cristo ha concluso: “La più sovvertente dichiarazione di guerra è una dichiarazione di amore”. . |
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