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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Novembre 2007
 
   
  COPPOLA: UN DISCORSO NUOVO SULLA PESCA

 
   
  “Partire da Chioggia, città a cui è dovuto il riconoscimento di un ruolo che si sta riprendendo in questo settore strategico, per un discorso nuovo sulla pesca”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Pesca Isi Coppola intervenendo il 24 novembre a Chioggia alla tavola rotonda “Dove andiamo a pescare…oggi?. La pesca vista da vicino: sfide e prospettive”, promossa dalla Fai-cisl. Ai lavori è intervenuto anche il sindaco Romano Tiozzo che ha sottolineato come la pesca sia a tutti gli effetti la prima realtà produttiva della città. L’assessore Coppola ha fatto rilevare il titolo “provocatorio” della tavola rotonda, che apre una riflessione sul domani della pesca a cominciare da un tema delicato come quello della dimensione finita delle risorse. “Va fatto un passo dopo l’altro, con serenità – ha detto l’assessore – attraverso un approccio dal passo che gli stessi operatori del settore pongono come metodo di lavoro. Ed è questo l’unico modo perché pubblico e privato dialoghino”. L’assessore ha fatto presente che questa metodologia è fondamentale anche in una prospettiva europea, ora che il Fep (Fondo Europeo per la Pesca) sembra sia finalmente alle porte. Parte integrante di questa riflessione dovrà essere fatta anche sui “famigerati” piani di gestione coofinanziati dallo stesso Fep perché – ha detto l’assessore Coppola – “dovremo affrontarli e non subirli, come è spesso avvenuto per altri tipi di condizioni poste dall’Unione Europea che non conosce l’Alto Adriatico e le sue pesche tradizionali”. I piani di gestione – ha aggiunto l’assessore – sono quelli che ci occuperanno di più proprio per avere la forza di tutelare le nostre produzioni ittiche che dobbiamo far diventare un marchio. Solo se i nostri prodotti sono tutelati nella qualità possiamo affrontare il confronto con i mercati internazionali. Lo spunto che ci viene oggi da Chioggia – ha concluso l’assessore – ci dice che siamo di fronte ad una sfida che non possiamo permetterci di perdere. Facciamo squadra tra pubblico e privato perché credo che questa sia l’unica chiave di lettura che per la pesca ci consente di guardare al domani. .  
   
 

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