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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Novembre 2007
 
   
  BORMIO: LA SICUREZZA SUGLI SCI SI È CONCLUSO CON SUCCESSO E CON TANTE NOVITÀ LA TERZA EDIZIONE DEL FORUM GIURIDICO EUROPEO DELLA NEVE

 
   
   Bormio (So),– Regole Fis e contratti assicurativi: sono i due principali temi su cui si è concentrato il confronto fra i massimi giuristi che hanno partecipato il 25 novembre a Bormio alla terza edizione del Forum Giuridico Europeo della Neve. «Non è necessario imporre una normativa rigida, non è questo che chiediamo» ha sostenuto Gianfranco Avella, procuratore di Sondrio e presidente del Forum valtellinese. «È sufficiente che l’Unione Europea emani una raccomandazione affinché i parlamenti nazionali recepiscano le norme del decalogo Fis in quanto norme guida per la circolazione sulle piste da sci. Questo sarebbe un enorme passo avanti perché quelle della Fis sono regole fondamentali, che non ingabbiano la libertà del singolo ma salvaguardano la sicurezza in montagna. Il semplice rinvio al decalogo consentirebbe inoltre di rendere automaticamente vincolanti le successive integrazioni decise dalla Federazione Internazionale. » L’armonizzazione delle norme di comportamento sulle piste, d’altro canto, diventa un’esigenza tanto più importante in considerazione del crescente processo di globalizzazione che sta interessando l’industria turistica invernale e che va sempre più trasformando i comprensori alpini in comprensori transnazionali. Anche per questo la discussione quest’anno si è allargata ai paesi extraeuropei più importanti per lo sviluppo degli sport invernali: Cina, Stati Uniti, Canada, Argentina, Giappone. «La seconda grande necessità emersa da questo confronto ad ampio raggio» continua Avella «è quella di incentivare le forme assicurative, secondo modalità che saranno da studiare. Il tema era già emerso nelle precedenti edizioni con alcuni distinguo. Quest’anno invece vi è stato un accordo generale fra i giuristi. » Su tali argomenti è intervenuto l’onorevole Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Europea. «Dobbiamo conciliare due opposte esigenze» ha sottolineato Frattini. «Da una parte, bisogna impedire la totale discrezionalità per cui uno stesso problema viene affrontato in modo diverso dai Paesi della Ue. Dall’altra, bisogna evitare che la legge divenga una camicia di forza che soffochi la libertà dello sciatore. » In che modo è possibile conciliare queste due esigenze? «Puntando sulla contrattazione e sulla responsabilizzazione degli sciatori e dei gestori» risponde Frattini. «Non serve avere un poliziotto a ogni curva. Per garantire la sicurezza sulla neve, è preferibile partire dal “basso”, adottando anzitutto due misure: e cioè trasformando lo skipass in un vero e proprio rapporto contrattuale e adottando una forma di assicurazione sempre più generalizzata. Per fare questo, è possibile stabilire degli incentivi di natura fiscale che incoraggino i gestori più innovativi. Una maggiore responsabilizzazione dell’utente da una parte e del gestore dall’altra è del resto una garanzia anche per i terzi: uno sciatore maggiormente motivato ad assumere un comportamento corretto in pista sarà infatti una minore fonte di pericolo per gli altri. D’altra parte non bisogna mai dimenticare che, oltre a un problema di sicurezza sulla neve, esiste anche un problema di diritto della montagna: la stessa montagna cioè va rispetta e salvaguardata dagli effetti dell’intervento umano. » Di qui, la necessità di un’opera di sensibilizzazione e di educazione rivolta soprattutto ai giovani e ai giovanissimi, sottolineata da Manuela Di Centa, plurimedagliata campionessa olimpica e oggi deputato alla Camera. «Un’educazione alla montagna deve incominciare già in età prescolare» sostiene la Di Centa. «Dai giovani può prendere avvio un nuovo modo di vivere la montagna che sia in sintonia con l’Europa del futuro. L’educazione è il primo passo decisivo verso un’armonizzazione dei comportamenti, delle regole e dei diritti, che parte dalla base, e assicura la libertà dello sport e degli sciatori. » Sulla necessità di “tornare” nelle scuole si dichiara d’accordo anche il procuratore Avella: «Un investimento lungimirante consiste nel proporre a livello scolastico pacchetti onnicomprensivi, dal lunedì al giovedì, a basso costo. Perché i bambini di oggi diventino gli sciatori di domani. » Decisamente soddisfatti gli organizzatori per il successo della manifestazione che, grazie all’importanza dei temi affrontati, ha attirato in Alta Valle un foltissimo pubblico. Particolarmente significativa la presenza degli avvocati (settantasei in tutto, provenienti dalla provincia di Sondrio e dalla Lombardia in particolare) a cui, da quest’anno, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Sondrio ha riconosciuto i crediti formativi. . .  
   
 

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