Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 27 Novembre 2007
 
   
  TONNO: LA COMMISSIONE ASCOLTI INDICAZIONI PARLAMENTO

 
   
   Alla vigilia del Consiglio dei Ministri europei- in programma a Bruxelles il 27 novembre- l’attenzione del mondo della pesca è rivolta ad un punto dell’ordine del giorno che prevede l’adozione del regolamento che da il là al piano di ricostituzione dello stock di tonno rosso. “Il nostro auspicio- affermano Buonfiglio (Agci Agrital), Coccia (Federcoopesca-confcooperative) e Ianì (Lega Pesca)- è che la votazione di martedì venga fatta tendo nella giusta considerazione le proposte di modifica del piano di ricostituzione del tonno rosso adottate a grande maggioranza dal Parlamento europeo. Sarebbe quantomeno strano che l’Unione europea prendesse una decisione così importante per il futuro del comparto senza tenere conto delle richieste che arrivano dal suo Parlamento. Richieste legittime e che non stravolgono nell’essenza il Piano di ricostituzione, ma che ne correggono alcune storture” . Tra le proposte adottate dal Parlamento europeo e che trovano condivisione nel mondo della pesca, ci sono l’abolizione delle deroghe sulle taglie minime pescabili e della deroga al divieto di pesca per grandi palangari nella zona atlantica (deroghe ingiustificabili sotto il profilo biologico che creano forti distorsioni nel meccanismo competitivo tra flotte e quindi un’intensificazione della pesca anche da parte della flotta tradizionalmente non interessata) e, soprattutto, la necessità di congrui ammortizzatori socioeconomici, integrativi rispetto alla dotazione del Fep, e compensazioni finanziarie per i segmenti di flotta duramente colpiti dalle restrizioni. “L’adozione del Piano di ricostituzione – concludono Coccia, Ianì, Buonfiglio- a prescindere dal recepimento delle richieste di modifica del Parlamento- si preannuncia come un duro colpo per le imprese di pesca. E’, quindi, impensabile che si possa far fronte alle conseguenze socio-economiche del Piano, attingendo risorse dal Fep. Il Fondo europeo per la pesca non ha una dotazione finanziaria tale da poter soddisfare altre esigenze oltre a quelle che sono state previste. La Commissione deve farsi carico delle sue scelte e trovare risorse aggiuntive di compensazione economica. Chiediamo, quindi, al nostro Governo di sostenere le richieste del settore e di difendere le posizioni votate del Parlamento europeo”. .  
   
 

<<BACK