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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Novembre 2007
 
   
  MILANO: OTTIMISTA UNA IMPRESA FEMMINILE SU TRE

 
   
  Milano, 28 novembre 2007 - Le imprese rosa vedono più rosa degli uomini: circa una su tre ritiene che nel prossimo futuro la situazione della propria impresa migliorerà mentre solo un imprenditore uomo su quattro è ottimista. Sono, infatti, gli uomini quelli che vedono più nero: il 5,6% pensa che il futuro sarà decisamente peggiore contro il 2,5% delle donne. Le imprenditrici meneghine ritengono Milano una città stimolante (78,5%), più dei colleghi uomini (74,1%), e la giudicano bella (83,5% contro il 77,6%) anche e se la trovano meno sicura degli uomini (69% contro il 59%) e più inquinata (96,8% contro 94%). E se le imprenditrici ritengono che sia socialmente meno coesa (57,6% rispetto al 50,4% dei colleghi uomini), entrambi pensano che la città meneghina sia ideale per lavorare (rispettivamente 94,3% e 94,0%). Ed è la Camera di Commercio l’amministrazione pubblica italiana più amata dalle donne, battuta solo dalle Forze dell’ordine, dalle organizzazioni no profit e dall’Unione Europea mentre gli imprenditori le antepongono anche la scuola e l’università. Milano è la più femminile delle province italiane quanto ad imprese: una su cinque è rosa. Sono infatti quasi 70 mila le imprese milanesi femminili attive al secondo trimestre 2007, su un totale di oltre trecentoquarantamila, in crescita del 7,6% in quattro anni e dello 0,4% dal 2006. Le imprese femminili nella provincia di Milano si dedicano prevalentemente al commercio (19. 611 imprese, 28,5% del totale settori imprese femminili) e all’attività immobiliare, noleggio, informatica e ricerca (19. 592, 28,5%); rappresentano il 41,4% delle imprese femminili lombarde e il 20,2% del totale imprese milanesi. Rispetto alla totalità delle imprese, sono specializzate in servizi pubblici e sociali, di cui costituiscono il 44,2% delle imprese attive nel settore, sanità (35,3%), e istruzione (31,7%). Le donne milanesi detengono quasi una carica sociale su quattro: su oltre seicentosettantasettemila cariche complessive, sono quasi centosessantamila tra titolari, socie e amministratrici (quest’ultime sono il 22,2% del totale amministratori). Emerge da un’ elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati del Registro imprese al secondo trimestre 2007 e da un sondaggio della Camera di Commercio di Milano, effettuato attraverso la sua azienda speciale Cedcamera, con metodo Cati su 390 imprenditori della provincia di Milano. E di donne si è parlato oggi in Camera di Commercio di Milano in occasione del convegno “Voci di donne: ieri e oggi. Incontro di studi in chiusura dell’Anno europeo per le pari opportunità” alla presenza di Diana Bracco, vice presidente della Camera di Commercio di Milano, Barbara Pollastrini, Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano e Maria Pia Garavaglia, Vice Sindaco del Comune di Roma. Alle ore 18 è prevista, in conclusione dei lavori, la pièce teatrale “Dove ci porta questo treno blu e veloce” di Massimo Sgorbani con Sabrina Colle, per la regia di Andrée Ruth Shammah a cura del Teatro Franco Parenti. “I dati della presenza delle donne nel mondo del lavoro della provincia milanese sono promettenti- ha affermato Diana Bracco, vice presidente della Camera di Commercio di Milano -. Le statistiche evidenziano non soltanto un significativo aumento delle donne che lavorano, ma anche un miglioramento delle posizioni che esse ricoprono. Dal 1992 al 2006 nell’industria manifatturiera milanese, l’incidenza del personale femminile sui quadri è infatti aumentata del 49%; quella sui dirigenti del 106%. Anche sul fronte dell’imprenditoria femminile - ha aggiunto Diana Bracco- l’area milanese vanta un primato indiscusso. Le imprese rosa a Milano sono settantamila, hanno registrato una crescita in 4 anni del 8% e attraversano trasversalmente tutti i settori dell’economia. Sono passi avanti importanti che devono renderci fiduciosi sulle possibilità di cambiamento”. .  
   
 

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