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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Novembre 2007 |
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IN AMERICA´S CUP PER SENSIBILIZZARE IL MONDO ALLA QUESTIONE AMBIENTALE IL PROGETTO REPUBBLICA MARINARA: UNA SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA SU INTERNET PER ARMARE UNA BARCA. MA SERVONO 130 MILIONI DI EURO E MEZZO MILIONE DI ENTUSIASTI
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Milano, 28 novembre 2007 - Tennis, golf, vela: tre sport considerati d’élite nell’immaginario collettivo degli italiani e non solo. Il sociologo francese Christian Pociello ha effettuato una mappatura delle pratiche sportive, posizionando queste tre attività tra quelle che richiedono uno stock maggiore di capitale economico e culturale al singolo praticante. Il tentativo d’allargamento della base dei tesserati e di partecipazione e interesse intorno a certi avvenimenti sportivi può avvenire solamente attraverso iniziative che stimolino la società civile, intervenendo nella sfera dei valori comuni che vedono un praticante identificarsi con una determinata disciplina sportiva. Tennis, golf, vela: tre sport considerati d’élite nell’immaginario collettivo degli italiani e non solo. Il sociologo francese Christian Pociello ha effettuato una mappatura delle pratiche sportive, posizionando queste tre attività tra quelle che richiedono uno stock maggiore di capitale economico e culturale al singolo praticante. Il tentativo d’allargamento della base dei tesserati e di partecipazione e interesse intorno a certi avvenimenti sportivi può avvenire solamente attraverso iniziative che stimolino la società civile, intervenendo nella sfera dei valori comuni che vedono un praticante identificarsi con una determinata disciplina sportiva. Tennis, golf, vela: tre sport considerati d’élite nell’immaginario collettivo degli italiani e non solo. Il sociologo francese Christian Pociello ha effettuato una mappatura delle pratiche sportive, posizionando queste tre attività tra quelle che richiedono uno stock maggiore di capitale economico e culturale al singolo praticante. Il tentativo d’allargamento della base dei tesserati e di partecipazione e interesse intorno a certi avvenimenti sportivi può avvenire solamente attraverso iniziative che stimolino la società civile, intervenendo nella sfera dei valori comuni che vedono un praticante identificarsi con una determinata disciplina sportiva. Facendo leva sulla cultura e la tradizione marinara italiana, un giornalista, un fotografo e un fisico hanno lanciato una sfida: mettere insieme gli amanti del mare chiedendo loro una sottoscrizione per armare una barca italiana che partecipi alla 23esima edizione dell’America’s Cup. Ogni appassionato può accettare la sfida registrandosi al sito www. Repubblicamarinara. Com. Raggiunte499. 999 adesioni sul “contatore” on line, si sottoscriverà la propria quota, anche solo con il versamento simbolico di 1 euro. Il budget necessario, stimato in 130 milioni di euro, sarà gestito da un istituto di credito con bilancio pubblico mentre un garante certificherà la trasparenza dell’investimento. La bandiera del progetto “Repubblica Marinara” è quella della difesa dell’ambiente e della sua protezione, della solidarietà civile e del non profit. La Coppa America, pur restando una sfida di vela, sarà dunque un palcoscenico mediatico per la questione ambientale. A qualche mese dal lancio della sfida, sembrano tuttavia presentarsi le prime difficoltà. I promotori vorrebbero una banca etica come istituto di credito ma Carlo Buontempo, uno degli ideatori del progetto, non nasconde diversi tentativi di coinvolgimento di alcuni enti, che non sono andati a buon fine. Al primo di ottobre si contavano 6. 363 adesioni, ancora poche rispetto all’obiettivo fissato. Inoltre, la rete è un ottimo strumento per la veicolazione di contenuti, ma necessita di un continuo aggiornamento. Tutti ostacoli comunque superabili a fronte di un programma condivisibile, il quale si propone anche obiettivi ambiziosi come l’ambiente e la ricerca di uno sviluppo compatibile. Temi molto appetibili anche per potenziali sponsor “ecocompatibili”, che sarebbero in grado di coprire le spese del progetto e che permetterebbero ai sottoscrittori di decidere se monetizzare l’investimento o mettere questo denaro a disposizione di qualche organismo umanitario per progetti di pubblica utilità. Democrazia partecipativa non solo come slogan politico ma come reazione da parte della società civile alle barriere economiche d’entrata di alcuni sport, in cui sono necessari investimenti milionari. Repubblica Marinara costituisce un esempio di capitale sociale, come forma d’organizzazione che agevola il raggiungimento di obiettivi che altrimenti non sarebbero raggiunti o lo sarebbero solo a un costo più elevato. Il ricorso alla sola concezione utilitarista del capitale sociale rischia tuttavia di dare una versione parziale e mutilata dell’iniziativa, sottolineando le componenti razionali e strumentali ma lasciando da parte quella più feconda, riconducibile ai valori di solidarietà civile, rispetto dell’ambiente e sviluppo ecosostenibile. Partecipare attivamente a una manifestazione di lunga tradizione come la Coppa America significherebbe contribuire ad apportare sani valori a uno sport che, come tanti ormai, vive prevalentemente di interessi e non di sola passione. Il fallimento del progetto lascerebbe l’amaro in bocca ai suoi ideatori, così come a tutti coloro che hanno accettato la sfida, perché significherebbe rimanere ancora una volta semplici spettatori di inavvicinabili giochi altrui, senza riuscire a appropriarsi di certe emozioni che lo sport spettacolo ancora regala, più forti se condivise. . |
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