Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Novembre 2007
 
   
  CAMBIAMENTI CLIMATICI: LE PROIEZIONI DIMOSTRANO CHE L’UE È SULLA BUONA STRADA PER CONSEGUIRE L’OBIETTIVO DI KYOTO MA DEVE INSISTERE NEL SUO IMPEGNO

 
   
   Bruxelles, 28 novembre 2007 - L’ue si sta avvicinando agli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati a Kyoto, ma per la riuscita dell’impresa occorre adottare e mettere in atto al più presto altre iniziative. Sono queste le conclusioni cui è giunta la Commissione nella sua relazione annuale sui progressi realizzati per il conseguimento degli obiettivi di Kyoto. Dalle ultime proiezioni fornite dagli Stati membri si desume che i provvedimenti già in atto, uniti all’acquisto di crediti di emissione da paesi terzi e alle attività di forestazione che assorbono carbonio dall’atmosfera, serviranno a ridurre le emissioni dell’Ue-15 del 7,4% nel 2010 rispetto ai valori dell’anno scelto come riferimento (che nella maggior parte dei casi è il 1990); in questo modo l’obiettivo da raggiungere per il 2012 (-8%) sarà a portata di mano. Le politiche e le misure supplementari attualmente al vaglio dell’Ue e degli Stati membri permetteranno di conseguire il traguardo e addirittura di abbattere le emissioni dell’11,4% ma per questo dovranno essere attuate tempestivamente e nella loro interezza. Il Commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “Le ultime proiezioni mostrano che l’obiettivo di Kyoto sarà raggiungibile dopo che gli Stati membri avranno adottato e messo in atto le iniziative supplementari attualmente in discussione. Personalmente li sollecito pertanto a farlo al più presto. La Commissione ha già dato un importante contributo alla realizzazione dell’obiettivo di Kyoto con le sue decisioni sui piani nazionali di assegnazione delle quote per il 2008-2012 nell’ambito del sistema Ue di scambio delle quote di emissione. Quest’opera serve anche a gettare una solida base per conseguire i nostri obiettivi di emissione per il 2020, che sono ben più ambiziosi e per i quali presenteremo una serie di proposte all’inizio dell’anno prossimo. ” Impegni di Kyoto - Nell’ambito del protocollo di Kyoto gli Stati membri dell’Ue-15 si sono impegnati a ridurre le emissioni collettive di gas serra dell’8% nel periodo 2008-2012 rispetto a quelle dell’anno di riferimento; non c’è invece un obiettivo collettivo analogo per l’Ue-25 o l’Ue-27. Per lo stesso periodo gran parte degli Stati membri dell’Ue-12 ha obiettivi nazionali di riduzione del 6% o dell’8% rispetto ai valori dell’anno di riferimento. Gli unici Stati membri che non hanno impegni da onorare sono Cipro e Malta. Emissioni storiche e proiezioni per il 2010 - Come annunciato a giugno (si veda Ip/07/835), le emissioni di gas serra dell’Ue-15 nel 2005 – l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati completi – erano inferiori ai livelli dell’anno di riferimento (-2%). Questo dato è in controtendenza rispetto ad una crescita economica superiore al 35% nello stesso periodo. Per l’Ue-25, al 2005 le emissioni sono diminuite dell’11% rispetto all’anno di riferimento. Le ultime proiezioni degli Stati membri mostrano che le politiche e misure esistenti (cioè quelle già in atto) dovrebbero permettere di abbattere le emissioni dell’Ue-15 del 4% entro il 2010, cioè l’anno intermedio nel periodo 2008-2012. Dieci Stati membri dell’Ue-15 intendono acquistare crediti derivanti da progetti di abbattimento delle emissioni realizzati in paesi terzi, come prevedono i meccanismi basati su progetti del protocollo di Kyoto; queste iniziative dovrebbero far diminuire le emissioni di un altro 2,5%, portando l’abbattimento al 6,5%. Le previste attività di afforestazione e riforestazione, che servono a creare i cosiddetti pozzi di assorbimento dell’anidride carbonica dall’atmosfera, dovrebbero ridurre ulteriormente le emissioni di uno 0,9% portandole a -7,4%, cioè appena 0,6% in meno rispetto all’obiettivo di Kyoto. L’obiettivo finale sarà raggiungibile senza grandi difficoltà a condizione che le politiche e le misure supplementari oggi in discussione siano messe in atto quanto prima e realizzate integralmente. In tal caso la riduzione complessiva delle emissioni potrebbe salire all’11,4%. Tra le politiche e le misure supplementari al vaglio dell’Ue e che potrebbero servire a onorare l’impegno di Kyoto si ricordano le proposte della Commissione di inserire le emissioni del settore aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissione (Ets) a partire dal 2011 e di ridurre del 10% le emissioni di gas serra prodotte dai carburanti utilizzati per i trasporti nel periodo compreso tra il 2011 e il 2020. Entrambe le proposte sono all’esame del Consiglio e del Parlamento europeo, nell’ambito della procedura di codecisione. Un contributo importante al conseguimento dell’obiettivo dell’8% dell’Ue-15 verrà dalle decisioni della Commissione di tagliare le quote assegnate agli impianti da molti Stati membri nell’ambito dei piani nazionali di assegnazione (i cosiddetti Pna) per il secondo periodo di scambio contemplato dal sistema Ets comunitario. Rispetto ai livelli di emissione dell’anno di riferimento, le decisioni taglieranno le emissioni dell’Ue-15 del 3,4% e quelle dell’Ue-25 del 2,6% (vista la recente adesione dei due paesi, i dati della Bulgaria e della Romania non sono stati sottoposti a verifica indipendente). Una parte di questa riduzione è già presa in considerazione nelle previsioni di alcuni Stati membri. La relazione sui progressi realizzati finora mette in luce che tutti gli Stati membri dell’Ue-25 sono in grado di conseguire i rispettivi obiettivi di Kyoto e quelli che per il momento presentano delle difficoltà hanno di recente individuato le azioni supplementari necessarie o stanno per farlo. Per abbattere le emissioni in maniera efficace e tempestiva, tutti questi provvedimenti dovranno tuttavia essere introdotti e messi in atto rapidamente. Obiettivi di emissione per il 2020 - Al Consiglio europeo di primavera del marzo scorso, i capi di Stato e di governo dell’Ue si sono impegnati a ridurre le emissioni dell’Ue del 30% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020 se altri paesi sviluppati accetteranno di assumersi impegni analoghi. I leader dell’Ue hanno comunque stabilito che l’Unione europea ridurrà in ogni caso le proprie emissioni di almeno il 20% nello stesso periodo e hanno pertanto approvato il pacchetto di iniziative sull’energia e i cambiamenti climatici che la Commissione aveva presentato nel gennaio 2007 come base di partenza per realizzare questo obiettivo. Dalle ultime proiezioni si deduce che gli obiettivi fissati per il 2020 potranno essere raggiunti solo se la diminuzione delle emissioni nell’Ue seguirà un andamento più deciso dopo il 2012. Per questo l’Ue e gli Stati membri dovranno mettere in atto al più presto le politiche e le misure definite nel pacchetto “Energia e clima”. Per l’inizio del 2008 la Commissione ha già previsto di proporre una serie di iniziative chiave a tal fine. .  
   
 

<<BACK