Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Novembre 2007
 
   
  FINANZIARIA 2008, I COMUNI VENETI SCRIVONO A PRODI, MARINI E BERTINOTTI UN DOCUMENTO ELABORATO DAL CONSIGLIO DI ANCIVENETO FOTOGRAFA LA (GRAVE) SITUAZIONE: TAGLI DEL 10% COLPISCONO I MUNICIPI, BLOCCATI GLI AVANZI DI BILANCIO

 
   
   Adria, 28 novembre 2007 - Stavolta è davvero troppo. La Finanziaria 2008 taglia di netto i trasferimenti ai comuni (-10%), i gettoni di presenza dei consiglieri comunali (in un piccolo-medio comune sfiorano una cifra “esorbitante”: 20 euro lordi a seduta) e cambia ancora una volta le regole riguardanti il Patto di Stabilità. Con il risultato che un comune sopra i 5mila abitanti non può, per legge, investire gli avanzi di amministrazione; difficile poi spiegare ai propri cittadini una situazione del genere. C´è poi la questione dell´esenzione Ici per la prima casa; il provvedimento, previsto proprio dalla Manovra, è di dubbia costituzionalità e non garantisce più entrate certe ai municipi (come d´altronde viene richiesto dalla stessa Finanziaria). Il consiglio regionale di Anciveneto ha quindi predisposto un documento che esprime “profonda preoccupazione e manifesto dissenso per misure che ancora una volta finiscono per colpire l´autonomia finanziaria e gestionale dei comuni”. E per la prima volta nella sua storia lo ha inviato al Presidente del Consiglio Romano Prodi, al Presidente del Senato Franco Marini, al Presidente della Camera Fausto Bertinotti e ai parlamentari veneti. “La situazione è grave - commenta Roberto Andriolo, vicepresidente Anciveneto; siamo di fronte all´ennesima Finanziaria che lede l´autonomia dei comuni e, di conseguenza, colpisce la qualità dei servizi a favore dei cittadini. Ci viene quindi chiesto di contenere i costi della politica: un principio di per sé virtuoso. Tuttavia, è inaccettabile che la Manovra preveda la riduzione dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, che “guadagnano” una cifra davvero irrisoria, invece di tagliare i privilegi dei nostri parlamentari”. A questo proposito il documento recita testualmente: “Una proposta peregrina perché l´entità del risparmio è tutta da dimostrare e inciderebbe su importi di pochi euro pro-capite”. Lo stesso documento prosegue quindi con una critica a tutto campo: “La Finanziaria 2008 è un´ulteriore prova della distanza del Parlamento e del Governo dalle reali esigenze degli enti locali; la legge elettorale ha privato i territori di un rapporto diretto con i propri parlamentari”. Così conclude la disamina Vanni Mengotto, presidente Anciveneto: “Invitiamo Governo e Parlamento a porre mano all´attuale testo della Finanziaria prima della sua definitiva approvazione. Lancio un appello a tutti i sindaci della Regione: mobilitatevi per salvaguardare l´autonomia”. Documento Del Consiglio Regionale Anci Veneto Sulla Finanziaria 2008 Adria, 16 novembre 2007 - Il Consiglio Regionale di Anci Veneto in attesa di esaminare dettagliatamente le modifiche apportate dal Senato al testo della L. Finanziaria 2008 e nelle more della sua definitiva approvazione nei due rami del Parlamento, esprime profonda preoccupazione e manifesto dissenso per misure che ancora una volta finiscono per colpire l’autonomia finanziaria e gestionale dei Comuni. Questa è un’ulteriore prova della distanza del Parlamento e del Governo dalle reali esigenze degli Ee. Ll. , figlia anche della Legge Elettorale che ha privato i territori di un rapporto diretto con i propri parlamentari. Innanzitutto si ribadisce che per il 2007, come è stato più volte richiesto, si pone la necessità di fissare norme chiare per quanto riguarda i minori trasferimenti derivanti dal pagamento dell’Ici per i fabbricati rurali, che stanno creando seri problemi per l’assestamento del bilancio corrente. Per quanto attiene la L. F. 2008 si evidenziano i principali nodi da sciogliere con opportune modifiche: 1) Ici L’anci ha sempre posto la necessità di porre mano al principio della tassazione degli immobili, sostituendola con una tassazione di altro tipo, ma l’esenzione per la 1^ casa prevista nella L. F. 2008, oltre che essere di dubbia costituzionalità, rappresenta un problema per le entrate dei comuni, poiché i corrispondenti trasferimenti saranno fatti con due acconti (16/6 e 16/12), senza certezze sul loro reale ammontare, a fronte dell’obbligo, previsto dalla stessa L. F. , di iscrivere nel bilancio di previsione entrate certe. Perciò l’Anci Veneto sta valutando di fare ricorso al Tar, in analogia con la decisione dell’Anci Nazionale. 2) Utilizzo Oo. Uu La L. F. 2008 prevede il vincolo che gli Oo. Uu. Siano totalmente utilizzati per gli investimenti, mentre nel 2007 era consentito di destinarne il 50% alla spesa corrente. Questa norma, aggiunta al recente “blocco” all’utilizzo degli avanzi di amministrazione riferiti al 2006, comporterebbe un serio problema per garantire l’equilibrio del bilancio per la parte corrente. 3) Spese per investimenti Il testo attuale della L. F. 2008 stabilisce che si possano effettuare i pagamenti delle spese in conto capitale solo per le opere realizzate nell’anno di competenza! Non si riesce a comprendere il senso di questo provvedimento assurdo, dopo le ripetute restrizioni degli ultimi anni che hanno costretto i Comuni a rinviare i pagamenti agli anni successivi, per rispettare il “Patto di stabilità”. Questa norma, se attuata, produrrebbe molteplici e gravi complicazioni: l’impossibilità di pagare i debiti arretrati con ripercussioni da parte dei creditori sui Comuni, che si troverebbero cospicue somme in cassa senza poterle spendere! Un’ulteriore dimostrazione che il testo della L. F. È scritto senza la necessaria competenza, e successivamente approvato con colpevole leggerezza, per cui verrebbero ad essere colpiti nuovamente i Comuni virtuosi, che hanno rispettato il “Patto di stabilità”! 4) Costi della politica In questo senso è assolutamente inaccettabile che la manovra tendente al contenimento dei cosiddetti “costi della politica”, anziché colpire i veri privilegi, si scarichi ancora una volta sui Comuni - dopo il taglio del 10% alle indennità attuato con la L. F. 2006! – prevedendo la riduzione dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Una proposta peregrina perché l’entità del risparmio è tutta da dimostrare, in quanto inciderebbe su importi di pochi euro pro-capite, e vessatoria perché prevede la corrispettiva decurtazione dei trasferimenti ai Comuni anziché, semmai, che rimangano nelle disponibilità degli stessi Ee. Ll. 5) Comuni montani Il Veneto è una Regione con un alto numero di Comuni montani che, con questa L. F. , sarebbero vittime di un’ulteriore sperequazione e quindi colpiti nella loro capacità di gestire le specifiche tematiche locali. Per tutto ciò, l’Anci Veneto invita il Governo ed il Parlamento a porre mano urgentemente all’attuale testo della L. F. Prima della sua definitiva approvazione e propone la mobilitazione di tutti i Sindaci del Veneto a sostegno delle modifiche delle norme citate ed in particolare dei Comuni montani. . .  
   
 

<<BACK