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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2007
 
   
  COOPERATIVE SOCIALI PER SEMPRE IN SERIE B? LE COOPERATIVE SOCIALI DI INSERIMENTO LAVORATIVO NEL QUADRO DELLE POLITICHE SOCIALI REGIONALI E NAZIONALI

 
   
  Udine, 29 novembre 2007 - Le associazioni della Cooperazione Sociale (Agci-solidarietà, Federsolidarietà-confcooperative e Legacoopsociali) regionali del Friuli Venezia Giulia organizzano per venerdì prossimo 30 novembre un seminario pubblico ad un anno esatto dall´approvazione della nuova legge regionale di settore (la l. R. 20). L´appuntamento si terrà a Udine, presso la sala Fondazione Crup di via Manin 15, dalle 15 alle 18. Provocatorio il titolo dei lavori: “Per sempre in serie B? Le Cooperative sociali di inserimento lavorativo nel quadro delle politiche sociali regionali e nazionali”. Si parlerà in primo luogo del settore più delicato e significativo della Cooperazione sociale, quello nato oltre trent´anni fa proprio in Friuli Venezia Giulia come conseguenza della rivoluzione indotta dalla legge “Basaglia” (legge 180/1978) e dell´inizio dell´abbattimento dei manicomi. Trent´anni dopo, oltre il 40% degli 8. 500 lavoratori delle Cooperative sociali sono impegnati nelle Cooperative di inserimento lavorativo di persone con varie problematiche di tipo socio-sanitario: dalle persone con sofferenza mentale a quelle con problemi di tossicodipendenza ed alcooldipendenza, dalle persone disabili a quelle invalide, dagli ex carcerati ai carcerati ammessi alle misure alternative. Attualmente sono oltre mille le persone “problematiche” cui si rivolge la Cooperazione sociale “di tipo B” (è una denominazione che nasce dalla numerazione della norma specifica, contenuta nella legge che nel 1991 regolò tutto il settore per la prima volta), e moltissime di più sono passate attraverso questa esperienza conquistando così un trampolino di lancio verso l´inserimento in altri settori sociali ed economici. La legge regionale 20 del 2006 ha potenziato questi percorsi di inserimento non solo regolando con maggiore efficienza gli itinerari di affidamento di lavori, servizi e forniture a questa tipologia di Cooperative sociali, ma anche stabilendo nuovi incentivi regionali per i Comuni che operino in questo senso, con nuovi appalti finalizzati. Oggi, per esempio, un ente locale può affidare direttamente ad una Cooperativa sociale lavori fino a 50. 000 euro l´anno (anche per quattro anni consecutivi). Oppure, entro le soglie comunitarie (211. 000 euro), può indire una procedura d´appalto riservata a tre Cooperative sociali del territorio che svolgano specificamente quel tipo di servizio. Inoltre, grazie alle leggi nazionali, può riservare parte degli appalti maggiori, quelli effettuati con le procedure previste dall´Unione Europea, all´inserimento lavorativo tramite Cooperative sociali. Oppure ancora, se le Cooperative sociali hanno in forza almeno il 50% di persone disabili (i casi più gravi), può procedere ad affidamenti diretti anche sopra la “soglia comunitaria”. Il bagaglio degli attrezzi è oggi molto ampio, rispetto a pochi anni fa. Quello che serve è una adeguata conoscenza da parte soprattutto degli operatori del settore, degli amministratori locali (invitati al seminario udinese tutti i Comuni, Province e Aziende sanitarie della regione) e della stessa opinione pubblica. Per questo motivo i partecipanti saranno chiamati a confrontarsi con i dati raccolti ed elaborati da Finreco e dai quattro Osservatori provinciali, oltre che con gli studi precedentemente realizzati dall´Ires Fvg sulla Cooperazione sociale regionale. Presenti ai lavori anche i tre responsabili nazionali di settore delle Associazioni della Cooperazione sociale. Interverranno al seminario in qualità di relatori Enore Casanova, direttore di Finreco (Finanziaria Regionale delle Cooperative), Domenico Tranquilli, direttore dell´Agenzia Regionale del Lavoro e della Formazione Professionale, Giancarlo Brunato della Presidenza nazionale di Legacoopsociali, Massimo Giusti del Consiglio di Presidenza di Federsolidarietà, Laura Pagliaro, presidente nazionale di Agci-solidarietà. .  
   
 

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