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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2007
 
   
  LA REGIONE MARCHE VUOLE DECIDERE SULLE COMUNITA´ MONTANE

 
   
   Ancona, 29 novembre 2007 - La Regione Marche e` pronta a sostenere con forza l´azione intrapresa dall´Uncem (Unione comunita` montane) per stralciare l´articolo 25 della legge Finanziaria 2008 che ridefinisce le Comunita` montane, enti minori, ma di fondamentale sostegno allo sviluppo delle aree piu` isolate dell``intero sistema marchigiano. Presenti alla conferenza stampa l´assessore regionale alle Politiche della montagna Gianluca Carrabs, il presidente dell``Unione Comunita` montane delle Marche, Maria Assunta Paci, i consiglieri regionali Francesco Comi, Franco Capponi e Leonardo Lippi. "Evitiamo azioni demagogiche e dannose ´ ha detto Carrabas ´ perche` il risparmio e` una priorita` comune, ma dobbiamo assolutamente preservare questi territori cosi` forti nel gestire difficolta` materiali e immateriali, capaci di produrre reddito, cultura e sostenibilita`, eppure cosi` fragili nel loro equilibrio. Per questo oggi siamo tutti qui, al di la` degli schieramenti politici, per affermare con decisione che le Comunita` montane devono essere ripensate ma tenendo conto delle esigenze reali del nostro territorio". Concorde la Paci che ha espresso soddisfazione per ´aver superato una fase di grande confusione e convulsione in cui le Comunita` venivano additate come la voragine della pubblica amministrazione. Basti dire che tutti i 13 presidenti delle Marche costano come due dipendenti del Senato, e che spesso siamo stati portati a esempio di ente virtuoso vincendo concorsi ad hoc o venendo selezionati dal Formez proprio come caso ideale di buona gestione locale. Purtroppo, in epoca di tagli a casaccio, siamo finiti al centro del mirino, ma ora finalmente le istituzioni e la cittadinanza hanno capito a cosa si andrebbe incontro decurtando dell``80% la popolazione residente in Comunita` come prevede la Finanziaria con il suo limite dei 500 metri. Noi invece proponiamo qualcosa di piu` serio: 30 milioni di euro in meno all``anno - su scala nazionale - risparmiando all``osso sugli amministratori, e poi che siano le Regioni a fissare le nuove composizioni delle Comunita` parametrando le scelte alle esigenze della popolazione". Capponi ha confermato la necessita` di fare fronte comune sul tema. ´Abbiamo approvato ieri in Consiglio una risoluzione che chiede esattamente di affidare alle Regioni la questione. Certo esistono correttivi importanti sulla linea del risparmio e dell``ottimizzazione, ma non c``e` dubbio che questi enti debbano mantenere una funzione specifica, assai preziosa nel contesto socioeconomico marchigiano". Anche Lippi ha ribadito che occorre ´stabilire subito una linea di risparmio, ma rilanciando le Comunita` montane che, a 37 anni di eta`, avranno sicuramente un beneficio dal vedersi oggetto di nuova attenzione. Senza stravolgerne il senso e le funzioni, senza perdere l``enorme valore aggiunto che hanno apportato all``intero sistema Marche: quel 17% di Pil prodotto in montagna e` un dato che dice tutto". ´La Finanziaria cosi` com``e` ´ ha concluso Comi ´ stabilisce che da 13 Comunita` si passi a 4 e tutti i comuni esclusi che fanno? Come possono garantirsi i servizi primari, quali trasporti, rifiuti, assistenza ai bimbi, agli anziani e ai disabili, strutture per lo sport e la cultura, sportelli per l``occupazione e il lavoro, servizi di documentazione come catasto, anagrafe, Enel, etc? Con 10-12 nuove unioni di comuni, a loro volta dotate di presidenti, assessori, consiglieri e dipendenti, si avra` solo una dannosa moltiplicazione anziche` un risparmio". .  
   
 

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