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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2007
 
   
  TURISMO - ZAIA: IL VENETO METTE IN RETE IL TURISMO MENO NOTO

 
   
   Vicenza, 29 novembre 2007 - “Questi accordi sono il Veneto che collabora: Oggi dimostriamo di fare rete per “vendere” meglio la nostra straordinaria offerta turistica, compresa quella meno nota e che spesso vive di luce riflessa pur avendo grandissime potenzialità”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia nel presentare, alla fiera di Vicenza, i primi sette progetti per la promozione turistica ed economica di altrettanti territori veneti, solitamente meno considerati dai tour operators e che invece costituiscono realtà, patrimoni, opportunità e valori che si aggiungono al Veneto più noto. “Attraverso intese con le realtà locali – ha ulteriormente spiegato Zaia – diamo spazio al Veneto che non si chiama Venezia : la città lagunare è motivo di richiamo mondiale notissimo ma non c’è solo lei in un Veneto che ha tutto e che può offrire, tra l’altro, 4 mila ville venete, circa 350 prodotti agroalimentari tipici, lago, montagne d’estate e d’inverno, ambienti collinari e lagunari, terme e tantissime altre peculiarità. Ma cercare di parlare di tutto significa spesso parlare di nulla, specie quando ci sono troppe cose da far conoscere. Come regione puntiamo a una valorizzazione unitaria del Veneto, ma abbiamo anche creato, attraverso gli accordi di programma, strumenti di promocomunicazione mirata, indirizzata al turista che viene da noi, che può scoprire ed apprezzare nuovi e ulteriori valori”. I sette progetti riguardano realtà dislocate in tutto il Veneto. Si tratta di: “Le Prealpi”, che esalta i patrimoni delle comunità montane, dalle Prealpi trevigiane al Grappa, dall’Alpago al Feltrino alla Valbelluna; “Le città murate”, che descrivono storia, tradizione e architettura dei centri fortificati del Veneto; “Le Dolomiti e le montagne venete”, che propongono l’offerta turistica dei consorzi delle Dolomiti; “La Valpolicella”, che accompagna attraverso uno dei più straordinari comprensori vinicoli del mondo; “L’atlante Polesano”, che fa riscoprire i patrimoni del Polesine, terra che si stende tra i due più grandi fiumi d’Italia; “L’aeroporto Valerio Catullo”, porta d’ingresso del Veneto Occidentale; “Thiene e la Pedemontana vicentina”, che presenta tradizioni e cultura dei territori ai piedi dell’Altopiano di Asiago. Ciascuno dei sette progetti, oggi illustrato da un rappresentante capofila della realtà interessata, si propone con diverse forme di comunicazione: dalla guida stampata al tour multimediale, così da rendere più attrattivi possibili i contenuti delle singole proposte. “Venezia è importante per il Veneto, anche se abbiamo delle discussioni in atto – ha concluso Zaia – ma è certo che per noi i turisti non sono mai un problema, anche se Venezia alle volte soffre per un eccesso di presenze. Ma la sua notorietà fa si che all’estero si dica che per venire in Veneto bisogna pagare un ticket, o che vi si trova inevitabilmente un traffico in tilt, mentre non è così e anzi i trasferimenti dai nostri aeroporti sono in linea con quelli degli altri scali aerei internazionali”. .  
   
 

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