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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  NANOSCIENE: CHIAVE DELL´INFINITO TUTELA E SALVAGUARDIA DELL´AGRICOLTURA, DELLA SALUTE E DELL´AMBIENTE

 
   
  Gli occhi innocenti di un bambino ancor oggi vedono Dio come un vecchio con la barba, mentre il primitivo lo sente nella forza di un vulcano; il mistico, invece, lo coglie nella bellezza della Natura, mentre un ricercatore, forse, lo identifica nella più piccola particella subatomica. “Bisogna prender l’inizio da Dio” diceva Francesco Bacone ancora nel 1600 e a tutt’oggi non v’è scienziato che a questo principio non si sia posto in relazione, anche chi lo nega. Intervistando il ricercatore Alessandro Mendini chiedo:-Come ricercatore, lei crede in Dio?- La sua semplice risposta - Partecipo al progetto di Dio, facendone parte come strumento per il bene, non per il male… - non potrebbe essere stata diversa, dato che tutta la sua opera è orientata alla riparazione di un ecosistema gravemente danneggiato con la finalità di dare un futuro al pianeta e a tutta l’umanità. Mentre parliamo si fa opprimente l’afa di questi giorni; torride temperature e conseguente siccità non sono più un’infondata preoccupazione ma segnali certi di un processo di desertificazione ormai in atto. Cos’è Dio? – e i 37° all’ombra uniti allo sforzo mentale passano in second’ordine - E’ fatto di energia, pura e potente. E’ lo zero assoluto che fa lavorare tutti i tipi di energia ed è superiore allo zero numerico. E’ lo zero che amplifica nell’infinito piccolo + e – e da cui dipende il fattore dimensionale numerico. Dio zero assoluto comanda i numeri. - E mentre osservo il fluttuare di Bio Aksxter nella bottiglia trasparente tra le mani ,egli aggiunge, con quel suo modo di parlare all’apparenza frammentario, una tecnica per avvicinare a conoscenze inesplorate – Meno di un millilitro è “un litro di niente”? Non vuol dire… Anche meno di un millilitro vale tanto quanto un litro! Questa è la base della formula. Quel “litro di niente” è ciò che diventa 4. 000 litri. Non si vede ma non è detto che non ci sia. L’essenziale è l’invisibile… rammento a voce alta, mentre egli prosegue - Ciò che fa l’esistenza è quello che non vediamo. E quando si è capito tutto questo, basta? Si aprono altre porte, all’infinito. E’ la mente che lo può fare… ma diventa un bagaglio di conoscenza talmente grande che si annulla. Sei partito con un bicchiere d’acqua, hai avuto tutto l’universo e poi sei di nuovo con il tuo bicchiere d’acqua però con un valore inestimabile perché contiene la sapienza dell’universo. Se la mente finita poteva penetrare l’infinito, attraverso la poesia, come in Leopardi… “Ma sedendo e mirando, interminati/spazi di là da quella, e sovrumani/silenzi, e profondissima quïete/io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura/, ora lo può fare attraverso la nuova scienza dell’infinitamente piccolo, quella delle nanotecnologie e ancor più delle ultrananotecnologie, che il ricercatore definisce “trampolino dell’immenso profondo”. – Voglio vedere cosa c’è al di là. Le nano sono giganti… Ho 42 progetti attivi, già brevettabili, e solo uno è stato aperto …- Si riferisce a Bio Aksxter, la tecnologia più avanzata per l’agricoltura. L’unica tecnologia la cui potenzialità concentra 4. 000 litri in 1 litro, ognuno dei quali, prima di chiudere il suo circuito, si moltiplica per cubatica producendo 64 miliardi di litri d’acqua in grado di purificare e ricaricare l’ecosistema. “Dell’acqua che viene dall’acqua” sorridendo racconta – Negli anni ottanta andavano in barca sui laghi trentini e raccoglievano campioni d’acqua per scoprire la sorgente dove attingere. Oggi quelle stesse acque vengono campionate per controllarne il tasso d’inquinamento. Se invece di tentare di arrivare alla formula si fossero preoccupati del futuro ora non avrebbero bisogno di filtri ed ossigenatori né di rettificare i parametri di potabilità e balneazione, avrebbero potuto vivere già oggi un paradiso nella regione pilota del pianeta. . .  
   
 

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